Politica
Nuovo coordinamento per il Psi gravinese
Pietro Nolasco eletto alla guida della segreteria. E intanto in città spuntano i montiani...
Gravina - domenica 18 novembre 2012
16.45
Alle amministrative di maggio, sceso in campo tra le fila della coalizione capeggiata dall'attuale sindaco Alesio Valente, aveva ottenuto quasi 650 consensi, il 2,45% dei voti e nessun eletto. All'epoca, conclusa da qualche mese l'esperienza a sostegno della giunta (di centrodestra) targata Divella, le redini del partito erano affidate ad un commissario. Adesso, però, si cambia. E si torna alla normalità.
Il Psi gravinese ha infatti chiuso la parentesi commissariale, procedendo nei giorni scorsi all'elezione del suo nuovo coordinamento, tutto al maschile, che sarà composto da Filippo Zagariello, Domenico Lagreca, Vito Terrone, Peppino Santarsiero, Nicola Stregapede, Pasquale Massari, Salvatore Iacovetti, Angelo Peragina, Matteo Lavolpe. Alla guida del parlamentino sezionale è stato eletto per acclamazione Pietro Nolasco (nella foto), architetto di 53 anni. A lui, adesso, il compito, di guidare la navicella del Psi verso nuovi orizzonti. Primo passo, l'allestimento e l'apertura della nuova sezione, prima attiva in piazza Buozzi, ora rinata nei locali siti in via Corrado (già via Borgo).
Intanto, sul palcoscenico della politica gravinese potrebbero presto affacciarsi nuove formazioni politiche. Complici le sempre più vicine elezioni Politiche, un gran fermento si registra tra gli schieramenti. E se nel centrosinistra si attende l'esito delle primarie, che vede Pierluigi Bersani, Matteo Renzi, Laura Puppato, Bruno Tabacci e Nichi Vendola contendersi la leadership della coalizione, al centro si lavora, e tanto, per mettere insieme i tanti spezzoni dell'area moderata e sostenere la linea della continuità, sognando un Monti bis. E proprio nel nome dell'attuale presidente del consiglio dei ministri anche in città si sarebbero moltiplicati i contatti per dar vita ad un nucleo di attivisti montiani. All'idea starebbero lavorando personaggi di peso della politica provinciale e locale, vicini ad ambienti ecclesiali cittadini, pronti a scendere in campo un minuto dopo l'eventuale intesa (a livello romano) tra casiniani, finiani, montezemoliani e centristi vari.
Ancora nulla di ufficiale, ma gli incontri sarebbero stati già più d'uno e non sarebbero sfuggiti alle cronache di Radiopolitica, che ne avrebbe rilanciato l'eco. Manca, adesso, solo l'ufficialità: quando Roma deciderà, Gravina si schiererà.
Il Psi gravinese ha infatti chiuso la parentesi commissariale, procedendo nei giorni scorsi all'elezione del suo nuovo coordinamento, tutto al maschile, che sarà composto da Filippo Zagariello, Domenico Lagreca, Vito Terrone, Peppino Santarsiero, Nicola Stregapede, Pasquale Massari, Salvatore Iacovetti, Angelo Peragina, Matteo Lavolpe. Alla guida del parlamentino sezionale è stato eletto per acclamazione Pietro Nolasco (nella foto), architetto di 53 anni. A lui, adesso, il compito, di guidare la navicella del Psi verso nuovi orizzonti. Primo passo, l'allestimento e l'apertura della nuova sezione, prima attiva in piazza Buozzi, ora rinata nei locali siti in via Corrado (già via Borgo).
Intanto, sul palcoscenico della politica gravinese potrebbero presto affacciarsi nuove formazioni politiche. Complici le sempre più vicine elezioni Politiche, un gran fermento si registra tra gli schieramenti. E se nel centrosinistra si attende l'esito delle primarie, che vede Pierluigi Bersani, Matteo Renzi, Laura Puppato, Bruno Tabacci e Nichi Vendola contendersi la leadership della coalizione, al centro si lavora, e tanto, per mettere insieme i tanti spezzoni dell'area moderata e sostenere la linea della continuità, sognando un Monti bis. E proprio nel nome dell'attuale presidente del consiglio dei ministri anche in città si sarebbero moltiplicati i contatti per dar vita ad un nucleo di attivisti montiani. All'idea starebbero lavorando personaggi di peso della politica provinciale e locale, vicini ad ambienti ecclesiali cittadini, pronti a scendere in campo un minuto dopo l'eventuale intesa (a livello romano) tra casiniani, finiani, montezemoliani e centristi vari.
Ancora nulla di ufficiale, ma gli incontri sarebbero stati già più d'uno e non sarebbero sfuggiti alle cronache di Radiopolitica, che ne avrebbe rilanciato l'eco. Manca, adesso, solo l'ufficialità: quando Roma deciderà, Gravina si schiererà.