Scuola e Università
17 novembre: mobilitazione internazionale studenti
Corteo degli studenti gravinesi. Il consigliere regionale Ventricelli: "buttiamo il cuore oltre l'ostacolo"
Gravina - mercoledì 17 novembre 2010
Nel 1941 alcuni gruppi di studenti in esilio, gli stessi che avrebbero poi costituito il nucleo dell'International Union of Students, decisero che il 17 novembre sarebbe diventato l'International Students Day, la giornata internazionale di mobilitazione studentesca.
Da quel giorno ogni anno in decine di paesi gli studenti si mobilitano in ricordo di quel massacro, per rivendicare il diritto di studiare per tutti e la necessità di costruire un mondo di pace, giustizia, democrazia e libertà.
Naturalmente anche Gravina sta partecipando alla manifestazione, così come Altamura ed altri paesi della provincia barese. Contro i "ladri di futuro", scuola e università scendono in piazza. A Gravina, i ragazzi del liceo scientifico Tarantino alle ore 9.00 hanno incontrato i colleghi dell'istituto tecnico Bachelet: da circolare era prevista una breve discussione nel cortile esterno in comune tra le due scuole, per poi sfilare lungo le vie del paese, fino a giungere nel centro storico cittadino, dove un palco è lì ad attendere coloro che rivendicano il proprio diritto allo studio.
Manifestazioni di piazza sono in programma anche ad Altamura, Monopoli, Conversano, Andria e Trani per la giornata di mobilitazione internazionale degli studenti. Gli studenti lanciano un messaggio al governo in carica chiedendo che la scuola sia un tema prioritario per il rilancio del paese.
Il consigliere regionale Ventricelli così ha commentato la manifestazione di quest'oggi: "Questa mattina ragazzi e ragazze stanno manifestando lungo le strade di Bari per un idea di libertà. Un'idea che gli deriva dallo studio sui libri, come è stato per molti di noi. Un'idea che gli deriva dalla realtà. Dalla realtà di un paese che sta pian piano facendo vivere loro quello che solo sui libri avevano potuto conoscere fino ad ora, la limitazione di una libertà. La limitazione nel dire quello che sono e quello che vogliono da una città, dalla scuola che frequentano e che alcuni di loro si pagano, da un paese che non gli offre il futuro che meritano, da una classe politica che cavalca le loro marce e non gli garantisce quel futuro.
La limitazione nel condividere un idea che può far di loro, non una nuova classe sociale ma una nuova società.
Tanti sono stati gli errori fatti dalla nostra generazione. Tante però sono state le reti di protezione che ci hanno sostenuto e ci hanno fatto sperare e lavorare per guadagnarci quello che oggi siamo. Genitori in preda alle paure che: "è meglio se i miei figli restino a casa oggi…" Io invece voglio chiedere a tutti i ragazzi che sono per strada oggi, che sono a scuola e a tutti noi genitori: buttiamo il cuore oltre l'ostacolo! Non permettiamo che una vile aggressione, quale è stata quella della scorsa notte contro i ragazzi della Rete della Conoscenza, ci impedisca di credere in quello per cui i ragazzi oggi stanno manifestando. Non permettiamo che questo clima di violenza ci impedisca di incoraggiare i nostri figli a manifestare per quello in cui credono, per il loro futuro!
Il nostro è un paese che ha bisogno di tanti di loro e forse ancora, di qualcuno di noi!"
Da quel giorno ogni anno in decine di paesi gli studenti si mobilitano in ricordo di quel massacro, per rivendicare il diritto di studiare per tutti e la necessità di costruire un mondo di pace, giustizia, democrazia e libertà.
Naturalmente anche Gravina sta partecipando alla manifestazione, così come Altamura ed altri paesi della provincia barese. Contro i "ladri di futuro", scuola e università scendono in piazza. A Gravina, i ragazzi del liceo scientifico Tarantino alle ore 9.00 hanno incontrato i colleghi dell'istituto tecnico Bachelet: da circolare era prevista una breve discussione nel cortile esterno in comune tra le due scuole, per poi sfilare lungo le vie del paese, fino a giungere nel centro storico cittadino, dove un palco è lì ad attendere coloro che rivendicano il proprio diritto allo studio.
Manifestazioni di piazza sono in programma anche ad Altamura, Monopoli, Conversano, Andria e Trani per la giornata di mobilitazione internazionale degli studenti. Gli studenti lanciano un messaggio al governo in carica chiedendo che la scuola sia un tema prioritario per il rilancio del paese.
Il consigliere regionale Ventricelli così ha commentato la manifestazione di quest'oggi: "Questa mattina ragazzi e ragazze stanno manifestando lungo le strade di Bari per un idea di libertà. Un'idea che gli deriva dallo studio sui libri, come è stato per molti di noi. Un'idea che gli deriva dalla realtà. Dalla realtà di un paese che sta pian piano facendo vivere loro quello che solo sui libri avevano potuto conoscere fino ad ora, la limitazione di una libertà. La limitazione nel dire quello che sono e quello che vogliono da una città, dalla scuola che frequentano e che alcuni di loro si pagano, da un paese che non gli offre il futuro che meritano, da una classe politica che cavalca le loro marce e non gli garantisce quel futuro.
La limitazione nel condividere un idea che può far di loro, non una nuova classe sociale ma una nuova società.
Tanti sono stati gli errori fatti dalla nostra generazione. Tante però sono state le reti di protezione che ci hanno sostenuto e ci hanno fatto sperare e lavorare per guadagnarci quello che oggi siamo. Genitori in preda alle paure che: "è meglio se i miei figli restino a casa oggi…" Io invece voglio chiedere a tutti i ragazzi che sono per strada oggi, che sono a scuola e a tutti noi genitori: buttiamo il cuore oltre l'ostacolo! Non permettiamo che una vile aggressione, quale è stata quella della scorsa notte contro i ragazzi della Rete della Conoscenza, ci impedisca di credere in quello per cui i ragazzi oggi stanno manifestando. Non permettiamo che questo clima di violenza ci impedisca di incoraggiare i nostri figli a manifestare per quello in cui credono, per il loro futuro!
Il nostro è un paese che ha bisogno di tanti di loro e forse ancora, di qualcuno di noi!"