Cronaca
Operazione antidroga della Polizia
Stupefacente in casa di insospettabili. Scattano le indagini
Gravina - martedì 3 marzo 2015
9.46
Continuano senza sosta i controlli antidroga degli agenti del commissariato di Polizia di Gravina.
Questa volta gli agenti hanno passato al setaccio, con l'ausilio delle unità cinofile di Bari, i locali della movida e dell'intrattenimento cittadino. Luoghi che possono facilmente diventare location ideali per il mercato dello spaccio.
Ipotesi che hanno subito trovato conferme nei fatti. Sono diverse le persone scoperte in possesso di piccole quantità di droga, destinate probabilmente al consumo personale, nei confronti delle quali è scattata la denuncia per illecito amministrativo.
Ma non è tutto.
Gli ulteriori controlli disposti in alcuni locali della periferia cittadina hanno portato alla luce altri fatti su cui gli agenti stavano già indagando, confermando ipotesi investigative già al vaglio del Commissariato. Secondo quanto si è appreso, nel corso dei controlli, uno dei cani a disposizione delle unità cinofile avrebbe avvertito la presenza di stupefacente nei pressi di un garage su cui mai prima d'ora si erano concentrati i sospetti degli agenti. Allarmati dal comportamento del cane, i poliziotti hanno perquisito il locale appartenente ad una insospettabile signora che nulla ha a che fare con il mondo della malavita.
Dopo approfondite ricerche, ecco la scoperta: debitamente occultati nel garage la signora conservava 200 grammi di stupefacente. La proprietaria del locale è stata denunciata per possesso di droga e tutto il materiale rinvenuto è stato posto sotto sequestro, ma è ora che inizia il lavoro del Commissariato.
L'ipotesi su cui si sta lavorando, infatti, è che i gestori del mercato illecito di droga si siano "affidati" a persone insospettabili per conservare le sostanze illecite e uscire illibati dai continui controlli a cui sono sottoposti dagli agenti del commissariato come del resto è accaduto in un paio di occasioni.
Agli agenti spetta ora il difficile compito di capire se i cittadini coinvolti nell'illecito mercato siano conniventi con la malavita locale o se siano persone costrette sotto minaccia a conservare droga in casa.
Dalle ulteriori indagini in corso e dalla collaborazione degli stessi cittadini arriveranno quanto prima le risposte cercate.
Questa volta gli agenti hanno passato al setaccio, con l'ausilio delle unità cinofile di Bari, i locali della movida e dell'intrattenimento cittadino. Luoghi che possono facilmente diventare location ideali per il mercato dello spaccio.
Ipotesi che hanno subito trovato conferme nei fatti. Sono diverse le persone scoperte in possesso di piccole quantità di droga, destinate probabilmente al consumo personale, nei confronti delle quali è scattata la denuncia per illecito amministrativo.
Ma non è tutto.
Gli ulteriori controlli disposti in alcuni locali della periferia cittadina hanno portato alla luce altri fatti su cui gli agenti stavano già indagando, confermando ipotesi investigative già al vaglio del Commissariato. Secondo quanto si è appreso, nel corso dei controlli, uno dei cani a disposizione delle unità cinofile avrebbe avvertito la presenza di stupefacente nei pressi di un garage su cui mai prima d'ora si erano concentrati i sospetti degli agenti. Allarmati dal comportamento del cane, i poliziotti hanno perquisito il locale appartenente ad una insospettabile signora che nulla ha a che fare con il mondo della malavita.
Dopo approfondite ricerche, ecco la scoperta: debitamente occultati nel garage la signora conservava 200 grammi di stupefacente. La proprietaria del locale è stata denunciata per possesso di droga e tutto il materiale rinvenuto è stato posto sotto sequestro, ma è ora che inizia il lavoro del Commissariato.
L'ipotesi su cui si sta lavorando, infatti, è che i gestori del mercato illecito di droga si siano "affidati" a persone insospettabili per conservare le sostanze illecite e uscire illibati dai continui controlli a cui sono sottoposti dagli agenti del commissariato come del resto è accaduto in un paio di occasioni.
Agli agenti spetta ora il difficile compito di capire se i cittadini coinvolti nell'illecito mercato siano conniventi con la malavita locale o se siano persone costrette sotto minaccia a conservare droga in casa.
Dalle ulteriori indagini in corso e dalla collaborazione degli stessi cittadini arriveranno quanto prima le risposte cercate.