La città
Ordinanza anti alcol: Palazzo di città chiama le forze dell'ordine
Lagreca: "Il loro apporto fondamentale". E sul provvedimento: "Se necessario, pronti a dettagliarlo".
Gravina - sabato 10 agosto 2013
08.55
"Se non iniziamo a inviare segnali forti alla città, e soprattutto ai più giovani, non riusciremo mai ad educare i cittadini".
Il bilancio a sei mesi dall'entrata in vigore dell'ordinanza anti-alcol è impietoso: nessuna segnalazione, nessun verbale e quindi nessuna multa. Un risultato che preoccupa l'assessore Nicola Lagreca, responsabile delle politiche per il commercio. "Apprendo dalla stampa che questo stato di cose sarebbe imputabile a difficoltà applicative. Sinceramente, non abbiamo mai ricevuto comunicazioni in tal senso, ma se pure l'ordinanza fosse da dettagliare, non sarebbe un problema. Per questo avvieremo contatti e verifiche per capire se qualcosa possa e debba essere limato". Ma intanto, l'ordinanza comunque c'è. E va rispettata. Sottolinea l'assessore: "Ho chiesto già nei giorni scorsi alla Polizia Municipale ed alle forze dell'ordine di intensificare i controlli. Preoccupa, in particolare, la diffusione dell'alcol tra i giovani. Per rendersene conto credo basterebbe aumentare i controlli nella zona industriale, dove sistematicamente gruppi di giovani si divertono a consumare bottiglie di alcolici. Oppure nelle strade buie e piccole del centro storico, dove il ritornello è sempre lo stesso. Lo scopo non è di reprimere e di vietare l'uso di alcolici o addirittura, come qualcuno ha insinuato, di limitare il lavoro dei locali pubblici. Il fine è tutelare la salute dei ragazzi e lo stato del patrimonio".
Non di rado, infatti, i party on the road si sono trasformati in vere e proprie assalti barbarici ai monumenti cittadini con scritte sui muri, bottiglie rotte nei pressi delle chiese o vicino i capannoni della zona industriale. "Attimi di follia" che solo l'intervento di Carabinieri e Polizia riescono a sedare, "come è accaduto pochi giorni fa quando un gruppo di ragazzi dopo aver consumato intere bottiglie di alcolici hanno iniziato a lanciarle contro i capannoni artigianali, rompendo finestre e cancelli e arrivando quali alle mani con gli imprenditori intervenuti sul posto per fermare questo scempio", racconta l'assessore.
"Per questo - conclude Lagreca - solleciteremo l'intervento della Polizia Municipale e della Polizia di Stato, oltre che dei Carabinieri, perché nessuno meglio di loro sa come intervenire. So che le forze dell'ordine sono impegnate su mille fronti e sono tutte sotto organico, ma la loro collaborazione a tal proposito è fondamentale".
Gli amanti della bottiglia da asporto sono avvisati.
Il bilancio a sei mesi dall'entrata in vigore dell'ordinanza anti-alcol è impietoso: nessuna segnalazione, nessun verbale e quindi nessuna multa. Un risultato che preoccupa l'assessore Nicola Lagreca, responsabile delle politiche per il commercio. "Apprendo dalla stampa che questo stato di cose sarebbe imputabile a difficoltà applicative. Sinceramente, non abbiamo mai ricevuto comunicazioni in tal senso, ma se pure l'ordinanza fosse da dettagliare, non sarebbe un problema. Per questo avvieremo contatti e verifiche per capire se qualcosa possa e debba essere limato". Ma intanto, l'ordinanza comunque c'è. E va rispettata. Sottolinea l'assessore: "Ho chiesto già nei giorni scorsi alla Polizia Municipale ed alle forze dell'ordine di intensificare i controlli. Preoccupa, in particolare, la diffusione dell'alcol tra i giovani. Per rendersene conto credo basterebbe aumentare i controlli nella zona industriale, dove sistematicamente gruppi di giovani si divertono a consumare bottiglie di alcolici. Oppure nelle strade buie e piccole del centro storico, dove il ritornello è sempre lo stesso. Lo scopo non è di reprimere e di vietare l'uso di alcolici o addirittura, come qualcuno ha insinuato, di limitare il lavoro dei locali pubblici. Il fine è tutelare la salute dei ragazzi e lo stato del patrimonio".
Non di rado, infatti, i party on the road si sono trasformati in vere e proprie assalti barbarici ai monumenti cittadini con scritte sui muri, bottiglie rotte nei pressi delle chiese o vicino i capannoni della zona industriale. "Attimi di follia" che solo l'intervento di Carabinieri e Polizia riescono a sedare, "come è accaduto pochi giorni fa quando un gruppo di ragazzi dopo aver consumato intere bottiglie di alcolici hanno iniziato a lanciarle contro i capannoni artigianali, rompendo finestre e cancelli e arrivando quali alle mani con gli imprenditori intervenuti sul posto per fermare questo scempio", racconta l'assessore.
"Per questo - conclude Lagreca - solleciteremo l'intervento della Polizia Municipale e della Polizia di Stato, oltre che dei Carabinieri, perché nessuno meglio di loro sa come intervenire. So che le forze dell'ordine sono impegnate su mille fronti e sono tutte sotto organico, ma la loro collaborazione a tal proposito è fondamentale".
Gli amanti della bottiglia da asporto sono avvisati.