La città
Mercato, come gestirlo?
Lo chiedono i consiglieri di opposizione. Pronti al dialogo con maggioranza
Gravina - martedì 19 maggio 2020
La riapertura del mercato settimanale preoccupa i consiglieri di minoranza della coalizione "Mimmo Romita Sindaco" che intendono capire come il governo della città intende gestire lo svolgimento delle attività. Le considerazioni da parte di Ezio Simone, Michele Lorusso, Ignazio Lovero e Angelo Lapolla sono legittime dal momento che si pensi al fatto che mercato settimanale è sinonimo di folla: condizione che mal si sposa con le disposizioni in materia di distanziamento sociale e divieto di assembramento.
Partendo da questo presupposto, e considerando le numerose prescrizioni imposte dal Governatore Emiliano, per i consiglieri comunali di opposizione bisognerebbe ripensare al mercato settimanale, "al fine di tutelare la salute dei cittadini, gran parte dei quali, sino ad oggi, con rinunce e privazioni (soprattutto alla propria libertà di movimento), si sono dimostrati virtuosi e adempienti"- affermano Simone, Lapolla, Lorusso e Lovero.
C'è bisogno di ridisegnare le spaziature per ottemperare al rispetto della maggiore distanza tra le bancarelle, disciplinando anche altri fondamentali aspetti. E per fare ciò "ci sarebbero zone sufficienti ed idonee a garantire uno spazio ad ognuno degli assegnatari? "- si chiedono gli esponenti di minoranza. Ma questo è solo uno dei problemi.
Gli avventori dei mercati, inoltre, sono abituati ad avere contatto con i capi di abbigliamento, toccandoli e provandoli spesso in furgoni che fungono da improvvisati camerini: condizione difficilmente controllabile dal punto di vista igienico-sanitario, che non garantisce la tutela della salute dei cittadini. E allora: "Come intende l'amministrazione comunale salvaguardare la salute degli avventori, dei venditori, della città tutta?"- chiedono dal gruppo di opposizione, continuando con le domande rivolte all'amministrazione comunale. "Si chiederà alle forze dell'ordine di impiegare ulteriori energie per svolgere accurate verifiche e meticolosi controlli su migliaia di persone? Sarà compito loro vigilare anche sull'avvenuta sanificazione delle merci? Non sarebbe forse il caso di pazientare qualche altra settimana, ridisegnando una forma di mercato diverso, più sicuro, appropriato alle nuove necessità della nuova comunità?".
Insomma, una serie di quesiti cui l'amministrazione comunale dovrà dare risposta. Così come dovrà rispondere sulle iniziative da attuare a sostegno dei commercianti della città, messi in ginocchio dall'emergenza sanitaria. Una circostanza che chiede l'impegno di tutti. Per questo "noi consiglieri comunali di minoranza siamo pronti ad un nuovo tentativo di dialogo con l'attuale amministrazione, qualora vi sia una reale (e non apparente) comunione di intenti e condivisione di azioni"- dicono, lanciando un chiaro messaggio al sindaco Valente, invitandolo a sollecitare quanto prima una discussione attraverso la convocazione di un consiglio comunale.
Partendo da questo presupposto, e considerando le numerose prescrizioni imposte dal Governatore Emiliano, per i consiglieri comunali di opposizione bisognerebbe ripensare al mercato settimanale, "al fine di tutelare la salute dei cittadini, gran parte dei quali, sino ad oggi, con rinunce e privazioni (soprattutto alla propria libertà di movimento), si sono dimostrati virtuosi e adempienti"- affermano Simone, Lapolla, Lorusso e Lovero.
C'è bisogno di ridisegnare le spaziature per ottemperare al rispetto della maggiore distanza tra le bancarelle, disciplinando anche altri fondamentali aspetti. E per fare ciò "ci sarebbero zone sufficienti ed idonee a garantire uno spazio ad ognuno degli assegnatari? "- si chiedono gli esponenti di minoranza. Ma questo è solo uno dei problemi.
Gli avventori dei mercati, inoltre, sono abituati ad avere contatto con i capi di abbigliamento, toccandoli e provandoli spesso in furgoni che fungono da improvvisati camerini: condizione difficilmente controllabile dal punto di vista igienico-sanitario, che non garantisce la tutela della salute dei cittadini. E allora: "Come intende l'amministrazione comunale salvaguardare la salute degli avventori, dei venditori, della città tutta?"- chiedono dal gruppo di opposizione, continuando con le domande rivolte all'amministrazione comunale. "Si chiederà alle forze dell'ordine di impiegare ulteriori energie per svolgere accurate verifiche e meticolosi controlli su migliaia di persone? Sarà compito loro vigilare anche sull'avvenuta sanificazione delle merci? Non sarebbe forse il caso di pazientare qualche altra settimana, ridisegnando una forma di mercato diverso, più sicuro, appropriato alle nuove necessità della nuova comunità?".
Insomma, una serie di quesiti cui l'amministrazione comunale dovrà dare risposta. Così come dovrà rispondere sulle iniziative da attuare a sostegno dei commercianti della città, messi in ginocchio dall'emergenza sanitaria. Una circostanza che chiede l'impegno di tutti. Per questo "noi consiglieri comunali di minoranza siamo pronti ad un nuovo tentativo di dialogo con l'attuale amministrazione, qualora vi sia una reale (e non apparente) comunione di intenti e condivisione di azioni"- dicono, lanciando un chiaro messaggio al sindaco Valente, invitandolo a sollecitare quanto prima una discussione attraverso la convocazione di un consiglio comunale.