Palazzo di città
Miracolo di san Rocco: caso chiuso
Il Comune si giustifica con la Prefettura. E ammette: "Incomprensioni e mancanza di coordinamento".
Gravina - lunedì 10 dicembre 2012
7.57
Ricordate il miracolo di San Rocco e l'esibizione delle due fasce tricolore in processione esibite in contemporanea dai due assessori Maddalena Grillo e Felice Lafabiana?
All'epoca (era la fine di agosto) il sindaco Alesio Valente aveva derubricato l'accaduto (testualmente) ad "un modo per esaltare la presenza dell'amministrazione comunale alla bella manifestazione di san Rocco". A fine ottobre, però, a seguito di un esposto inviato al Ministro dell'Interno ed al Prefetto di Bari con cui si chiedeva di vagliare ed eventualmente sanzionare l'operato dei due assessori, considerati rei di aver violato una circolare ministeriale del 1998 che definisce la fascia tricolore un segno distintivo del primo cittadino e dunque non un "semplice ornamento", la Prefettura aveva deciso di vederci chiaro ed aveva per questo inviato una nota a Palazzo di città, invitando l'ente a fornire notizie in merito alla vicenda.
Quel che il Comune avrebbe comunicato per chiarire l'episodio trapela ora da una comunicazione della Prefettura, nella quale si dà atto che l'episodio, per come spiegato dal Comune gravinese, sarebbe stato originato da "incomprensioni e mancanza di coordinamento tra i due assessori, entrambi delegati a rappresentare il sindaco durante la cerimonia religiosa. Il sindaco ha peraltro assicurato il pieno rispetto dell'ente locale dei segni distintivi della Repubblica italiana e del Comune".
Caso chiuso.
All'epoca (era la fine di agosto) il sindaco Alesio Valente aveva derubricato l'accaduto (testualmente) ad "un modo per esaltare la presenza dell'amministrazione comunale alla bella manifestazione di san Rocco". A fine ottobre, però, a seguito di un esposto inviato al Ministro dell'Interno ed al Prefetto di Bari con cui si chiedeva di vagliare ed eventualmente sanzionare l'operato dei due assessori, considerati rei di aver violato una circolare ministeriale del 1998 che definisce la fascia tricolore un segno distintivo del primo cittadino e dunque non un "semplice ornamento", la Prefettura aveva deciso di vederci chiaro ed aveva per questo inviato una nota a Palazzo di città, invitando l'ente a fornire notizie in merito alla vicenda.
Quel che il Comune avrebbe comunicato per chiarire l'episodio trapela ora da una comunicazione della Prefettura, nella quale si dà atto che l'episodio, per come spiegato dal Comune gravinese, sarebbe stato originato da "incomprensioni e mancanza di coordinamento tra i due assessori, entrambi delegati a rappresentare il sindaco durante la cerimonia religiosa. Il sindaco ha peraltro assicurato il pieno rispetto dell'ente locale dei segni distintivi della Repubblica italiana e del Comune".
Caso chiuso.