Aldo Moro
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Politica

Nasce Dimensione Cristiana

Ed è già polemica con l'amministrazione. "Infelice la scelta di invitare Piperno".

Un nuovo partito sull'esempio di Aldo Moro.

Con questa prospettiva nasce a Gravina "Dimensione Cristiana", fondato da Maria Fida Moro, figlia dello statista assassinato dalle Brigate Rosse nel 1978. L'obiettivo è "di riportare Moro al centro della vita politica e toglierlo da quel portabagagli nel quale è stato relegato con violenza e crudeltà, trattarlo come una persona, uno statista, un professore, con dignità, incarnandone e vivendone gli ideali spirituali e politici", aveva dichiarato la fondatrice il giorno della presentazione ufficiale del nuovo partito.

La neonata formazione politica, guidato a livello nazionale da Luca Moro, a Gravina vede in Michele Gismundo il suo segretario affiancato da due vice segretari, Oronzo Rifino e Vito Raguso, oltre ad una quindicina di simpatizzanti ed a Pietro Elia, presidente del collegio dei probiviri. La sezione locale si propone di "seguire ed interessarsi dell'azione politico-amministrativa per orientare consensi sui politici onesti e competenti, capaci di incidere sulle trasformazioni sociali ed economiche della comunità locale". "Sentiamo la necessità di tornare a parlare di morale nella politica - conferma il segretario Gismundo - per questo occorre puntare su politici onesti e interessati solo al bene della comunità. E chi meglio di Aldo Moro può servire da esempio per incarnare il meglio della politica?"

E proprio sulla figura di Moro si è consumato il primo strappo con l'amministrazione Valente all'indomani della pubblicazione del programma del Festival dell'archeologia, che vede tra i suoi ospiti anche Franco Piperno, fondatore di Potere Operaio e "amico di alcuni brigatisti tra cui Valerio Morucci, colui che materialmente uccise il presidente Moro", scrive lo stesso Gismundo sulla pagina facebook del sindaco Valente. Un commento a cui segue una richiesta ben precisa: "Rimuovere subito la Marchetti" poiché "ci separano anni luce con questo invito a Piperno. Lo abbiamo ribadito nella riunione", conclude Giumundo lasciando intende che la richiesta è già stata esternata vis a vis. Con i giornalisti però Giusmundo addrizza il tiro: "Per quanto riteniamo che la scelta di invitare Piperno sia stata infelice, è d'obbligo precisare che non abbiamo chiesto al sindaco di rimuovere l'assessore alla cultura, ma semplicemente di sollevare la Marchetti dall'organizzazione del festival Archè".

Cosa risponderà Palazzo di città?
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