La città
Mercato in via Genova: contenitore vuoto e inutilizzato
Calculli: serve prima il piano del commercio
Gravina - martedì 5 ottobre 2021
Secondo alcuni si tratta dell'ennesima incompiuta dei governi che si sono susseguiti alla guida della città: un contenitore senza contenuti, così come avvenuto per il centro servizi della zona Pip. Di certo il mercato coperto di Via Genova, uno dei fiore all'occhiello dell'amministrazione Valente, che ha sempre rivendicato il merito di aver portato a compimento il progetto e la realizzazione della struttura che avrebbe dovuto svolgere il ruolo di attrattore per le attività commerciali di generi alimentari e, nell'intenzioni dell'amministrazione, anche una funzione di polo di aggregazione.
L'apertura per pochi mesi della struttura e la successiva chiusura che persiste oramai da lungo tempo rappresenterebbero, per gli oppositori, l'ennesimo flop per il sindaco. Uno dei punti qualificanti del programma -come il primo cittadino stesso aveva dichiarato- sembrerebbe ritorcersi contro perché, al momento, non è riuscito ad assurgere a quel compito di catalizzatore di scambi di commerciali e importante contenitore culturale come era nelle intenzioni dell'amministrazione comunale.
E mentre la struttura del mercato coperto inizia a deteriorarsi ancor prima di essere entrata in funzione a pieno regime, ci si chiede come mai non si proceda ad un utilizzo della stessa. A rispondere a questo quesito, che giunge da più parti, ci ha provato l'assessore Paolo Calculli che fino a qualche mese fa deteneva la delega al commercio e che ha seguito la vicenda. Calculli ribadisce l'impossibilità a rendere fruibile il contenitore, se non dopo aver approvato il piano del commercio. Un procedimento articolato per assicurare una regolamentazione di tutte le attività commerciali sul suolo cittadino, che ha già fatto registrare numerosi step e che procede- a detta di Calculli- speditamente.
Insomma, bisognerà attendere ancora per tornare a vedere le bancarelle nella stradina adiacente al mercato e i venditori di generi alimentari all'interno dello stesso: al momento bisognerà accontentarsi di vedere i bambini che si divertono sulle giostrine del parchetto antistante.
L'apertura per pochi mesi della struttura e la successiva chiusura che persiste oramai da lungo tempo rappresenterebbero, per gli oppositori, l'ennesimo flop per il sindaco. Uno dei punti qualificanti del programma -come il primo cittadino stesso aveva dichiarato- sembrerebbe ritorcersi contro perché, al momento, non è riuscito ad assurgere a quel compito di catalizzatore di scambi di commerciali e importante contenitore culturale come era nelle intenzioni dell'amministrazione comunale.
E mentre la struttura del mercato coperto inizia a deteriorarsi ancor prima di essere entrata in funzione a pieno regime, ci si chiede come mai non si proceda ad un utilizzo della stessa. A rispondere a questo quesito, che giunge da più parti, ci ha provato l'assessore Paolo Calculli che fino a qualche mese fa deteneva la delega al commercio e che ha seguito la vicenda. Calculli ribadisce l'impossibilità a rendere fruibile il contenitore, se non dopo aver approvato il piano del commercio. Un procedimento articolato per assicurare una regolamentazione di tutte le attività commerciali sul suolo cittadino, che ha già fatto registrare numerosi step e che procede- a detta di Calculli- speditamente.
Insomma, bisognerà attendere ancora per tornare a vedere le bancarelle nella stradina adiacente al mercato e i venditori di generi alimentari all'interno dello stesso: al momento bisognerà accontentarsi di vedere i bambini che si divertono sulle giostrine del parchetto antistante.