Territorio
Nucleare: area scelta è a ridosso del bosco di Gravina
Unanime il "no" della politica: commenti di Emiliano, Stea, Lega e Pd
Gravina - mercoledì 6 gennaio 2021
E' a ridosso del bosco Difesa Grande - sito di importanza comunitaria (Sic) e zona di protezione speciale (Zps) - l'area individuata a Gravina e inserita nella Cnapi (carta nazionale) tra i luoghi potenzialmente idonei per localizzare il deposito nazionale nucleare (nella mappa in verde chiaro). Ricade, quindi, in un territorio fortemente vincolato e di forte pregio ambientale, a ridosso pure del Parco nazionale dell'Alta Murgia.
Un coro unanime dal mondo della politica per dire no all'eventualità di collocare un deposito di scorie nucleari sulla Murgia. A partire dal governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ha voluto far sentire a Roma il suo dissenso sulla decisione. "Apprendiamo a 'cose fatte' e a distanza di anni, dell'inclusione di alcuni comuni pugliesi e lucani tra i siti in cui stoccare residui radioattivi"- ha detto Emiliano, ribandendo che "non si può imporre, ancora una volta, scelte che rimandano al passato più buio, quello dell'assenza della partecipazione, dell'umiliazione delle comunità, dell'oblio della storia e delle opportunità".
"La nostra contrarietà a questa opzione è ferma e netta. Il nostro modello di sviluppo è improntato sulla tutela dell'ambiente e della salute"- ha concluso il governatore pugliese, preannunciando la volontà del governo regionale di svolgere " tutti gli approfondimenti tecnici del caso, geologici e ambientali, per motivare anche sotto questo aspetto l'incompatibilità di questa scelta irragionevole che contrasteremo in ogni sede".
Sulla stessa lunghezza d'onda "I popolari con Emiliano" dell'assessore Gianni Stea, che definiscono "vergognosa" la Carta dei siti potenzialmente idonei alla costruzione del Deposito nucleare nazionale. "Una mappa che individua la maggior parte delle aree idonee allo stoccaggio nel Mezzogiorno del nostro Paese"- commenta Stea, che boccia senza se e senza ma la Cnapi. "A questa, che noi riteniamo una provocazione, diciamo no e siamo pronti, noi Popolari con Emiliano, ad alzare le barricate per respingere al mittente veleni che non ci appartengono"- conclude l'assessore regionale.
Anche la Lega per Salvini del territorio si dice contraria alla collocazione dei depositi di scorie nucleari sulla Murgia. "Giù le mani da Gravina e dalla Murgia" -affermano in un comunicato congiunto il consigliere della città metropolitana di Bari, Fabio Romito ed il responsabile cittadino della Lega, Lorenzo Carbone. "Contestiamo il metodo di una scelta comunicato di notte, come fuggiaschi, nel pieno di una crisi di Governo e alla confusione generata dai DPCM. Che sia una nuova strategia della tensione?"- sostengono provocatoriamente i due esponenti leghisti.
Anche il consigliere metropolitano Mimmo Cardascia ha voluto esprimere il suo dissenso, lanciando il suo commento dai social. "Gravina e Altamura sono città a vocazione ambientale e turistica: hanno bisogno di risorse, non di discariche nucleari"- ha scritto sulla sua pagina facebook il consigliere gravinese dei Dem. Insomma, tutti concordi sulla necessità di respingere al mittente la proposta del Governo Centrale, pronti a qualsiasi forma di resistenza, per far valere le ragioni del territorio e delle sue comunità.
Un coro unanime dal mondo della politica per dire no all'eventualità di collocare un deposito di scorie nucleari sulla Murgia. A partire dal governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ha voluto far sentire a Roma il suo dissenso sulla decisione. "Apprendiamo a 'cose fatte' e a distanza di anni, dell'inclusione di alcuni comuni pugliesi e lucani tra i siti in cui stoccare residui radioattivi"- ha detto Emiliano, ribandendo che "non si può imporre, ancora una volta, scelte che rimandano al passato più buio, quello dell'assenza della partecipazione, dell'umiliazione delle comunità, dell'oblio della storia e delle opportunità".
"La nostra contrarietà a questa opzione è ferma e netta. Il nostro modello di sviluppo è improntato sulla tutela dell'ambiente e della salute"- ha concluso il governatore pugliese, preannunciando la volontà del governo regionale di svolgere " tutti gli approfondimenti tecnici del caso, geologici e ambientali, per motivare anche sotto questo aspetto l'incompatibilità di questa scelta irragionevole che contrasteremo in ogni sede".
Sulla stessa lunghezza d'onda "I popolari con Emiliano" dell'assessore Gianni Stea, che definiscono "vergognosa" la Carta dei siti potenzialmente idonei alla costruzione del Deposito nucleare nazionale. "Una mappa che individua la maggior parte delle aree idonee allo stoccaggio nel Mezzogiorno del nostro Paese"- commenta Stea, che boccia senza se e senza ma la Cnapi. "A questa, che noi riteniamo una provocazione, diciamo no e siamo pronti, noi Popolari con Emiliano, ad alzare le barricate per respingere al mittente veleni che non ci appartengono"- conclude l'assessore regionale.
Anche la Lega per Salvini del territorio si dice contraria alla collocazione dei depositi di scorie nucleari sulla Murgia. "Giù le mani da Gravina e dalla Murgia" -affermano in un comunicato congiunto il consigliere della città metropolitana di Bari, Fabio Romito ed il responsabile cittadino della Lega, Lorenzo Carbone. "Contestiamo il metodo di una scelta comunicato di notte, come fuggiaschi, nel pieno di una crisi di Governo e alla confusione generata dai DPCM. Che sia una nuova strategia della tensione?"- sostengono provocatoriamente i due esponenti leghisti.
Anche il consigliere metropolitano Mimmo Cardascia ha voluto esprimere il suo dissenso, lanciando il suo commento dai social. "Gravina e Altamura sono città a vocazione ambientale e turistica: hanno bisogno di risorse, non di discariche nucleari"- ha scritto sulla sua pagina facebook il consigliere gravinese dei Dem. Insomma, tutti concordi sulla necessità di respingere al mittente la proposta del Governo Centrale, pronti a qualsiasi forma di resistenza, per far valere le ragioni del territorio e delle sue comunità.