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Mini-stangata: protestano i sindacati

La Uil attacca Palazzo di città. E la Cgil stuzzica la Cisl

Imu e addizionale Irpef crescono, ma i sindacati non ci stanno. E protestano.

Continuano infatti a far discutere i ritocchi delle aliquote decisi dall'amministrazione Valente per far fronte ai conti in rosso di Palazzo di città. Tra i primi a esprimere il proprio disappunto i rappresentanti delle confederazioni sindacali, in una situazione particolare che vede ben due segretari su tre presenti tra i banchi della politica, e su fronti contrapposti. "Sono contrario per principio a certi aumenti – dichiara Enzo Mastromarco, della Uil – e soprattutto in questa fase di profondo disagio sociale. Contesto soprattutto che il sindaco finora non abbia avuto la sensibilità di convocarci per discutere del problema generale in cui si innesta quello dell'Imu e dell'Irpef. Siamo in attesa di essere coinvolti in una discussione più ampia su tutte le problematiche inerenti la situazione economica e lavorativa di questa città".

Il leader della Cgil e consigliere di Sel Vincenzo Varrese, protagonista nel primo consiglio comunale di un breve scontro con la presidenza proprio per aver accennato ai temi sociali, formalmente non previsti dall'ordine del giorno, esprime scetticismo sul vistoso buco di bilancio quantificato dall'assessore Lagreca nella cifra cospicua di 6 milioni di euro: "Forse l'assessore si è espresso male, e intendeva dire che ci sono delle spese impreviste da affrontare. Se fosse vero, qualcuno, gli ex amministratori, i dirigenti comunali, dovrebbe pagare per questo. Quello che è sicuro è che siamo di fronte a un bilancio che prevede ulteriori spese, mentre l'aumento delle aliquote graverà sui soliti noti, considerato che anche il governo nazionale a settembre potrebbe riservare altre sorprese sul fronte tasse. I costi della politica sono aumentati, e per equilibrare queste nuove uscite si ricorre all'aumento delle aliquote".

Varrese, forse nel tentativo di salvare almeno l'apparenza dell'unità sindacale, non usa volutamente toni troppo duri verso il collega-rivale Gino Lorusso, vicesindaco e guida della Cisl che in giunta ha detto sì all'aumento delle aliquote, ma non disdegna di colpire di fioretto con una domanda retorica: "Le cose che dicevamo in comune come triplice negli anni scorsi valgono ancora?".

Una domanda a cui forse arriveranno risposte nei prossimi giorni, quando la fine dell'emergenza incendi, che in queste ore ha tenuto particolarmente impegnata la giunta, permetterà al vicesindaco di rispondere magari anche ai cronisti...
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