Sequestro della Guardia di finanza
Sequestro della Guardia di finanza
Cronaca

Operazione antivirus, in provincia di Bari sequestrati prodotti per igiene

Prezzi gonfiati e false etichette per disinfettanti e mascherine

Fino alla tarda serata di ieri, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, i Finanzieri del I Gruppo Bari della Guardia di Finanza hanno eseguito oltre 30 perquisizioni presso le sedi di diverse imprese in provincia di Bari i cui titolari - cittadini di nazionalità sia italiana che cinese - sono gravemente indiziati di avere effettuato manovre speculative o, comunque, di avere tenuto condotte fraudolente e truffaldine nella commercializzazione delle mascherine protettive e dei presidi medico-chirurgici disinfettanti (gel e salviette per le mani) approfittando dell'attuale contesto emergenziale di natura sanitaria che sta interessando il nostro Paese a causa della sempre crescente diffusione del virus COVID-19 (c.d. "Coronavirus").

Le attività di perquisizione - svolte, con il coordinamento di questa Procura, da circa 130 militari della Guardia di Finanza in 22 Comuni (Acquaviva delle Fonti, Altamura, Andria, Bari, Bitonto, Capurso, Castellana Grotte, Conversano, Gioia del Colle, Gravina in Puglia, Grumo Appula, Locorotondo, Minervino Murge, Modugno, Mola di Bari, Monopoli, Noci, Palo del Colle, Polignano a Mare, Putignano, Ruvo di Puglia e Toritto) - hanno permesso di sequestrare oltre 30.000 prodotti (mascherine protettive, gel e salviette per le mani) per un valore commerciale di circa 220.000 euro.

In particolare, le perquisizioni sono state precedute da un attento screening, da parte dei Reparti del I Gruppo Bari, di talune imprese - principalmente operanti nei settori della produzione di cosmetici nonché del commercio all'ingrosso e al dettaglio, anche attraverso note piattaforme di e-commerce, di saponi, detersivi, profumi, erboristeria e ferramenta - che offrivano gel e salviette igienizzanti per le mani presentandoli, con scritte e simboli ingannevoli sulle confezioni nonché con messaggi pubblicitari, come prodotti con azione disinfettante e, comunque, a prezzi decisamente più alti rispetto a quelli praticati prima dello scoppio dell'emergenza sanitaria in Italia per il Covid-19.

Infatti, come chiarito nella nota del 20 febbraio 2019 del Ministero della Salute avente per oggetto "Etichettatura prodotti disinfettanti", tutti i prodotti che vantano in etichetta un'azione di disinfezione o che riportano l'indicazione del termine "sanitizzante/sanificante" (classificati come biocidi) sono posti in commercio solo dopo aver ottenuto una specifica autorizzazione alla commercializzazione da parte del Ministero della Salute o dell'Unione Europea. La presenza del numero di autorizzazione/registrazione rilasciato dal Ministero della Salute o dalla Commissione Europea assicura che tali prodotti sono stati sottoposti ad una preventiva valutazione che ne garantisce la sicurezza e l'efficacia nelle condizioni di uso indicate ed autorizzate.

Viceversa, i prodotti che riportano in etichetta diciture, segni, pittogrammi, marchi e immagini che di fatto riconducono a qualsiasi tipo di attività igienizzante e di rimozione di germi e batteri, senza l'indicazione della specifica autorizzazione di cui sopra, non sono da considerarsi come prodotti con proprietà disinfettanti/biocidi, bensì sono prodotti detergenti, e in quanto tali immessi in commercio come prodotti di libera vendita.

Inoltre, sempre le Fiamme Gialle baresi hanno riscontrato - anche su segnalazione di alcuni clienti - che alcune farmacie vendevano mascherine, con una percentuale esponenziale di rincaro rispetto al prezzo di acquisto (fino a + 6.000%). Nello specifico è emerso che gli esercenti, allo scopo di massimizzare il proprio guadagno, avevano acquistato maxi confezioni di mascherine per poi immetterle in consumo, dopo averle riconfezionate, in singole bustine trasparenti. Infine, i militari operanti hanno proceduto anche a verbalizzare, sotto il profilo amministrativo, taluni esercenti per la violazione delle disposizioni recate dal Codice del consumo per aver posto in vendita prodotti carenti di alcune informazioni necessarie per il loro corretto utilizzo da parte dei consumatori e, a fronte delle pratiche commerciali scorrette rilevate, interesseranno - per il tramite del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza di Roma - l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per le determinazioni in merito.

La presente attività costituisce una chiara testimonianza dell'attenzione rivolta da questa Procura e dal Comando Provinciale dalla Guardia di Finanza di Bari, in un momento di particolare emergenza sanitaria ed economica dell'intero Paese, nel contrasto di ogni forma insidiosa di illecito economico con fini speculativi, atteso che il commercio di prodotti attinenti alla salute o di primaria necessità - rivenduti a prezzi aumentati ingiustificati o attribuendo loro, con messaggi ingannevoli, capacità di disinfezione o sanificazione inesistenti - danneggia i consumatori e il corretto funzionamento del mercato.
  • Guardia di Finanza
  • Sanità
  • Sequestro
Altri contenuti a tema
Accordo su sanità tra Puglia e Basilicata Accordo su sanità tra Puglia e Basilicata Piemontese “accordo tra le due regioni carte vincenti per l’equilibrio del sistema sanitario”
Approvato progetto esecutivo nuova sede NPIA Approvato progetto esecutivo nuova sede NPIA Investimento da 679mila euro per riqualificare e ampliare l’ex mercato comunale di via Genova.
Rafforzata rete ospedaliera dei posti letto in Puglia Rafforzata rete ospedaliera dei posti letto in Puglia Questi gli obiettivi dell’aggiornamento del “Piano di riordino della rete ospedaliera” approvato dalla giunta regionale
Al via in Puglia un piano per eradicare l’Epatite C, Al via in Puglia un piano per eradicare l’Epatite C, 290mila test e 1.000 farmacie della Puglia impegnate per raggiungere gli obiettivi del Piano per l’eliminazione del virus HCV
Imprenditore altamurano chiede prestiti e finisce nel giro dell’usura, tre arresti Imprenditore altamurano chiede prestiti e finisce nel giro dell’usura, tre arresti Indagine della Guardia di Finanza tra Altamura e Gravina.
L’ANFI incontra il vescovo L’ANFI incontra il vescovo L’associazione dei finanziari di Gravina a colloquio con Mons. Russo
Una rete regionale per l’endometriosi Una rete regionale per l’endometriosi Via libera della giunta pugliese al Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA)
Il potenziamento del FSE migliorerà l’assistenza Sanitaria Il potenziamento del FSE migliorerà l’assistenza Sanitaria Entro il 30 giugno ci si può opporre all’inserimento dati nel fasciolo Sanitario elettronico
© 2001-2024 Edilife. Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo sito può essere riprodotta senza il permesso scritto dell'editore. Tecnologia: GoCity Urban Platform.
GravinaLife funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.