La città
Mattatoio, salta l'incontro tra il sindaco e i residenti della Murgetta
Il Municipio studia l'istanza ma i tempi stringono
Gravina - giovedì 8 gennaio 2015
16.25
I residenti della Murgetta possono aspettare. Le risposte da palazzo di città arriveranno, forse, nei prossimi giorni.
Si è concluso con un rinvio l'ultimo incontro convocato tra il sindaco e i residenti della contrada, a causa dell'assenza per malattia del primo cittadino. Tutto ancora da definire, dunque, mentre il tempo trascorre inesorabile ed entro la prima decade di febbraio i residenti dovranno decidere se presentare o meno ricorso al Tar per chiedere l'annullamento della delibera di consiglio.
Una richiesta già presentata, secondo quanto disposto dallo statuto comunale, l'11 dicembre a palazzo di città per chiedere al consiglio comunale di revocare la delibera e rivedere l'intera procedura di variante che ha autorizzato la costruzione di un mattatoio in una zona a vocazione agricola. Una variante che, secondo i ricorrenti, sarebbe anche sprovvista della Valutazione ambientale strategica, ovvero lo studio dell'impatto che la nuova costruzione avrebbe sull'ambiente circostante. Adesso occorrerà aspettare i tempi tecnici: 30 giorni se l'istanza è di competenza del sindaco o della giunta, 60 se invece la decisione spetterà al Consiglio Comunale.
La petizione, intanto, è stata raccolta dal primo cittadino che a sua volta ha chiesto una relazione tecnica e dettagliata all'oramai ex dirigente dell'ufficio tecnico Giovanni Buonamassa chiedendo lumi sulla correttezza della procedura di variante. Al segretario generale del Municipio, invece, è stato richiesto di verificare se sia o meno obbligatorio il passaggio in Consiglio.
Ad oggi, tuttavia, le relazioni non sono ancora arrivate nelle mani del primo cittadino che per altro, contattato telefonicamente, dice di essere all'oscuro dell'incontro fissato con i residenti della zona.
"Sono in attesa dei riscontri dell'ufficio tecnico – ammette Valente - subito dopo in base alla relazione decideremo se portare la discussione in consiglio o confermare la delibera così come è stata approvata".
Incerti ancora i tempi: "Non lo so se i dirigenti hanno studiato la vicenda, verificherò in questi giorni" chiude Valente
Dunque, visti i tempi, ai residenti che in questi giorni continuano a convocare riunioni per discutere la possibilità di ricorre al Tar, non resta che procedere con un piano B.
Si è concluso con un rinvio l'ultimo incontro convocato tra il sindaco e i residenti della contrada, a causa dell'assenza per malattia del primo cittadino. Tutto ancora da definire, dunque, mentre il tempo trascorre inesorabile ed entro la prima decade di febbraio i residenti dovranno decidere se presentare o meno ricorso al Tar per chiedere l'annullamento della delibera di consiglio.
Una richiesta già presentata, secondo quanto disposto dallo statuto comunale, l'11 dicembre a palazzo di città per chiedere al consiglio comunale di revocare la delibera e rivedere l'intera procedura di variante che ha autorizzato la costruzione di un mattatoio in una zona a vocazione agricola. Una variante che, secondo i ricorrenti, sarebbe anche sprovvista della Valutazione ambientale strategica, ovvero lo studio dell'impatto che la nuova costruzione avrebbe sull'ambiente circostante. Adesso occorrerà aspettare i tempi tecnici: 30 giorni se l'istanza è di competenza del sindaco o della giunta, 60 se invece la decisione spetterà al Consiglio Comunale.
La petizione, intanto, è stata raccolta dal primo cittadino che a sua volta ha chiesto una relazione tecnica e dettagliata all'oramai ex dirigente dell'ufficio tecnico Giovanni Buonamassa chiedendo lumi sulla correttezza della procedura di variante. Al segretario generale del Municipio, invece, è stato richiesto di verificare se sia o meno obbligatorio il passaggio in Consiglio.
Ad oggi, tuttavia, le relazioni non sono ancora arrivate nelle mani del primo cittadino che per altro, contattato telefonicamente, dice di essere all'oscuro dell'incontro fissato con i residenti della zona.
"Sono in attesa dei riscontri dell'ufficio tecnico – ammette Valente - subito dopo in base alla relazione decideremo se portare la discussione in consiglio o confermare la delibera così come è stata approvata".
Incerti ancora i tempi: "Non lo so se i dirigenti hanno studiato la vicenda, verificherò in questi giorni" chiude Valente
Dunque, visti i tempi, ai residenti che in questi giorni continuano a convocare riunioni per discutere la possibilità di ricorre al Tar, non resta che procedere con un piano B.