La città
Mercato in fiera, la soddisfazione dei commercianti
La Confcommercio locale solleva dubbi e avanza proposte
Gravina - sabato 4 ottobre 2014
12.03
La data definitiva a partire dalla quale il mercato cittadino diventerà settimanale e sarà trasferito nella zona fiera ancora non c'è ma le associazioni di categoria dei commercianti salutano con soddisfazione l'ultimo atto di giunta con il quale è stato revocato il trasferimento in zona pip e ufficializzato quello nella zona fiera.
A parlare per tutti è il presidente di Unimpresa Bat e Coordinatore A.C.A.B. (Associazione Commercianti Ambulanti Bat), Savino Montaruli, che commenta con soddisfazione "un provvedimento molto importante non solo per gli operatori concessionari di posteggio nel mercato di Gravina ma anche per i consumatori e gli utenti quindi per l'intera cittadinanza e anche per il commercio a sede fissa grazie all'indotto che il mercato è in grado di generare".
Ora però i commercianti puntano a unificare il mercato in un unico turno settimanale "non appena si presenteranno le condizioni per attuare tale obiettivo mentre è già stata prevista una fortissima riduzione tariffaria per la tassazione locale per gli ambulanti che opereranno nell'area fieristica che altrimenti avrebbe avuto costi inaccessibili. E' ancora necessario, quindi, lavorare unitariamente, senza divisioni, perché quella della riunificazione del mercato è una condizione raggiungibile, fattibile e già programmata".
Di tutt'altro umore, però, è la Confcommercio locale rappresentata da Michele Capone secondo cui il trasferimento del mercato nella zona fiera non è una "soluzione" ai problemi ma un adempimento del Comune secondo quanto stabilito oltre un decennio fa, ovvero, quando per ammodernare il quartiere fieristico fu chiesto agli ambulanti "di spostarsi temporaneamente nella zona di villa margherita" e che sarebbero tornati in fiera una volta completati i lavori. "Che colpa hanno i commercianti ed i consumatori se i lavori della fiera non sono stati previsti in funzione di questo impegno ben preciso?" chiede ora il presidente di Confcommercio.
"La sistemazione del mercato ambulanti può andare nell'area parcheggio con la pavimentazione non impattante finanziata dagli stessi operatori del commercio ambulante e realizzata in tempi brevi" continua a proporre Capone convinto che la divisione degli ambulanti creerà danni agli stessi commercianti poiché, anche questa volta, si tratta di una soluzione momentanea e provvisoria.
E non è tutto. "C'è stata la disponibilità di un privato che metteva a disposizione 30.000 mq. di area recintata e idonea a ridosso della città per la quale non ha mai avanzato richieste di denaro e che l'Amministrazione non ha mai voluto ascoltare" conclude il presidente di Confcommercio rivendicando tutta la sua delusione.
Delusione destinata a cadere nel vuoto visto che oramai è tutto deciso.
A parlare per tutti è il presidente di Unimpresa Bat e Coordinatore A.C.A.B. (Associazione Commercianti Ambulanti Bat), Savino Montaruli, che commenta con soddisfazione "un provvedimento molto importante non solo per gli operatori concessionari di posteggio nel mercato di Gravina ma anche per i consumatori e gli utenti quindi per l'intera cittadinanza e anche per il commercio a sede fissa grazie all'indotto che il mercato è in grado di generare".
Ora però i commercianti puntano a unificare il mercato in un unico turno settimanale "non appena si presenteranno le condizioni per attuare tale obiettivo mentre è già stata prevista una fortissima riduzione tariffaria per la tassazione locale per gli ambulanti che opereranno nell'area fieristica che altrimenti avrebbe avuto costi inaccessibili. E' ancora necessario, quindi, lavorare unitariamente, senza divisioni, perché quella della riunificazione del mercato è una condizione raggiungibile, fattibile e già programmata".
Di tutt'altro umore, però, è la Confcommercio locale rappresentata da Michele Capone secondo cui il trasferimento del mercato nella zona fiera non è una "soluzione" ai problemi ma un adempimento del Comune secondo quanto stabilito oltre un decennio fa, ovvero, quando per ammodernare il quartiere fieristico fu chiesto agli ambulanti "di spostarsi temporaneamente nella zona di villa margherita" e che sarebbero tornati in fiera una volta completati i lavori. "Che colpa hanno i commercianti ed i consumatori se i lavori della fiera non sono stati previsti in funzione di questo impegno ben preciso?" chiede ora il presidente di Confcommercio.
"La sistemazione del mercato ambulanti può andare nell'area parcheggio con la pavimentazione non impattante finanziata dagli stessi operatori del commercio ambulante e realizzata in tempi brevi" continua a proporre Capone convinto che la divisione degli ambulanti creerà danni agli stessi commercianti poiché, anche questa volta, si tratta di una soluzione momentanea e provvisoria.
E non è tutto. "C'è stata la disponibilità di un privato che metteva a disposizione 30.000 mq. di area recintata e idonea a ridosso della città per la quale non ha mai avanzato richieste di denaro e che l'Amministrazione non ha mai voluto ascoltare" conclude il presidente di Confcommercio rivendicando tutta la sua delusione.
Delusione destinata a cadere nel vuoto visto che oramai è tutto deciso.