La città
Nuovo piano del commercio, Comune presenta la proposta
Ma non convince gli operatori del settore pronti a dare battaglia
Gravina - martedì 26 ottobre 2021
19.00
Al Comune è stata presentata la bozza del piano del commercio. Nella sala consiliare a Palazzo di Città, alla presenza dei rappresentati di categoria e dei membri dalla commissione consiliare, l'assessore al ramo Anna Gramegna ha introdotto i lavori di presentazione del piano che è stato illustrato dalla Coop S&p, società incaricata di redigere il progetto.
Una presentazione ritenuta "sterile" dai presenti che hanno lamentato una scarsa considerazione e partecipazione in fase di allestimento del piano, non potendosi dolere di ciò, neppure con i rappresentanti del governo cittadino e con l'assessore delegato, che nel frattempo ha dovuto allontanarsi dai lavori. Secondo i presenti il progetto si presenta già monco, poiché dall'illustrazione fatta dai tecnici è stato stralciato il mercato di via Genova e non è stata tenuta in debito conto la situazione che riguarda la nascente struttura di media grandezza nei pressi dell'ex silos.
Una questione che riguarda sia la perdita per i negozi di vicinato presenti nella zona, che di posti parcheggio utili, soprattutto nelle giornate in cui presso l'area Fiera vicina al centro commerciale si svolge il mercato settimanale degli ambulanti e in vista delle manifestazioni fieristiche. Ma le questioni dibattute dai commercianti si spingono oltre sia nel merito, che nelle modalità. Essere stati chiamati solo a progetto redatto non è piaciuto ai commercianti gravinesi. "E' impensabile non confrontarsi prioritariamente con i rappresentanti di categoria. Apprendiamo che c'è un piano del commercio approvato e solo allora ci chiamano: è inaccettabile" - ha detto Oronzo Rifino della Fenailp. "Il confronto doveva avvenire prima di presentare la bozza- ha fatto notare Cristian Divella, dando ad intendere che questa azione ha avvantaggiato chi è partito già prima dell'approvazione del piano. "E poi l'idea sottoposta ai commercianti gravinesi -come è stato detto- è in una fase embrionale che difficilmente verrà approvato in questo mandato amministrativo".
A prendere le difese dell'amministrazione ci ha pensato il consigliere comunale del Pd Domenico Calderoni, che ha voluto rassicurare i presenti, ricordando loro che quella presentata è solo una bozza che viene proposta ai commercianti per discuterne insieme.
Parole che non hanno convinto i presenti. "Un disastro. - ha esordito Michele Capone- non c'è visione del commercio in questa città". Secondo il rappresentante della Asso.t.im. Confartigianato il Comune "ha presentato una bozza di piano del commercio incompleto e per molti versi sconcertante, frutto di un lavoro spezzettato, non organico e senza visione". L'analisi di Capone non lascia margini al piano, poiché –spiega- "insistono nella stessa zona almeno 5 modi di fare commercio, uno in sovrapposizione all'altro. Il primo quello esistente che è di vicinato destinati ad avere per primi un forte ridimensionamento, il secondo è quello del mercato settimanale, il terzo è quello del DUC approvato da qualche anno e in procinto di costituzione, il quarto quello di due ipermercati, il quinto quello della Fiera che non sarà più attrattiva per chi vorrà comprare uno stand espositivo in quanto subirebbe la concorrenza degli ipermercati. Insomma un disastro che toglie spazi, visibilità e parcheggi anche alla stessa fiera".
Dunque, una situazione di scontento generale condivisa dai consiglieri di minoranza della VI commissione comunale Ezio Simone e Michele Lorusso. "Un documento che non attualizza il commercio cittadino, anche perché esclude il mercato di Via Genova- ha affermato Lorusso, che ricorda come la commissione sull'area abbia avanzato ipotesi e proposte. E a chi fa notare che il documento strategico del commercio recepisce la normativa vigente in materia urbanistica, Lorusso ha ribattuto: "E' necessario capire ciò che si intende valorizzare e ciò che si vuole distruggere, al netto della regolarità delle realizzazioni". Dunque ai commercianti gravinesi proprio non è piaciuta questa proposta lanciata dall'amministrazione comunale e si sono detti pronti a far sentire la propria voce in tutte le sedi opportune.
