Palazzo di città
Mensa scolastica: la commissione convocata per il 7 novembre
Ammesse alla gara tutte le tre aziende partecipanti al bando.
Gravina - mercoledì 6 novembre 2013
10.22
Sono in corso nell'aula consiliare del palazzo di città, i lavori della commissione di gara per la valutazione delle offerte finalizzate all'aggiudicazione del servizio di refezione scolastica.
Nella seduta odierna, la commissione procederà alla valutazione di tutte le eccezioni tecniche sollevate dalle imprese nel corso della prima riunione e quindi a valutare quali aziende saranno ammesse alla prosecuzione della gara.
In aula oltre al dirigente Amedeo Visci e ai membri della commissione, ci sono anche i legali rappresentanti delle società che hanno partecipato al bando: Markas, La Grotta e Ladisa.
Con loro una cinquantina di genitori che sono stati ammessi alla seduta dopo aver inscenato una protesta sotto gli uffici comunali.
Questa mattina, una cinquantina di genitori hanno raggiunto palazzo di città chiedendo di essere ricevuti dal sindaco Alesio Valente o dall'assessore alla pubblica istruzione Laura Marchetti per esporre le ragioni della protesta.
Verificata l'assenza dei due amministratori, i genitori si sono rivolti al dirigente dell'area amministrativa Amedeo Visci che riveste anche il ruolo di presidente della commissione. Dopo alcuni momenti di tensione tra il dirigente e alcuni genitori, che hanno minacciato di ritirare i bambini da scuola, Visci ha invitato tutti nell'aula consiliare per assistere ai lavori.
Aggiornamento ore 11,14
Si sono conclusi poco fa i lavori della commissione di gara riunita per rispondere alle eccezioni presentate dalle imprese che hanno partecipato al bando per l'affidamento del servizio di refezione scolastica.
Tutte le obiezioni, la maggior parte sollevate dalla società La Grotta, sono state accolte, così come sono state ammesse alla prosecuzione della gara tutte le tre aziende che hanno partecipato al bando.
La commissione, presieduta da Amedeo Visci, si è aggiornata a giovedì 7 novembre alle 18 per la valutazione delle offerte tecniche. Intanto continua la protesta dei genitori che hanno minacciato di ritirare da scuola i bambini sino a quando non sarà assicurato il servizio mensa che garantisca ai bambini la prosecuzione del tempo pieno a scuola.
Nella seduta odierna, la commissione procederà alla valutazione di tutte le eccezioni tecniche sollevate dalle imprese nel corso della prima riunione e quindi a valutare quali aziende saranno ammesse alla prosecuzione della gara.
In aula oltre al dirigente Amedeo Visci e ai membri della commissione, ci sono anche i legali rappresentanti delle società che hanno partecipato al bando: Markas, La Grotta e Ladisa.
Con loro una cinquantina di genitori che sono stati ammessi alla seduta dopo aver inscenato una protesta sotto gli uffici comunali.
Questa mattina, una cinquantina di genitori hanno raggiunto palazzo di città chiedendo di essere ricevuti dal sindaco Alesio Valente o dall'assessore alla pubblica istruzione Laura Marchetti per esporre le ragioni della protesta.
Verificata l'assenza dei due amministratori, i genitori si sono rivolti al dirigente dell'area amministrativa Amedeo Visci che riveste anche il ruolo di presidente della commissione. Dopo alcuni momenti di tensione tra il dirigente e alcuni genitori, che hanno minacciato di ritirare i bambini da scuola, Visci ha invitato tutti nell'aula consiliare per assistere ai lavori.
Aggiornamento ore 11,14
Si sono conclusi poco fa i lavori della commissione di gara riunita per rispondere alle eccezioni presentate dalle imprese che hanno partecipato al bando per l'affidamento del servizio di refezione scolastica.
Tutte le obiezioni, la maggior parte sollevate dalla società La Grotta, sono state accolte, così come sono state ammesse alla prosecuzione della gara tutte le tre aziende che hanno partecipato al bando.
La commissione, presieduta da Amedeo Visci, si è aggiornata a giovedì 7 novembre alle 18 per la valutazione delle offerte tecniche. Intanto continua la protesta dei genitori che hanno minacciato di ritirare da scuola i bambini sino a quando non sarà assicurato il servizio mensa che garantisca ai bambini la prosecuzione del tempo pieno a scuola.