Palazzo di città
Municipio, anche la Cgil affianco dei lavoratori
Organico sottodimensionato al Comune. "Il sindaco si preoccupi di avviare seriamente le politiche per il personale"
Gravina - martedì 17 febbraio 2015
16.33
"I dipendenti del Comune di Gravina non sono assenteisti"
Vanno già pesante i responsabili provinciali della Cgil dopo le accuse mosse dal primo cittadino nei confronti dei lavoratori pubblici.
In una nota sottoscritta dal responsabile Luigi Lonigro, il sindacato respinge con forza ogni accusa e difende "l'onore degli impiegati comunali perché non è giusto e non è corretto offendere un'intera classe di lavoratori". Troppo generiche e troppo banali le segnalazioni mosse dai cittadini sull'assenza dei dipendneti.
"Le motivazioni per cui un lavoratore non si trovi in un determinato momento in ufficio possono essere le più disparate" per cui "prima di parlare di dipendneti assenteisti bisogna accertarsi realmente delle reali motivazioni per cui un dipendente è assente dal posto di lavoro senza fare accuse circostanziate e senza generalizzare su un'intera classe di lavratori.Non è giusto e non è corretto
Per altro, si ribadisce nella nota, secondo la norma vigente spetta ai dirigenti dei servizi verificare la puntualità e la correttezza dei lavoratori e sempre ai dirigente spetta avviare, li dove necessario, procedure di richiamo e di ammonimento per i "furbetti".
"Il primo cittadino – aggiungono dalla Cgilò - dovrebbe spiegare che il Comune di Gravina ha in servizio un numero di dipendenti largamente inferiore a quello indicato nelle normative vigenti".
Secondo quanto approvato negli ultimi dispositivi di legge, in rapporto alla popolazione il Municipio gravinese dovrebbe impiegare 329 persone. In realtà in via Vittorio Veneto ci sono appena 120 dipendenti "su cui ricade il triplo del lavoro che dovrebbero svolgere".
Numeri alla mano, dalla Cgil stigmatizzano il comportamteo dle primo cittadino invitandolo "a spendersi realmente sulle politiche per il personale adottando tutte quelle misure che nell'interesse dei cittadini possano migliorare le condizioni di lavoro dei dipendneti comunali, perché questo vogliono i cittadini e i dipendenti, non certo dei post sui social per lanciare accuse generalizzate".
Vanno già pesante i responsabili provinciali della Cgil dopo le accuse mosse dal primo cittadino nei confronti dei lavoratori pubblici.
In una nota sottoscritta dal responsabile Luigi Lonigro, il sindacato respinge con forza ogni accusa e difende "l'onore degli impiegati comunali perché non è giusto e non è corretto offendere un'intera classe di lavoratori". Troppo generiche e troppo banali le segnalazioni mosse dai cittadini sull'assenza dei dipendneti.
"Le motivazioni per cui un lavoratore non si trovi in un determinato momento in ufficio possono essere le più disparate" per cui "prima di parlare di dipendneti assenteisti bisogna accertarsi realmente delle reali motivazioni per cui un dipendente è assente dal posto di lavoro senza fare accuse circostanziate e senza generalizzare su un'intera classe di lavratori.Non è giusto e non è corretto
Per altro, si ribadisce nella nota, secondo la norma vigente spetta ai dirigenti dei servizi verificare la puntualità e la correttezza dei lavoratori e sempre ai dirigente spetta avviare, li dove necessario, procedure di richiamo e di ammonimento per i "furbetti".
"Il primo cittadino – aggiungono dalla Cgilò - dovrebbe spiegare che il Comune di Gravina ha in servizio un numero di dipendenti largamente inferiore a quello indicato nelle normative vigenti".
Secondo quanto approvato negli ultimi dispositivi di legge, in rapporto alla popolazione il Municipio gravinese dovrebbe impiegare 329 persone. In realtà in via Vittorio Veneto ci sono appena 120 dipendenti "su cui ricade il triplo del lavoro che dovrebbero svolgere".
Numeri alla mano, dalla Cgil stigmatizzano il comportamteo dle primo cittadino invitandolo "a spendersi realmente sulle politiche per il personale adottando tutte quelle misure che nell'interesse dei cittadini possano migliorare le condizioni di lavoro dei dipendneti comunali, perché questo vogliono i cittadini e i dipendenti, non certo dei post sui social per lanciare accuse generalizzate".