Associazioni
Palestra via Dante, niente Baskin, mancano i bagni per i disabili
Il Ca.ba scrive al sindaco. La mancanza di servizi igienici per disabili ha impedito alla Fortitudo l’iscrizione al campionato
Gravina - giovedì 3 ottobre 2019
7.45
Il Ca.ba reclama i servizi igienici per i diversamente abili presso la palestra di Via Dante, o quanto meno un campo regolamentare sul territorio cittadino, dotato di bagni per i diversamente abili, dove poter svolgere il campionato di baskin.
Il comitato per l'abbattimento delle barriere architettoniche di Gravina non l'ha mandata giù e appena saputo dell'impossibilità della società sportiva Fortitudo a poter svolgere il campionato di Baskin (sport simile alla pallacanestro, nel quale giocano insieme diversamente abili e normodotati) presso l'unica palestra idonea, quella di Via Dante, per mancanza degli appositi bagni destinati ai diversamente abili, non ci ha pensato due volte: il presidente Ca.ba di Gravina Urbano Lazzari ha preso carta e penna e ha scritto al primo cittadino Alesio Valente, chiedendo un incontro di urgenza per chiarimenti in merito.
Lazzari, infatti, ha sottolineato la necessità di trovare una soluzione al problema che ha visto costretta la società sportiva a rinunciare ad iscrivere la propria squadra al campionato di Baskin, soprattutto per l'alto valore sociale che questa attività comporta, unica a garantire un così alto livello di inclusività.
Adesso bisognerà capire le intenzioni dell'amministrazione comunale a riguardo, per evitare l'ennesima beffa nei confronti di chi reclama il proprio diritto ad essere cittadini di serie A al motto: "anche noi… liberi di muoverci".
Il comitato per l'abbattimento delle barriere architettoniche di Gravina non l'ha mandata giù e appena saputo dell'impossibilità della società sportiva Fortitudo a poter svolgere il campionato di Baskin (sport simile alla pallacanestro, nel quale giocano insieme diversamente abili e normodotati) presso l'unica palestra idonea, quella di Via Dante, per mancanza degli appositi bagni destinati ai diversamente abili, non ci ha pensato due volte: il presidente Ca.ba di Gravina Urbano Lazzari ha preso carta e penna e ha scritto al primo cittadino Alesio Valente, chiedendo un incontro di urgenza per chiarimenti in merito.
Lazzari, infatti, ha sottolineato la necessità di trovare una soluzione al problema che ha visto costretta la società sportiva a rinunciare ad iscrivere la propria squadra al campionato di Baskin, soprattutto per l'alto valore sociale che questa attività comporta, unica a garantire un così alto livello di inclusività.
Adesso bisognerà capire le intenzioni dell'amministrazione comunale a riguardo, per evitare l'ennesima beffa nei confronti di chi reclama il proprio diritto ad essere cittadini di serie A al motto: "anche noi… liberi di muoverci".