Territorio
Ospedale della Murgia, Pentassuglia: "Posti letto fino a 234 unità"
Zullo: "Casi di cronaca non danneggino professionalità"
Gravina - mercoledì 15 ottobre 2014
9.03
"Mi sono sentito molto male nel guardare certi servizi televisivi sull'Ospedale della Murgia, contrapposto a quelli del Nord. Ma posso assicurare che garantiremo reparti di qualità".
L'assessore regionale alla sanità Donato Pentassuglia arriva in ritardo al convegno all'ex Monastero del Soccorso di Altamura sul futuro dell'Ospedale della Murgia organizzato, ma parla un linguaggio che ha poco del politichese, in sintonia con una platea di medici, giovani e non, ma anche comuni cittadini, desiderosi di risposte dopo i tragici casi che hanno funestato l'apertura del nuovo nosocomio murgiano.
Presente all'incontro anche il capogruppo di Forza Italia Ignazio Zullo, per un confronto, quello con l'esponente dell'opposizione in consiglio regionale, che diventa un dialogo costruttivo sia pure nella diversità dei ruoli: "La riorganizzazione della sanità pugliese da Fitto a Vendola – dichiara Zullo facendo la cronistoria degli ultimi dieci anni di politiche regionali - ha portato a una serie di eventi, come lo sforamento del patto di stabilità, il piano di rientro ed il relativo blocco del turn over, che ha portato a una rigidità del tetto di spesa. Si è badato ai costi e non all'assistenza. I comuni della Murgia hanno avuto lungimiranza nell'accorpare gli ospedali in uno solo, i casi di cronaca non possono dare un'idea sbagliata delle professionalità presenti".
Un piano, quello di Pentassuglia, che vuole essere il più condiviso possibile con le realtà locali: "La mia bozza – afferma - parte dai territori per poi arrivare agli ospedali, secondo i vari livelli. I posti letto all'Ospedale della Murgia aumenteranno fino a 234 unità, ma non sono il punto fondamentale, il vero problema sono le professionalità. Il blocco del personale è stato pesantissimo ed ha creato danni irreparabili, ma abbiamo sbloccato i concorsi e le assunzioni per un totale di 2563 assunzioni. Entro il 15 novembre nomineremo i nuovi direttori".
L'assessore però punta il dito contro le inefficienze del sistema: "L'accesso al pronto soccorso è inappropriato per almeno il 30% dei casi. Le liste d'attesa, lo dico senza ipocrisie, spesso sono un bluff: non ci deve finire di tutto. Le Asl devono spendere i soldi a loro disposizione". Un cenno anche ai giovani professionisti che faticano a trovare sbocchi nella sanità locale: "Troppi giovani sono scappati a lavorare al Nord. Il ricambio generazionale si sta avviando, sono arrivati un urologo e un oculista, altri settori come la psicologia andrebbero valorizzati di più".
"Sono assessore da pochi mesi – conclude Pentassuglia - e non ho la bacchetta magica, ma mi impegnerò per una sanità di qualità che metta al centro la persona".
L'assessore regionale alla sanità Donato Pentassuglia arriva in ritardo al convegno all'ex Monastero del Soccorso di Altamura sul futuro dell'Ospedale della Murgia organizzato, ma parla un linguaggio che ha poco del politichese, in sintonia con una platea di medici, giovani e non, ma anche comuni cittadini, desiderosi di risposte dopo i tragici casi che hanno funestato l'apertura del nuovo nosocomio murgiano.
Presente all'incontro anche il capogruppo di Forza Italia Ignazio Zullo, per un confronto, quello con l'esponente dell'opposizione in consiglio regionale, che diventa un dialogo costruttivo sia pure nella diversità dei ruoli: "La riorganizzazione della sanità pugliese da Fitto a Vendola – dichiara Zullo facendo la cronistoria degli ultimi dieci anni di politiche regionali - ha portato a una serie di eventi, come lo sforamento del patto di stabilità, il piano di rientro ed il relativo blocco del turn over, che ha portato a una rigidità del tetto di spesa. Si è badato ai costi e non all'assistenza. I comuni della Murgia hanno avuto lungimiranza nell'accorpare gli ospedali in uno solo, i casi di cronaca non possono dare un'idea sbagliata delle professionalità presenti".
Un piano, quello di Pentassuglia, che vuole essere il più condiviso possibile con le realtà locali: "La mia bozza – afferma - parte dai territori per poi arrivare agli ospedali, secondo i vari livelli. I posti letto all'Ospedale della Murgia aumenteranno fino a 234 unità, ma non sono il punto fondamentale, il vero problema sono le professionalità. Il blocco del personale è stato pesantissimo ed ha creato danni irreparabili, ma abbiamo sbloccato i concorsi e le assunzioni per un totale di 2563 assunzioni. Entro il 15 novembre nomineremo i nuovi direttori".
L'assessore però punta il dito contro le inefficienze del sistema: "L'accesso al pronto soccorso è inappropriato per almeno il 30% dei casi. Le liste d'attesa, lo dico senza ipocrisie, spesso sono un bluff: non ci deve finire di tutto. Le Asl devono spendere i soldi a loro disposizione". Un cenno anche ai giovani professionisti che faticano a trovare sbocchi nella sanità locale: "Troppi giovani sono scappati a lavorare al Nord. Il ricambio generazionale si sta avviando, sono arrivati un urologo e un oculista, altri settori come la psicologia andrebbero valorizzati di più".
"Sono assessore da pochi mesi – conclude Pentassuglia - e non ho la bacchetta magica, ma mi impegnerò per una sanità di qualità che metta al centro la persona".