Nasce il consorzio del turismo

Nasce il consorzio per gli operatori del turismo.

Dopo il forum organizzato dall'assessorato di riferimento, che nei mesi scorsi ha chiamato a raccolta operatori del settore e istituzioni, il consorzio è diventato una realtà, oggi ancora sulla carta, ad opera di alcune aziende che hanno deciso di raccogliere il guanto lanciato proprio dall'amministrazione comunale. L'obiettivo è costituire in partnership, tra i vari soggetti operanti nel settore turistico e della comunicazione, un soggetto giuridico in grado di sviluppare sinergie miranti ad offrire servizi integrati al turista e avviare la crescita del settore, partendo da una vera, e soprattutto efficace, campagna di promozione del brand Gravina. All'indomani del forum, infatti, una quindicina di operatori hanno costituito un tavolo tecnico per discutere sulla reale possibilità di dare seguito alle belle parole ascoltate durante il forum sulle potenzialità della città di Gravina. Dopo una lunga serie di incontri, ora sembra che il Consorzio sia nato e sia prossimo al battesimo poiché già nei prossimi giorni sarà deciso il nome e soprattutto sarà presentata una prima bozza di statuto.

"L'iniziativa - fa sapere l'assessore al turismo Sergio Varvara, - è supportata dall'amministrazione comunale, che si è impegnata ad offrire tutto quanto sarà possibile soprattutto in questa fase di start-up, attraverso la sottoscrizione di una convenzione con il Consorzio turistico, il cui compito più importante sarà quello di studiare, insieme al Parco dell'Alta Murgia, alla Fondazione Santomasi oltre che alle associazioni turistiche presenti sul territorio, un'offerta turistica integrata in grado di comunicare e vendere la destinazione Gravina". L'amministrazione comunale, "nell'esprimere grande soddisfazione per come stanno procedendo i lavori - aggiunge Varvara - confida nella determinazione e nella professionalità degli operatori turistici che hanno già espresso la volontà di aderire al Consorzio e invita le altre aziende del settore a fare squadra, abbandonando la cultura dell'individualismo che non ha mai prodotto benefici per la città".