ospedale 1 1
ospedale 1 1
Salute

Ospedale di Gravina: regna ancora l'incertezza

Dal 15 giugno servizi a rischio?. I medici incontrano il sindaco, che promette di intervenire sull'Asl

"Di ufficiale non c'è ancora nulla".

Restano in attesa di notizie i quattro dottori del reparto di medicina di Gravina. Perché nessun atto ufficiale è stato ancora diffuso: mancano all'appello tanto l'ordine di servizio per il trasferimento di una unita presso l'ospedale Umberto I di Altamura, quanto la revoca dello stesso.

Tutto il resto corre nel solco delle notizie ufficiose. E' di pochi giorni fa, infatti, una comunicazione, inviata dal capo dipartimento di medicina della Asl Bari 4, Sergio Mongelli, ai medici dell'unità di medicina del nosocomio gravinese, con cui si preannuncia loro che dal 15 giugno dovranno aiutare i colleghi impiegati presso l'ospedale altamurano. "Una richiesta assurda", sbottano i quattro medici gravinesi che già da un anno, oltre ad effettuare i turni in reparto, si occupano anche del pronto soccorso e degli ambulatori ancora attivi presso il presidio cittadino. E che ora intravedono dietro questa richiesta di aiuto dall'ospedale altamurano, il preludio per l'imminente chiusura del presidio gravinese.

Intanto, nella serata di mercoledì i quattro dottori in servizio presso l'ospedale di Santa Maria del Piede sono stati ricevuti dal sindaco Alesio Valente per chiedere l'intervento dell'amministrazione comunale per l'ennesima volta, perché "in fondo è merito del sindaco se l'ospedale non è stato chiuso già lo scorso anno", specificano i medici. Valente dal canto suo avrebbe assicurato che nei prossimi giorni interverrà personalmente con i vertici Asl convinto, come tutti, "che una città di 45.000 abitanti non può permettersi di restare senza un presidio ospedaliero efficiente".
© 2001-2024 Edilife. Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo sito può essere riprodotta senza il permesso scritto dell'editore. Tecnologia: GoCity Urban Platform.
GravinaLife funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.