Palazzo di città
Niente botti sino al 7 gennaio
Da oggi in vigore l'ordinanza per tutelare persone e animali
Gravina - venerdì 19 dicembre 2014
12.13
Botti e fuochi d'artificio vietati per tutto il periodo natalizio. Alla polizia municipale e alle forze dell'ordine il compito di vigilare sul rispetto dell'ordinanza.
Questo quanto disposto per il secondo anno consecutivo dal primo cittadino Alesio Valente che ha allungato il periodo di validità dell'ordinanza rispetto allo scorso anno quando l'atto sindacale fu emesso solo per Capodanno.
L'ordinanza impone "il divieto d'uso dei fuochi pirotecnici non posti in libera vendita, senza la licenza" prevista dal Testo unico di pubblica sicurezza, a partire da oggi e sino alle 7 del prossimo 7 gennaio 2015.
La decisione di stoppare i fuochi pirotecnici, spiega il sindaco Valente, "è stata presa per tutelare la quiete pubblica, prevenendo il potenziale verificarsi di eventi anche tragici in danno delle persone, soprattutto anziani e minori, ma pure per garantire l'incolumità̀ psico-fisica degli animali". Motivo per il quale si prescrive una serie di divieti che riguardano non solo l'uso ma anche la vendita "di ogni tipo di fuochi d'artificio ascrivibile alla categoria IV e V, compresi gli ex fuochi di libera vendita ora obbligatoriamente classificati in una delle suddette categorie".
Saranno, dunque, interdetti l'uso e la vendita dei fuochi "che abbiano effetto scoppiante, crepitante o fischiante, tipo rauto o petardo ed esclusi i prodotti del tipo fontane, bengala, bottigliette a strappo lancia coriandoli, fontane per torte, petardini da ballo, bacchette scintillanti e simili, trottole, girandole e pallone luminoso". Ulteriori restrizioni sono fissate per i minorenni anche con riguardo all'utilizzo dei fuochi esclusi dai divieti elencati, mentre sono ovviamente esclusi dall'elenco dei divieti gli spettacoli professionali debitamente autorizzati.
I trasgressori saranno puniti con sanzioni amministrative ricomprese tra i 25 ed i 500 euro.
Un'ordinanza, che sempre più Comini hanno deciso di adottare come atto di civiltà e di rispetto non solo per i cittadini che non amano i festeggiamenti scoppiettanti ma anche per gli animali per cui i botti rappresentano un vero e proprio pericolo.
Il rumore degli scoppi dei botti di capodanno è un vero incubo per gli animali, sia domestici che selvatici. Secondo le ultime stime, i botti causano la morte di 5000 animali ogni anno, e di questi 1500 sono cani e gatti. Possono morire di paura, bruciati, per lesioni gravi dovute a comportamenti dettati dal panico. Ma non è solo la morte la triste conseguenza dell'usanza di sparare petardi, bombette o fuochi d'artificio. Molti animali subiscono traumi psichici oppure si feriscono cercando di mettersi al riparo o fuggendo. Basti pensare che i cani hanno un udito due volte più potente di quello umano, dunque è facile immaginare l'effetto che gli scoppi hanno su di loro.
Un atto di civiltà, dunque, per ricordarsi che basta un brindisi per festeggiare degnamente le prossime festività.
Questo quanto disposto per il secondo anno consecutivo dal primo cittadino Alesio Valente che ha allungato il periodo di validità dell'ordinanza rispetto allo scorso anno quando l'atto sindacale fu emesso solo per Capodanno.
L'ordinanza impone "il divieto d'uso dei fuochi pirotecnici non posti in libera vendita, senza la licenza" prevista dal Testo unico di pubblica sicurezza, a partire da oggi e sino alle 7 del prossimo 7 gennaio 2015.
La decisione di stoppare i fuochi pirotecnici, spiega il sindaco Valente, "è stata presa per tutelare la quiete pubblica, prevenendo il potenziale verificarsi di eventi anche tragici in danno delle persone, soprattutto anziani e minori, ma pure per garantire l'incolumità̀ psico-fisica degli animali". Motivo per il quale si prescrive una serie di divieti che riguardano non solo l'uso ma anche la vendita "di ogni tipo di fuochi d'artificio ascrivibile alla categoria IV e V, compresi gli ex fuochi di libera vendita ora obbligatoriamente classificati in una delle suddette categorie".
Saranno, dunque, interdetti l'uso e la vendita dei fuochi "che abbiano effetto scoppiante, crepitante o fischiante, tipo rauto o petardo ed esclusi i prodotti del tipo fontane, bengala, bottigliette a strappo lancia coriandoli, fontane per torte, petardini da ballo, bacchette scintillanti e simili, trottole, girandole e pallone luminoso". Ulteriori restrizioni sono fissate per i minorenni anche con riguardo all'utilizzo dei fuochi esclusi dai divieti elencati, mentre sono ovviamente esclusi dall'elenco dei divieti gli spettacoli professionali debitamente autorizzati.
I trasgressori saranno puniti con sanzioni amministrative ricomprese tra i 25 ed i 500 euro.
Un'ordinanza, che sempre più Comini hanno deciso di adottare come atto di civiltà e di rispetto non solo per i cittadini che non amano i festeggiamenti scoppiettanti ma anche per gli animali per cui i botti rappresentano un vero e proprio pericolo.
Il rumore degli scoppi dei botti di capodanno è un vero incubo per gli animali, sia domestici che selvatici. Secondo le ultime stime, i botti causano la morte di 5000 animali ogni anno, e di questi 1500 sono cani e gatti. Possono morire di paura, bruciati, per lesioni gravi dovute a comportamenti dettati dal panico. Ma non è solo la morte la triste conseguenza dell'usanza di sparare petardi, bombette o fuochi d'artificio. Molti animali subiscono traumi psichici oppure si feriscono cercando di mettersi al riparo o fuggendo. Basti pensare che i cani hanno un udito due volte più potente di quello umano, dunque è facile immaginare l'effetto che gli scoppi hanno su di loro.
Un atto di civiltà, dunque, per ricordarsi che basta un brindisi per festeggiare degnamente le prossime festività.