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Nasce il cartello delle sinistre, ma Rc prende tempo

La Puglia per Vendola: "Ascoltate le nostre ragioni. Ritrovata l'armonia"

Insieme per avviare un nuovo processo democratico e dare a Gravina un progetto di governo all'insegna dell'equità, della solidarietà sociale e della coesione sociale.

Il gelo del cielo e di qualche polemica lasciata fuori dalle riunioni ufficiali s'è sciolto in un abbraccio. Quello che ha portato le sinistre gravinesi a siglare un documento politico sul quale costruire una coalizione che si candida a guidare Palazzo di città. A sottoscrivere l'intesa, Sel, con Lillino Varvara; i Comunisti Italiani, rappresentati da Michele Bosco; la "Lista Rino Vendola", guidata da Gioacchino Carone; Idv, col suo segretario Pietro D'Erario. E poi, ancora, i "Democratici sempre" di Antonio Cozzoli e "La Puglia con Vendola" ed il Pri, questi ultimi due coordinati, rispettivamente, da Lino Viola e Giuseppe Loglisci. Manca, invece, la firma del Prc, che si sarebbe riservato ogni decisione.

L'accordo, giunto al termine di un incontro al quale hanno preso parte anche l'ex sindaco Rino Vendola ed il consigliere provinciale Fedele Lagreca, si compone di due atti: un preambolo, in cui sono racchiuse le dichiarazioni d'intenti, ed una vera e propria carta di princìpi e idee, al cui interno sono confluite le linee guida dell'agire del neonato schieramento. Obiettivo dichiarato: "Costruire un cantiere per dare vita ad un nuovo patto civico fondato sulla legalità, la trasparenza, la solidarietà. In altri termini, una nuova stagione aperta alle esperienze provenienti dall'associazionismo, dal mondo del lavoro e dell'impresa, dalle sensibilità laiche e cattoliche". Da unire e fondere "in un progetto di governo democratico e progressista senza veti, preclusioni o pregiudizi". Traguardo ultimo di un percorso che ha come suo punto di partenza "il difficile e variegato percorso del centro-sinistra gravinese e la storia politica e amministrativa degli ultimi anni, di cui far tesoro".

Non mancano, nella carta come nel suo preambolo, i richiami al rinnovamento, alla competenza, alle capacità. Presente pure l'appello al variegato universo giovanile, invitato "a raccogliere il testimone della buona politica". Ma ad attirare l'attenzione, in quella che viene disegnata e definita come una "strategia politica di lunga durata", sono gli elementi programmatici: "Legalità e trasparenza nell'azione amministrativa; sviluppo di politiche attive del lavoro; tutela dei beni comuni; impegno a favorire la partecipazione delle donne in ambito politico e gestionale; rigenerazione del centro storico e delle periferie urbane; politiche sociali e di edilizia sociale per il superamento del disagio delle fasce deboli; misure di accoglienza e solidarietà; valorizzazione e crescita della cultura, del turismo e dello sviluppo ecosostenibile". Al riguardo, scrivono Viola, Bosco, Cozzoli, Carone, Loglisci, Varvara e D'Erario, "partiamo da un'analisi condivisa della situazione cittadina all'indomani del fallimento dell'amministrazione Divella. Servono scelte nette e chiare. Si impongono precisi segnali di discontinuità con il passato più prossimo, una nuova centralità del cittadino e dei suoi bisogni". Piattaforma sulla quale "avviare un dialogo con la città", ma pure il confronto "con le altre forze politiche e sociali". Infine, il via libera alle primarie, "principio democratico e non solo un metodo", e ad un codice etico improntato alla legalità e alla trasparenza".

Insomma, tutti insieme appassionatamente. "E' scoppiata l'armonia", commenta a margine dell'incontro Lino Viola, coordinatore territoriale della "Puglia per Vendola", che a poche ore dalla firma del documento aveva sollevato, in un'intervista, alcune criticità rilevate dal suo movimento al tavolo delle trattative. "Confermo il senso ed i contenuti di quell'intervista", dice ora Viola, aggiungendo: "Le questioni da noi evidenziate hanno trovato positiva soluzione con la disponibilità di tutti. C'è stata piena convergenza sulle primarie e ci è stato garantito che non ci sarà alcuna confusione nei rapporti con le liste civiche".

Occhio ai prossimi appuntamenti: già venerdì in scaletta è previsto una nuova riunione. All'ordine del giorno, la definizione dei rapporti con liste civiche ed altre forze politiche, ma pure l'indicazione dei candidati alla carica di sindaco: se la nomination sarà unica e condivisa da tutti, partirà la macchina organizzativa elettorale. Altrimenti, saranno primarie.
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