La città
Niente piscina per questa estate
Arenati i lavori del cantiere presso la chiesa SS. Pietro e Paolo. Sospesi i finanziamenti statali
Gravina - sabato 30 giugno 2012
11.00
A sopperire alle mancanze dell'amministrazione comunale l'iniziativa privata.
Queste erano le premesse del tentativo targato don Vito Cassese e un gruppo di suoi "fedelissimi". Purtroppo però, lo sforzo privato di fare le scarpe alle amministrazioni comunali succedutesi negli anni è fallito.
Doveva essere inaugurato proprio in questo mese l'oratorio "Michele Portagnuolo", lo stesso oratorio che avrebbe dato il nome ad un centro sportivo senza rivali né sul territorio gravinese né probabilmente in Puglia; una struttura adiacente alla chiesa SS. Pietro e Paolo, dotata di un centro fitness, tre vasche interne d'acqua, di cui una riabilitativa, due vasche all'aperto. Un sogno che sarebbe diventato realtà. Un sogno per la città che da tempo rivendica una piscina in loco.
E invece non è ancora tempo per bagnarsi in acque gravinesi. Una sola la motivazione del passo indietro: lo stop dal governo alla seconda tranche del finanziamento concesso. "Dopo la caduta del governo Berlusconi i finanziamenti hanno subito lo stop. E così la committenza della piscina gravinese ha voluto evitare che l'impresa proseguisse l'opera senza la garanzia della sovvenzione economica. I lavori si sono così arenati, ben oltre lo stadio iniziale", tanto ha spiegato l'architetto Martinelli, direttore dei lavori.
Si procederà attraverso una strada alternativa o si attenderà che a livello statale qualcosa si muova? Dalle parti di don Vito e company al momento non c'è voglia di sbilanciarsi. Sul fronte Palazzo di Città, invece, si procede in direzione parallela: le energie sono rivolte alla piscina comunale.
Nessuna traccia di collaborazione tra pubblico e privato, tra amministrazione e oratorio Michele Portagnuolo…forse la sinergia avrebbe accelerato i tempi di apertura di una delle due strutture.
Queste erano le premesse del tentativo targato don Vito Cassese e un gruppo di suoi "fedelissimi". Purtroppo però, lo sforzo privato di fare le scarpe alle amministrazioni comunali succedutesi negli anni è fallito.
Doveva essere inaugurato proprio in questo mese l'oratorio "Michele Portagnuolo", lo stesso oratorio che avrebbe dato il nome ad un centro sportivo senza rivali né sul territorio gravinese né probabilmente in Puglia; una struttura adiacente alla chiesa SS. Pietro e Paolo, dotata di un centro fitness, tre vasche interne d'acqua, di cui una riabilitativa, due vasche all'aperto. Un sogno che sarebbe diventato realtà. Un sogno per la città che da tempo rivendica una piscina in loco.
E invece non è ancora tempo per bagnarsi in acque gravinesi. Una sola la motivazione del passo indietro: lo stop dal governo alla seconda tranche del finanziamento concesso. "Dopo la caduta del governo Berlusconi i finanziamenti hanno subito lo stop. E così la committenza della piscina gravinese ha voluto evitare che l'impresa proseguisse l'opera senza la garanzia della sovvenzione economica. I lavori si sono così arenati, ben oltre lo stadio iniziale", tanto ha spiegato l'architetto Martinelli, direttore dei lavori.
Si procederà attraverso una strada alternativa o si attenderà che a livello statale qualcosa si muova? Dalle parti di don Vito e company al momento non c'è voglia di sbilanciarsi. Sul fronte Palazzo di Città, invece, si procede in direzione parallela: le energie sono rivolte alla piscina comunale.
Nessuna traccia di collaborazione tra pubblico e privato, tra amministrazione e oratorio Michele Portagnuolo…forse la sinergia avrebbe accelerato i tempi di apertura di una delle due strutture.