La città
Nuova sede per il “Museo etnografico della civiltà contadina”
Trasloco nei locali del convento di Santa Sofia.
Gravina - martedì 20 gennaio 2015
9.08
Una nuova casa per il "Museo etnografico della civiltà contadina".
I circa 1300 reperti, custoditi nell' "ex orfanotrofio" di piazza Cavour, saranno catalogati e trasferiti presso il convento di Santa Sofia. I locali, di proprietà comunale, "necessiterebbero di qualche piccolo lavoro di bonifica, ma essendo più grandi consentirebbero una migliore esposizione degli oggetti" fanno sapere dal "Centro studi e Documentazione della Civiltà contadina", curatore del Museo. Ormai punto di riferimento per studenti e ricercatori grazie anche alla collaborazione con le Università di Bari e Matera, è parte della rete museale gravinese.
Saranno in esposizione permanente, giocattoli e utensili di uso quotidiano oltre che alle ricostruzioni di case e laboratori artigiani. Dalle antiche botteghe dei panettieri a quelle dei "mest d'asc d l'arta fein", il falegname che si occupava di creare mobili, porte, finestre e piccoli oggetti più elaborati e quelli detti "d l'arta gròss": "carratori" e bottai.
Per quanto riguarda invece la vecchia sede, sarà trasformata in un centro diurno per minori. Il progetto, costerà complessivamente 810 mila euro finanziati dalla Regione Puglia - con PO FESR Puglia 2007-2013 ASSE III - che preme inoltre, affinché i lavori vengano eseguiti quanto prima. Pena, la revoca del finanziamento così come dichiarato nella delibera.
I circa 1300 reperti, custoditi nell' "ex orfanotrofio" di piazza Cavour, saranno catalogati e trasferiti presso il convento di Santa Sofia. I locali, di proprietà comunale, "necessiterebbero di qualche piccolo lavoro di bonifica, ma essendo più grandi consentirebbero una migliore esposizione degli oggetti" fanno sapere dal "Centro studi e Documentazione della Civiltà contadina", curatore del Museo. Ormai punto di riferimento per studenti e ricercatori grazie anche alla collaborazione con le Università di Bari e Matera, è parte della rete museale gravinese.
Saranno in esposizione permanente, giocattoli e utensili di uso quotidiano oltre che alle ricostruzioni di case e laboratori artigiani. Dalle antiche botteghe dei panettieri a quelle dei "mest d'asc d l'arta fein", il falegname che si occupava di creare mobili, porte, finestre e piccoli oggetti più elaborati e quelli detti "d l'arta gròss": "carratori" e bottai.
Per quanto riguarda invece la vecchia sede, sarà trasformata in un centro diurno per minori. Il progetto, costerà complessivamente 810 mila euro finanziati dalla Regione Puglia - con PO FESR Puglia 2007-2013 ASSE III - che preme inoltre, affinché i lavori vengano eseguiti quanto prima. Pena, la revoca del finanziamento così come dichiarato nella delibera.