Religioni
Nasce il Museo Diocesano, inaugurata la prima sede
In attesa di Gravina e Acquaviva, Altamura apre le porte al pubblico
Gravina - sabato 5 novembre 2016
11.02
Ad Acquaviva si sta lavorando. A Gravina si cercano soluzioni. Intanto la prima sede del muso diocesano allocata nei saloni della Diocesi di Altamura è realtà.
Un unico museo, con tre sedi diverse, imponente per capienza e cultura che ad Altamura si estende dal solone della Curia Diocesana ai matronei della duecentesca Cattedrale.
Al suo interno si potranno ammirare numerosi oggetti sacri di inestimabile valore storico e artistico. Da effigi di santi a preziose tele, da oggetti sacri a reliquiari, da testi melodici e pergamene a sculture marmoree. Tra le opere più conosciute, la croce astile di provenienza francescana databile tra le fine del '500 e gli inizi del '600, e il mantello, dono di Gioacchino Murat, re di Napoli al prelato di Altamura Gioacchino de Gemmis, risalente alla fine del '700.
Un lavoro lungo, faticoso reso possibile grazie all'entusiasmo di alcuni studiosi e alla volontà di Don Nunzio Falcicchio, responsabile diocesano per i beni culturali.
Di seguito vi proponiamo l'intervista realizzata con don Nunzio anticipandovi che nei prossimi giorni sarà pubblicato un video integrale del museo realizzato con la collaborazione del vice direttore Francesco Giacconella.
Un unico museo, con tre sedi diverse, imponente per capienza e cultura che ad Altamura si estende dal solone della Curia Diocesana ai matronei della duecentesca Cattedrale.
Al suo interno si potranno ammirare numerosi oggetti sacri di inestimabile valore storico e artistico. Da effigi di santi a preziose tele, da oggetti sacri a reliquiari, da testi melodici e pergamene a sculture marmoree. Tra le opere più conosciute, la croce astile di provenienza francescana databile tra le fine del '500 e gli inizi del '600, e il mantello, dono di Gioacchino Murat, re di Napoli al prelato di Altamura Gioacchino de Gemmis, risalente alla fine del '700.
Un lavoro lungo, faticoso reso possibile grazie all'entusiasmo di alcuni studiosi e alla volontà di Don Nunzio Falcicchio, responsabile diocesano per i beni culturali.
Di seguito vi proponiamo l'intervista realizzata con don Nunzio anticipandovi che nei prossimi giorni sarà pubblicato un video integrale del museo realizzato con la collaborazione del vice direttore Francesco Giacconella.