Politica
Moderati e Popolari pronti a entrare in maggioranza
Valente incontra Canonico e frena: "Se ne discuta con le altre forze". L'assessore Carbone resta sulla graticola.
Gravina - mercoledì 3 ottobre 2012
15.55
I rimpasti: fuori uno, dentro un altro. Iniziano sempre allo stesso modo, con le stesse parole: "Non è una questione di poltrone".
Quelle stesse parole sarebbero riecheggiate, cariche del loro (per qualcuno) fosco significato premonitore, anche nel corso del faccia svoltosi a Bari tra i vertici dei "Moderati e Popolari", capitanati dal loro lider maximo Nicola Canonico, ed il sindaco di Gravina, Alesio Valente. Un faccia a faccia concordato tra venti di burrasca, si dice, in apertura dell'ultima seduta del consiglio comunale, quando i due consiglieri eletti in Fli (e dunque in maggioranza) e transitati tra le fila dei canonichiani, Maria Ariani e Francesco Santomasi, annunciarono poi la loro equidistanza dalle forze di governo come da quelle di opposizione. Mandando su tutte le furie proprio il primo cittadino che, racconta più d'uno a Palazzo di città, si sarebbe aspettato il rispetto incondizionato del vincolo elettorale e non un riposizionamento al centro. Ed a Valente i "Moderati e Popolari" avrebbero spiegato non essere, la loro, una posizione dettata dal desiderio "di acquisire poltrone", bensì da motivazioni politiche reali e concrete. Senza un'intesa sulle quali, avrebbero aggiunto, i due nuovi rappresentanti del movimento potrebbero traslocare in via definitiva e permanente tra le fila dell'opposizione. E come in tutte le questioni che non sono questioni di poltrone, la quadra del cerchio, alla fine, starebbe in due parole magiche: coinvolgimento, visibilità. Quelle che, nella pratica, porterebbero di filato all'ingresso in giunta, magari a scapito dell'assessore Lorenzo Carbone, avversato in Fli (a dispetto delle smentite ufficiali del passato anche recente) e che ora potrebbe essere sacrificato sull'altare della ragion di stato: via lui, esponente di un gruppo forte di un solo consigliere (Giacinto Lupoli) che peraltro occupa anche la presidenza del consiglio, dentro qualcun altro. Ovviamente espressione dei "Moderati e Popolari".
Fantasie di stampa? Non proprio. "Ho incontrato Canonico e i rappresentanti del suo movimento", conferma il sindaco Alesio Valente, "ascoltando le ragioni che hanno portato Ariani e Santomasi a lasciare Fli per aderire alla nuova formazione politica". Tra quelle ragioni ve n'è per caso qualcuna legata a poltrone, sofà e strapuntini? "I "Moderati e Popolari" vogliono avere un ruolo in maggioranza", taglia corto Valente, aggiungendo: "Per questo credo opportuno che della vicenda si occupi l'intera maggioranza e non solo il sindaco. Del resto, si pone una questione politica ampia e complessiva, che richiede confronto e approfondimento da parte di tutti e di ciascuno".
E così, nei prossimi giorni, il tavolo del confronto si sposterà a Gravina. Parteciperanno le forze politiche che lo scorso maggio (ma viste le vicende delle ultime settimane sembra già una vita fa) concorsero all'affermazione del centrosinistra targato Valente.
Naturalmente, all'ordine del giorno, non ci saranno questioni di poltrone. Ci mancherebbe altro.
Quelle stesse parole sarebbero riecheggiate, cariche del loro (per qualcuno) fosco significato premonitore, anche nel corso del faccia svoltosi a Bari tra i vertici dei "Moderati e Popolari", capitanati dal loro lider maximo Nicola Canonico, ed il sindaco di Gravina, Alesio Valente. Un faccia a faccia concordato tra venti di burrasca, si dice, in apertura dell'ultima seduta del consiglio comunale, quando i due consiglieri eletti in Fli (e dunque in maggioranza) e transitati tra le fila dei canonichiani, Maria Ariani e Francesco Santomasi, annunciarono poi la loro equidistanza dalle forze di governo come da quelle di opposizione. Mandando su tutte le furie proprio il primo cittadino che, racconta più d'uno a Palazzo di città, si sarebbe aspettato il rispetto incondizionato del vincolo elettorale e non un riposizionamento al centro. Ed a Valente i "Moderati e Popolari" avrebbero spiegato non essere, la loro, una posizione dettata dal desiderio "di acquisire poltrone", bensì da motivazioni politiche reali e concrete. Senza un'intesa sulle quali, avrebbero aggiunto, i due nuovi rappresentanti del movimento potrebbero traslocare in via definitiva e permanente tra le fila dell'opposizione. E come in tutte le questioni che non sono questioni di poltrone, la quadra del cerchio, alla fine, starebbe in due parole magiche: coinvolgimento, visibilità. Quelle che, nella pratica, porterebbero di filato all'ingresso in giunta, magari a scapito dell'assessore Lorenzo Carbone, avversato in Fli (a dispetto delle smentite ufficiali del passato anche recente) e che ora potrebbe essere sacrificato sull'altare della ragion di stato: via lui, esponente di un gruppo forte di un solo consigliere (Giacinto Lupoli) che peraltro occupa anche la presidenza del consiglio, dentro qualcun altro. Ovviamente espressione dei "Moderati e Popolari".
Fantasie di stampa? Non proprio. "Ho incontrato Canonico e i rappresentanti del suo movimento", conferma il sindaco Alesio Valente, "ascoltando le ragioni che hanno portato Ariani e Santomasi a lasciare Fli per aderire alla nuova formazione politica". Tra quelle ragioni ve n'è per caso qualcuna legata a poltrone, sofà e strapuntini? "I "Moderati e Popolari" vogliono avere un ruolo in maggioranza", taglia corto Valente, aggiungendo: "Per questo credo opportuno che della vicenda si occupi l'intera maggioranza e non solo il sindaco. Del resto, si pone una questione politica ampia e complessiva, che richiede confronto e approfondimento da parte di tutti e di ciascuno".
E così, nei prossimi giorni, il tavolo del confronto si sposterà a Gravina. Parteciperanno le forze politiche che lo scorso maggio (ma viste le vicende delle ultime settimane sembra già una vita fa) concorsero all'affermazione del centrosinistra targato Valente.
Naturalmente, all'ordine del giorno, non ci saranno questioni di poltrone. Ci mancherebbe altro.