Politica
Moretti: “Stravolto il piano casa”
Il punto ritenuto fondamentale per la tenuta del governo. Sotto accusa anche l'opposizione
Gravina - martedì 14 dicembre 2010
Ancora una netta presa di posizione del consigliere comunale Raffaele Moretti nei confronti dell'attuale maggioranza di governo. L'esponente di Sinistra Ecologia e Libertà attacca questa volta il punto di discussione nell'ultimo consiglio comunale relativo al piano casa, approvato dall'assise consiliare
Per Moretti, anzi, il consiglio comunale del 13 dicembre "ha dimostrato, ancora una volta, che gli interessi della giunta Divella sono più forti della legalità. lo stravolgimento del piano casa ad opera del centro-destra era condizione essenziale per mantenere in vita il governo. Il tutto in barba alle più elementari norme di legge".
Moretti precisa che "a notte fonda si registravano emendamenti e stravolgimenti del punto all'o.d.g. Da par suo il segretario comunale esprimeva e dispensava pareri con verbi declinati al condizionale. Ma in questo quadro di incertezze anche l'opposizione, decimata dalle assenze, si accodava a sostenere un copione da operetta: approvava il punto, ma entro 30 giorni doveva conquistare un incontro con la Regione per sapere se il tutto fosse legale".
Il consigliere di S.E.L. conclude la sua pesante dichiarazione con la denuncia alla opinione pubblica di "una deriva affaristica-lobbistica che sta ingoiando la legalità e l'interesse comune".
Per Moretti, anzi, il consiglio comunale del 13 dicembre "ha dimostrato, ancora una volta, che gli interessi della giunta Divella sono più forti della legalità. lo stravolgimento del piano casa ad opera del centro-destra era condizione essenziale per mantenere in vita il governo. Il tutto in barba alle più elementari norme di legge".
Moretti precisa che "a notte fonda si registravano emendamenti e stravolgimenti del punto all'o.d.g. Da par suo il segretario comunale esprimeva e dispensava pareri con verbi declinati al condizionale. Ma in questo quadro di incertezze anche l'opposizione, decimata dalle assenze, si accodava a sostenere un copione da operetta: approvava il punto, ma entro 30 giorni doveva conquistare un incontro con la Regione per sapere se il tutto fosse legale".
Il consigliere di S.E.L. conclude la sua pesante dichiarazione con la denuncia alla opinione pubblica di "una deriva affaristica-lobbistica che sta ingoiando la legalità e l'interesse comune".