Una presentazione ritenuta "sterile" dai presenti che hanno lamentato una scarsa considerazione e partecipazione in fase di allestimento del piano, non potendosi dolere di ciò, neppure con i rappresentanti del governo cittadino e con l'assessore delegato, che nel frattempo ha dovuto allontanarsi dai lavori. Secondo i presenti il progetto si presenta già monco, poiché dall'illustrazione fatta dai tecnici è stato stralciato il mercato di via Genova e non è stata tenuta in debito conto la situazione che riguarda la nascente struttura di media grandezza nei pressi dell'ex silos.
Una questione che riguarda sia la perdita per i negozi di vicinato presenti nella zona, che di posti parcheggio utili, soprattutto nelle giornate in cui presso l'area Fiera vicina al centro commerciale si svolge il mercato settimanale degli ambulanti e in vista delle manifestazioni fieristiche. Ma le questioni dibattute dai commercianti si spingono oltre sia nel merito, che nelle modalità. Essere stati chiamati solo a progetto redatto non è piaciuto ai commercianti gravinesi. "E' impensabile non confrontarsi prioritariamente con i rappresentanti di categoria. Apprendiamo che c'è un piano del commercio approvato e solo allora ci chiamano: è inaccettabile" - ha detto Oronzo Rifino della Fenailp. "Il confronto doveva avvenire prima di presentare la bozza- ha fatto notare Cristian Divella, dando ad intendere che questa azione ha avvantaggiato chi è partito già prima dell'approvazione del piano. "E poi l'idea sottoposta ai commercianti gravinesi -come è stato detto- è in una fase embrionale che difficilmente verrà approvato in questo mandato amministrativo".
A prendere le difese dell'amministrazione ci ha pensato il consigliere comunale del Pd Domenico Calderoni, che ha voluto rassicurare i presenti, ricordando loro che quella presentata è solo una bozza che viene proposta ai commercianti per discuterne insieme.
Parole che non hanno convinto i presenti. "Un disastro. - ha esordito Michele Capone- non c'è visione del commercio in questa città". Secondo il rappresentante della Asso.t.im. Confartigianato il Comune "ha presentato una bozza di piano del commercio incompleto e per molti versi sconcertante, frutto di un lavoro spezzettato, non organico e senza visione". L'analisi di Capone non lascia margini al piano, poiché –spiega- "insistono nella stessa zona almeno 5 modi di fare commercio, uno in sovrapposizione all'altro. Il primo quello esistente che è di vicinato destinati ad avere per primi un forte ridimensionamento, il secondo è quello del mercato settimanale, il terzo è quello del DUC approvato da qualche anno e in procinto di costituzione, il quarto quello di due ipermercati, il quinto quello della Fiera che non sarà più attrattiva per chi vorrà comprare uno stand espositivo in quanto subirebbe la concorrenza degli ipermercati. Insomma un disastro che toglie spazi, visibilità e parcheggi anche alla stessa fiera".
Dunque, una situazione di scontento generale condivisa dai consiglieri di minoranza della VI commissione comunale Ezio Simone e Michele Lorusso. "Un documento che non attualizza il commercio cittadino, anche perché esclude il mercato di Via Genova- ha affermato Lorusso, che ricorda come la commissione sull'area abbia avanzato ipotesi e proposte. E a chi fa notare che il documento strategico del commercio recepisce la normativa vigente in materia urbanistica, Lorusso ha ribattuto: "E' necessario capire ciò che si intende valorizzare e ciò che si vuole distruggere, al netto della regolarità delle realizzazioni". Dunque ai commercianti gravinesi proprio non è piaciuta questa proposta lanciata dall'amministrazione comunale e si sono detti pronti a far sentire la propria voce in tutte le sedi opportune.