Palazzo di città
A seguito del Consiglio comunale Flash, la Minoranza occupa il palazzo di città
Intervista di alcuni consiglieri comunali. Il Centrodestra scappa ancora una volta dal Consiglio comunale
Gravina - martedì 26 luglio 2011
11.32
Si è sciolta alle 19.30 di ieri la seduta in seconda convocazione del Consiglio comunale. Un Consiglio alquanto insolito per la modalità di svolgimento e per le inadempienze da parte del Presidente del Consiglio che si è beccato una mozione di sfiducia da parte dei consiglieri del P.D., di SEL, della Lista Vendola, del FLI e PRI.
Violazione del disposto degli art. 34 del regolamento e 38 del TUEL; non rispetto dell'ora di tolleranza; possibilità non concessa ai consiglieri di minoranza di esprimere le proprie ragioni durante il C. C., possibilità concessa al Sindaco ed agli assessori di sottrarsi al dovere di dare risposta alle interrogazioni proposte dai consiglieri di minoranza: queste le azioni svolte da Peragina nel venir meno al ruolo istituzionale di garante del buon andamento dei lavori consiliari.
La descrizione di quanto accaduto è stata inviata al prefetto di Bari al quale è stato chiesto di valutare la possibilità di disporre lo scioglimento del Consiglio in quanto inadempiente rispetto all'approvazione del bilancio preventivo e rispetto ad un normale percorso di gestione consiliare.
Per non essere associato alle continue violazioni di legge, di regolamento e comportamentali poste in essere dal Dott. Peragina, Presidente del Consiglio, il consigliere Ricciardelli ha rassegnato irrevocabilmente le dimissioni da Vice presidente del Consiglio.
Durante la seduta, inoltre, il consigliere Moretti ha invitato il centrodestra a sospendere la buffonata in atto ed a chiusura del consiglio, ha occupato con il resto della Minoranza, simbolicamente per alcune ore l'aula delle adunanze dove si era tenuto l'incontro.
"Chiediamo al Sindaco di dare risposta alle molteplici interrogazioni proposte dai consiglieri di minoranza o di andare a casa" – questa la richiesta della Minoranza.
Violazione del disposto degli art. 34 del regolamento e 38 del TUEL; non rispetto dell'ora di tolleranza; possibilità non concessa ai consiglieri di minoranza di esprimere le proprie ragioni durante il C. C., possibilità concessa al Sindaco ed agli assessori di sottrarsi al dovere di dare risposta alle interrogazioni proposte dai consiglieri di minoranza: queste le azioni svolte da Peragina nel venir meno al ruolo istituzionale di garante del buon andamento dei lavori consiliari.
La descrizione di quanto accaduto è stata inviata al prefetto di Bari al quale è stato chiesto di valutare la possibilità di disporre lo scioglimento del Consiglio in quanto inadempiente rispetto all'approvazione del bilancio preventivo e rispetto ad un normale percorso di gestione consiliare.
Per non essere associato alle continue violazioni di legge, di regolamento e comportamentali poste in essere dal Dott. Peragina, Presidente del Consiglio, il consigliere Ricciardelli ha rassegnato irrevocabilmente le dimissioni da Vice presidente del Consiglio.
Durante la seduta, inoltre, il consigliere Moretti ha invitato il centrodestra a sospendere la buffonata in atto ed a chiusura del consiglio, ha occupato con il resto della Minoranza, simbolicamente per alcune ore l'aula delle adunanze dove si era tenuto l'incontro.
"Chiediamo al Sindaco di dare risposta alle molteplici interrogazioni proposte dai consiglieri di minoranza o di andare a casa" – questa la richiesta della Minoranza.