Politica
Nasce Dimensione Cristiana
Ed è già polemica con l'amministrazione. "Infelice la scelta di invitare Piperno".
Gravina - venerdì 6 settembre 2013
13.18
Un nuovo partito sull'esempio di Aldo Moro.
Con questa prospettiva nasce a Gravina "Dimensione Cristiana", fondato da Maria Fida Moro, figlia dello statista assassinato dalle Brigate Rosse nel 1978. L'obiettivo è "di riportare Moro al centro della vita politica e toglierlo da quel portabagagli nel quale è stato relegato con violenza e crudeltà, trattarlo come una persona, uno statista, un professore, con dignità, incarnandone e vivendone gli ideali spirituali e politici", aveva dichiarato la fondatrice il giorno della presentazione ufficiale del nuovo partito.
La neonata formazione politica, guidato a livello nazionale da Luca Moro, a Gravina vede in Michele Gismundo il suo segretario affiancato da due vice segretari, Oronzo Rifino e Vito Raguso, oltre ad una quindicina di simpatizzanti ed a Pietro Elia, presidente del collegio dei probiviri. La sezione locale si propone di "seguire ed interessarsi dell'azione politico-amministrativa per orientare consensi sui politici onesti e competenti, capaci di incidere sulle trasformazioni sociali ed economiche della comunità locale". "Sentiamo la necessità di tornare a parlare di morale nella politica - conferma il segretario Gismundo - per questo occorre puntare su politici onesti e interessati solo al bene della comunità. E chi meglio di Aldo Moro può servire da esempio per incarnare il meglio della politica?"
E proprio sulla figura di Moro si è consumato il primo strappo con l'amministrazione Valente all'indomani della pubblicazione del programma del Festival dell'archeologia, che vede tra i suoi ospiti anche Franco Piperno, fondatore di Potere Operaio e "amico di alcuni brigatisti tra cui Valerio Morucci, colui che materialmente uccise il presidente Moro", scrive lo stesso Gismundo sulla pagina facebook del sindaco Valente. Un commento a cui segue una richiesta ben precisa: "Rimuovere subito la Marchetti" poiché "ci separano anni luce con questo invito a Piperno. Lo abbiamo ribadito nella riunione", conclude Giumundo lasciando intende che la richiesta è già stata esternata vis a vis. Con i giornalisti però Giusmundo addrizza il tiro: "Per quanto riteniamo che la scelta di invitare Piperno sia stata infelice, è d'obbligo precisare che non abbiamo chiesto al sindaco di rimuovere l'assessore alla cultura, ma semplicemente di sollevare la Marchetti dall'organizzazione del festival Archè".
Cosa risponderà Palazzo di città?
Con questa prospettiva nasce a Gravina "Dimensione Cristiana", fondato da Maria Fida Moro, figlia dello statista assassinato dalle Brigate Rosse nel 1978. L'obiettivo è "di riportare Moro al centro della vita politica e toglierlo da quel portabagagli nel quale è stato relegato con violenza e crudeltà, trattarlo come una persona, uno statista, un professore, con dignità, incarnandone e vivendone gli ideali spirituali e politici", aveva dichiarato la fondatrice il giorno della presentazione ufficiale del nuovo partito.
La neonata formazione politica, guidato a livello nazionale da Luca Moro, a Gravina vede in Michele Gismundo il suo segretario affiancato da due vice segretari, Oronzo Rifino e Vito Raguso, oltre ad una quindicina di simpatizzanti ed a Pietro Elia, presidente del collegio dei probiviri. La sezione locale si propone di "seguire ed interessarsi dell'azione politico-amministrativa per orientare consensi sui politici onesti e competenti, capaci di incidere sulle trasformazioni sociali ed economiche della comunità locale". "Sentiamo la necessità di tornare a parlare di morale nella politica - conferma il segretario Gismundo - per questo occorre puntare su politici onesti e interessati solo al bene della comunità. E chi meglio di Aldo Moro può servire da esempio per incarnare il meglio della politica?"
E proprio sulla figura di Moro si è consumato il primo strappo con l'amministrazione Valente all'indomani della pubblicazione del programma del Festival dell'archeologia, che vede tra i suoi ospiti anche Franco Piperno, fondatore di Potere Operaio e "amico di alcuni brigatisti tra cui Valerio Morucci, colui che materialmente uccise il presidente Moro", scrive lo stesso Gismundo sulla pagina facebook del sindaco Valente. Un commento a cui segue una richiesta ben precisa: "Rimuovere subito la Marchetti" poiché "ci separano anni luce con questo invito a Piperno. Lo abbiamo ribadito nella riunione", conclude Giumundo lasciando intende che la richiesta è già stata esternata vis a vis. Con i giornalisti però Giusmundo addrizza il tiro: "Per quanto riteniamo che la scelta di invitare Piperno sia stata infelice, è d'obbligo precisare che non abbiamo chiesto al sindaco di rimuovere l'assessore alla cultura, ma semplicemente di sollevare la Marchetti dall'organizzazione del festival Archè".
Cosa risponderà Palazzo di città?