La città
Messaggi d'amore sui muri del centro storico
La denuncia arriva dal nostro lettore Francesco Calderoni
Gravina - giovedì 2 febbraio 2017
11.47
Con l'avvicinarsi di San Valentino, l'amore nell'aria sembra aver dato alla testa a qualche ragazzino, innamorato della propria fidanzatina ma certamente non del proprio paese.
Quella che voleva essere una "dimostrazione d'amore" del giovane, al resto della città non fa che ribrezzo: "Scusa di tutto, ma ho ancora bisogno di TE!", "Sei la mia vita", "Perdonami amo", "Ti amo", "Mi vuoi sposare? Si o No" e per concludere "E vissero tutti felici e contenti".
Proprio tutti non si direbbe visti i toni che ha usato il nostro lettore Francesco Calderoni, segnalando l'accaduto alla Redazione di GravinaLife: "Ennesima schifezza nel centro storico gravinese". Non una parola di più.
L'artefice della 'mappa concettuale dell'amore' deve le proprie scuse all'intera comunità gravinese. Avrebbe causato sicuramente meno danni se avesse usato un foglietto di carta o spedito una lettera, come si faceva una volta.
La responsabilità di quanto è accaduto, in parte, è anche dei grandi, che dovrebbero impegnarsi di più ad educare i propri figli al rispetto e all'amore del bene comune e della propria città.
Quella che voleva essere una "dimostrazione d'amore" del giovane, al resto della città non fa che ribrezzo: "Scusa di tutto, ma ho ancora bisogno di TE!", "Sei la mia vita", "Perdonami amo", "Ti amo", "Mi vuoi sposare? Si o No" e per concludere "E vissero tutti felici e contenti".
Proprio tutti non si direbbe visti i toni che ha usato il nostro lettore Francesco Calderoni, segnalando l'accaduto alla Redazione di GravinaLife: "Ennesima schifezza nel centro storico gravinese". Non una parola di più.
L'artefice della 'mappa concettuale dell'amore' deve le proprie scuse all'intera comunità gravinese. Avrebbe causato sicuramente meno danni se avesse usato un foglietto di carta o spedito una lettera, come si faceva una volta.
La responsabilità di quanto è accaduto, in parte, è anche dei grandi, che dovrebbero impegnarsi di più ad educare i propri figli al rispetto e all'amore del bene comune e della propria città.