Palazzo di città
Nuova chiamata del consiglio comunale
In aula arriva il bilancio di previsione
Gravina - sabato 14 aprile 2018
Dopo aver approvato tutti gli atti propedeutici al bilancio di previsione, il presidente del consiglio comunale chiama a raccolta i consiglieri per il prossimo 19 aprile alle ore 8, per la prima convocazione del consiglio comunale. La seconda chiamata è invece fissata al giorno seguente, 20 aprile.
Sul banco della discussione arrivano tutti gli atti appartenenti al bilancio di previsione per l'esercizio 2018 a partire dal piano delle alienazioni immobiliari e dal piano per le aree e fabbricati comunali da cedere ad abitazioni. A seguire l'approvazione del piano biennale 2018 – 19 per l'acquisto di beni e servizi oltre al piano per la razionalizzazione di beni e strumentazioni in dotazione alla macchina amministrativa. Infine l'approvazione del Documento unico di programmazione per le annualità 2018 – 19 – 20 e l'approvazione del bilancio di previsione 2018 – 2020.
Tutti provvedimenti che, salvo imprevisti dell'ultima ora, dovrebbero passare l'esame dell'aula senza particolari intoppi visto il periodo di calma piatta che si registra in questi giorni e soprattutto dopo il tentato "colpo di mano" del patto federativo.
Sul banco della discussione arrivano tutti gli atti appartenenti al bilancio di previsione per l'esercizio 2018 a partire dal piano delle alienazioni immobiliari e dal piano per le aree e fabbricati comunali da cedere ad abitazioni. A seguire l'approvazione del piano biennale 2018 – 19 per l'acquisto di beni e servizi oltre al piano per la razionalizzazione di beni e strumentazioni in dotazione alla macchina amministrativa. Infine l'approvazione del Documento unico di programmazione per le annualità 2018 – 19 – 20 e l'approvazione del bilancio di previsione 2018 – 2020.
Tutti provvedimenti che, salvo imprevisti dell'ultima ora, dovrebbero passare l'esame dell'aula senza particolari intoppi visto il periodo di calma piatta che si registra in questi giorni e soprattutto dopo il tentato "colpo di mano" del patto federativo.