Palazzo di città
Museo archeologico, gestione affidata alla Fondazione
Ecco i dettagli del provvedimento
Gravina - martedì 4 aprile 2017
Il Museo Archeologico di piazza Benedetto XIII affidato alla Fondazione Pomarici Santomasi per almeno un anno.
Ovvero il tempo necessario di ottenere tutte le autorizzazioni dalla Soprintendenza a riportare i reperti conservati nel Museo e ora custoditi presso il Convento di San Sebastiano, allestire le sale e avviare una gara d'appalto per affidare a terzi la gestione della struttura.
Per il momento il Museo resterà una costola della Fondazione aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e dalle 16,00 alle ore 19,00, il sabato dalle ore 10,00 alle ore 13,00 e dalle ore 16,00 alle 19,00, nonché le domeniche e giorni festivi dalle ore 10,00 alle ore 13,00.
L'incarico, affidato in tutta fretta e per rispettare i tempi perentori imposti dalla Regione Puglia, è stato assegnato a favore della Fondazione, ente morale partecipato dal Comune di Gravina, sulla base degli obiettivi imposti dallo statuto della stessa Fondazione che contempla, tra le varie finalità, anche quella della "conservazione e valorizzazione dei beni e delle attività culturali riguardanti il patrimonio culturale, artistico ed archeologico di Gravina in Puglia e si prefigge il patrocinio e la promozione di iniziative intese a divulgare i valori artistici, storici e culturali, e le tradizioni popolari della Città".
E se ciò non bastasse, lo scorso anno l'Ente Morale è stata firmataria di un protocollo di intesa con il "Polo Museale della Puglia" con cui si stabilisce di realizzare in collaborazione tutte quelle attività e iniziative rivolte a sostegno delle attività nei settori culturali, turistici, ricreativi per lo sviluppo di progetti, iniziative e servizi coerenti con la valorizzazione dei caratteri del territorio.
Il Comune intanto si impegna a riconoscere un rimborso forfettario di 5.000,00 euro a favore della Fondazione che potrà anche avvalersi delle conoscenze e delle capacità della azienda gravinese che ha gestito in sub appalto i lavori di restauro del museo potendo vantare professionalità esperte nella fruizione dei luoghi e nella conoscenza delle componenti digitali istallate all'interno del percorso museale.
Nei prossimi mesi , ottenuto il via libera della Soprintendenza si potrà procedere alla esposizione dei reperti del Museo Civico Archeologico.
Ovvero il tempo necessario di ottenere tutte le autorizzazioni dalla Soprintendenza a riportare i reperti conservati nel Museo e ora custoditi presso il Convento di San Sebastiano, allestire le sale e avviare una gara d'appalto per affidare a terzi la gestione della struttura.
Per il momento il Museo resterà una costola della Fondazione aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e dalle 16,00 alle ore 19,00, il sabato dalle ore 10,00 alle ore 13,00 e dalle ore 16,00 alle 19,00, nonché le domeniche e giorni festivi dalle ore 10,00 alle ore 13,00.
L'incarico, affidato in tutta fretta e per rispettare i tempi perentori imposti dalla Regione Puglia, è stato assegnato a favore della Fondazione, ente morale partecipato dal Comune di Gravina, sulla base degli obiettivi imposti dallo statuto della stessa Fondazione che contempla, tra le varie finalità, anche quella della "conservazione e valorizzazione dei beni e delle attività culturali riguardanti il patrimonio culturale, artistico ed archeologico di Gravina in Puglia e si prefigge il patrocinio e la promozione di iniziative intese a divulgare i valori artistici, storici e culturali, e le tradizioni popolari della Città".
E se ciò non bastasse, lo scorso anno l'Ente Morale è stata firmataria di un protocollo di intesa con il "Polo Museale della Puglia" con cui si stabilisce di realizzare in collaborazione tutte quelle attività e iniziative rivolte a sostegno delle attività nei settori culturali, turistici, ricreativi per lo sviluppo di progetti, iniziative e servizi coerenti con la valorizzazione dei caratteri del territorio.
Il Comune intanto si impegna a riconoscere un rimborso forfettario di 5.000,00 euro a favore della Fondazione che potrà anche avvalersi delle conoscenze e delle capacità della azienda gravinese che ha gestito in sub appalto i lavori di restauro del museo potendo vantare professionalità esperte nella fruizione dei luoghi e nella conoscenza delle componenti digitali istallate all'interno del percorso museale.
Nei prossimi mesi , ottenuto il via libera della Soprintendenza si potrà procedere alla esposizione dei reperti del Museo Civico Archeologico.