Territorio
Parco Alta Murgia: nominato commissario l'ex presidente Pugliese
Il consigliere regionale Ventricelli commenta. Legambiente: "Il Parco dell'Alta Murgia ha perso un'importante occasione per guardare avanti"
Gravina - martedì 16 novembre 2010
12.57
Era partito qualche tempo fa il toto-nome. E pare che tutto ci si aspettasse ma non la nomina del presidente uscente Girolamo Pugliese a commissario del Parco dell' Alta Murgia.
"Il Parco dell'Alta Murgia ha perso una buona occasione per guardare avanti" hanno dichiarano Antonio Nicoletti, Responsabile Aree Protette di Legambiente e Francesco Tarantini, Presidente di Legambiente Puglia. "Nominare commissario il presidente uscente significa rimanere in una situazione di stallo e non contribuire allo sviluppo dell'Area Protetta. La qualità del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, coacervo di biodiversità e tipicità, non è stata ben valorizzata finora e la speranza di Legambiente è che nelle prossime settimane si trovi una soluzione positiva per il bene del Parco, dei suoi fruitori e della regione Puglia".
A tornare alla memoria anche i fatti dell'estate scorsa, con l'uccisione del prete veneto Don Francesco Cassol da parte di un bracconiere, che secondo Legambiente confermano "che il Parco è privo di controlli. Pertanto, sono diversi i punti critici che Legambiente chiede di affrontare per un settore, quello delle aree protette, che rappresenta la risposta per risolvere i problemi di una regione attraverso il binomio qualità e innovazione".
Il consigliere regionale Ventricelli così ha commentato la notizia del commissariamento del Parco dell'Alta Murgia e della nomina del presidente Girolamo Pugliese: si "conferma ancora una volta la logica di penalizzazione adottata dal Ministro dell'ambiente Prestigiacomo nei confronti dell' ente e del territorio della nostra Regione. Il Parco dell'Alta Murgia non è mai stato gestito in maniera opportuna ed adeguata ad esprimere al meglio le sue potenzialità. Il parco rappresenta un impulso importante per il territorio dal punto di vista sociale ed economico oltre ad essere uno strumento determinante per una politica di sviluppo sostenibile . Si è scelta invece, la soluzione peggiore confermando l'incarico a chi fino ad ora ha scelto deliberatamente di non operare per la valorizzazione del parco e del territorio limitrofo, adottando invece una logica eccessivamente burocratica che ha paralizzato le energie e l'impegno di tutti quelli che per decenni hanno lavorato e contribuito alla nascita e allo sviluppo di questo ente.
Mi auguro che il Ministro Prestigiacomo voglia e possa rivedere questa scelta impostaci, cercando, in accordo con il presidente Vendola una soluzione per individuare un gruppo dirigente condiviso e responsabile che sappia rispondere alle esigenze e alle ambizioni del territorio Murgiano".
"Il Parco dell'Alta Murgia ha perso una buona occasione per guardare avanti" hanno dichiarano Antonio Nicoletti, Responsabile Aree Protette di Legambiente e Francesco Tarantini, Presidente di Legambiente Puglia. "Nominare commissario il presidente uscente significa rimanere in una situazione di stallo e non contribuire allo sviluppo dell'Area Protetta. La qualità del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, coacervo di biodiversità e tipicità, non è stata ben valorizzata finora e la speranza di Legambiente è che nelle prossime settimane si trovi una soluzione positiva per il bene del Parco, dei suoi fruitori e della regione Puglia".
A tornare alla memoria anche i fatti dell'estate scorsa, con l'uccisione del prete veneto Don Francesco Cassol da parte di un bracconiere, che secondo Legambiente confermano "che il Parco è privo di controlli. Pertanto, sono diversi i punti critici che Legambiente chiede di affrontare per un settore, quello delle aree protette, che rappresenta la risposta per risolvere i problemi di una regione attraverso il binomio qualità e innovazione".
Il consigliere regionale Ventricelli così ha commentato la notizia del commissariamento del Parco dell'Alta Murgia e della nomina del presidente Girolamo Pugliese: si "conferma ancora una volta la logica di penalizzazione adottata dal Ministro dell'ambiente Prestigiacomo nei confronti dell' ente e del territorio della nostra Regione. Il Parco dell'Alta Murgia non è mai stato gestito in maniera opportuna ed adeguata ad esprimere al meglio le sue potenzialità. Il parco rappresenta un impulso importante per il territorio dal punto di vista sociale ed economico oltre ad essere uno strumento determinante per una politica di sviluppo sostenibile . Si è scelta invece, la soluzione peggiore confermando l'incarico a chi fino ad ora ha scelto deliberatamente di non operare per la valorizzazione del parco e del territorio limitrofo, adottando invece una logica eccessivamente burocratica che ha paralizzato le energie e l'impegno di tutti quelli che per decenni hanno lavorato e contribuito alla nascita e allo sviluppo di questo ente.
Mi auguro che il Ministro Prestigiacomo voglia e possa rivedere questa scelta impostaci, cercando, in accordo con il presidente Vendola una soluzione per individuare un gruppo dirigente condiviso e responsabile che sappia rispondere alle esigenze e alle ambizioni del territorio Murgiano".