Cronaca
Ordina da bere e poi si rifiuta di pagare il conto, arrestato dai Carabinieri
In manette anche un giovane accusato di porto illegale di arma da fuoco
Gravina - mercoledì 22 ottobre 2014
8.48
Duplice operazione dei carabinieri di Gravina.
Il primo a finire in manette è stato un sorvegliato speciale di 26 anni accusato di porto abusivo di arma clandestina, ricettazione e violazione degli obblighi. L'uomo è stato identificato dai militari durante un servizio di controllo del territorio in via Ragni dove sostava insieme ad un altro giovane a bordo di un'autovettura sospetta.
Insospettiti, i militari hanno proceduto alla perquisizione del mezzo al termine della quale è stata trovata una pistola, esatta riproduzione di una semiautomatica, modificata artigianalmente per essere resa idonea allo sparo mediante l'inserimento di una canna calibro 7.65.
L'arma, pronta all'uso poiché munita di serbatoio con tre cartucce, è stata sequestrata per essere sottoposta a rilievi da parte di personale specializzato della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Bari mentre il 26enne, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, è stato associato presso la locale casa circondariale.
Serata movimentata, invece, per un carpentiere trentottenne di Gravina che ha seminato il panico in un bar cittadino. Secondo la ricostruzione fornita dai militari l'uomo, durante una serata conviviale con gli amici, avrebbe ordinato grandi quantità di alcolici per se e per i suoi commensali, e a fine serata si sarebbe rifiutato di pagare il conto aggredendo il titolare e distruggendo il locale. Identificato dai Carabinieri è finito in manette e ora dovrà difendersi dalle accuse di rapina, estorsione, lesioni personali, danneggiamento e ingiuria, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Bari su richiesta della locale Procura della Repubblica.
I fatti risalgono alla tarda serata dello scorso 11 settembre ma solo oggi l'Arma ha ritenuto di diffondere la notizia. A quanto pare l'uomo avrebbe preteso di consumare gratuitamente le bevande alcoliche e, dinanzi al rifiuto del gestore del locale, è andato su tutte le furie aggredendolo e minacciandolo verbalmente prima di passare alle mani e distruggere arredi e suppellettili del locale.
Non contento ha poi colpito al volto il titolare procurandogli lesioni all'orecchio dopo avergli versato addosso il contenuto di un bicchiere. Successivamente si è dileguato senza saldare il conto. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri che, grazie alle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza dell'esercizio commerciale hanno ricostruito la dinamica di quanto accaduto identificando e l'uomo. Sul suo conto hanno raccolto numerosi elementi di responsabilità che hanno consentito l'autorità giudiziaria a emettere il provvedimento restrittivo in carcere.
Il primo a finire in manette è stato un sorvegliato speciale di 26 anni accusato di porto abusivo di arma clandestina, ricettazione e violazione degli obblighi. L'uomo è stato identificato dai militari durante un servizio di controllo del territorio in via Ragni dove sostava insieme ad un altro giovane a bordo di un'autovettura sospetta.
Insospettiti, i militari hanno proceduto alla perquisizione del mezzo al termine della quale è stata trovata una pistola, esatta riproduzione di una semiautomatica, modificata artigianalmente per essere resa idonea allo sparo mediante l'inserimento di una canna calibro 7.65.
L'arma, pronta all'uso poiché munita di serbatoio con tre cartucce, è stata sequestrata per essere sottoposta a rilievi da parte di personale specializzato della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Bari mentre il 26enne, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, è stato associato presso la locale casa circondariale.
Serata movimentata, invece, per un carpentiere trentottenne di Gravina che ha seminato il panico in un bar cittadino. Secondo la ricostruzione fornita dai militari l'uomo, durante una serata conviviale con gli amici, avrebbe ordinato grandi quantità di alcolici per se e per i suoi commensali, e a fine serata si sarebbe rifiutato di pagare il conto aggredendo il titolare e distruggendo il locale. Identificato dai Carabinieri è finito in manette e ora dovrà difendersi dalle accuse di rapina, estorsione, lesioni personali, danneggiamento e ingiuria, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Bari su richiesta della locale Procura della Repubblica.
I fatti risalgono alla tarda serata dello scorso 11 settembre ma solo oggi l'Arma ha ritenuto di diffondere la notizia. A quanto pare l'uomo avrebbe preteso di consumare gratuitamente le bevande alcoliche e, dinanzi al rifiuto del gestore del locale, è andato su tutte le furie aggredendolo e minacciandolo verbalmente prima di passare alle mani e distruggere arredi e suppellettili del locale.
Non contento ha poi colpito al volto il titolare procurandogli lesioni all'orecchio dopo avergli versato addosso il contenuto di un bicchiere. Successivamente si è dileguato senza saldare il conto. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri che, grazie alle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza dell'esercizio commerciale hanno ricostruito la dinamica di quanto accaduto identificando e l'uomo. Sul suo conto hanno raccolto numerosi elementi di responsabilità che hanno consentito l'autorità giudiziaria a emettere il provvedimento restrittivo in carcere.