Territorio
Parco dell'Alta Murgia diviso tra sport, turismo e salvaguardia
Confronto in Regione per trovare l'accordo
Gravina - martedì 24 ottobre 2017
11.35
"Aprire un tavolo di confronto con tutti i soggetti interessati e avviare un percorso che porti alla firma di un protocollo d'intesa con Coni e società sportive. Per un Parco che non sia solo natura e paesaggio, ma anche sport, escursionismo e attività ricreative. Sempre e solo nel rispetto delle regole e a tutela delle aree vincolate".
Questo il commento dell'assessore all'Urbanistica e alla Pianificazione Territoriale, Alfonso Pisicchio, a margine dell'audizione in V Commissione regionale sul Parco Nazionale dell'Alta Murgia e sulla possibilità di aggiornare il Regolamento del Parco.
"Un incontro molto utile – ha spiegato l'assessore – e che ci ha permesso di chiarire le restrizioni, ancora vigenti, su diverse attività sportive, escursionistiche e ricreative nel territorio del Parco Nazionale dell'Alta Murgia. Queste attività noi le vogliamo consentire ma seguendo i binari della tutela e del rispetto del paesaggio".
Il confronto tra Regione, parco e attività sportive si è reso necessario al fine di trovare un punto di equilibrio per la fruizione dell'area protetta dopo le restrizioni imposte lo scorso anno dallo stesso Parco e che prevedono che nelle zone A "sono vietate tutte le manifestazioni sportive e ludico-ricreative", nonché tutte le "attività sportive, folcloristiche, propagandistiche, culturali, promozionali e simili". È solo consentito praticare le attività di escursionismo, mountain bike e a cavallo "fino ad un numero di partecipanti di 25, se a piedi, 15, se in bicicletta, 10, se a cavallo, distanziati di almeno mezz'ora, previa comunicazione all'Ente e al Coordinamento Territoriale per l'Ambiente del Corpo Forestale, e fino ad un massimo di quattro gruppi al giorno per le attività in bici ed a cavallo". Nelle altre zone, le manifestazioni sportive in mountain bike sono possibili solo con "un numero di partecipanti non superiore a 100 unità" in zona B e non superiore "alle 300 unità in zona C e D"; si sancisce inoltre l'obbligo di conseguire preventivamente l'autorizzazione dell'Ente Parco qualora le manifestazioni o gare abbiano un numero di partecipanti superiore a 25, se a piedi, a 15, se in bicicletta, a 10, se a cavallo.
"Limitazioni alla fruizione del territorio del Parco che appaiono irragionevoli e paradossali, se solo si considera che circa un terzo della sua superficie è occupato da ben 6 strutture militari (5 poligoni e un deposito) e quindi interessato da esercitazioni a fuoco e dal passaggio di automezzi pesanti. Tali misure – ha commentato il consigliere regionale Enzo Colonna che ha promosso l'incontro - potrebbero dissuadere gruppi organizzati di turisti ed escursionisti dal frequentare il territorio del Parco, con effetti negativi sul turismo e sull'economia della zona".
L'Ente Parco, rappresentato in commissione dal Direttore, Fabio Modesti, si è detto disponibile a rivedere il Regolamento attraverso un percorso condiviso con le realtà del territorio e finalizzato ad approvare la regolamentazione delle attività sportive ed escursionistiche che meglio riesca contemperare le esigenze di tutela e di fruizione dell'area protetta.
Questo il commento dell'assessore all'Urbanistica e alla Pianificazione Territoriale, Alfonso Pisicchio, a margine dell'audizione in V Commissione regionale sul Parco Nazionale dell'Alta Murgia e sulla possibilità di aggiornare il Regolamento del Parco.
"Un incontro molto utile – ha spiegato l'assessore – e che ci ha permesso di chiarire le restrizioni, ancora vigenti, su diverse attività sportive, escursionistiche e ricreative nel territorio del Parco Nazionale dell'Alta Murgia. Queste attività noi le vogliamo consentire ma seguendo i binari della tutela e del rispetto del paesaggio".
Il confronto tra Regione, parco e attività sportive si è reso necessario al fine di trovare un punto di equilibrio per la fruizione dell'area protetta dopo le restrizioni imposte lo scorso anno dallo stesso Parco e che prevedono che nelle zone A "sono vietate tutte le manifestazioni sportive e ludico-ricreative", nonché tutte le "attività sportive, folcloristiche, propagandistiche, culturali, promozionali e simili". È solo consentito praticare le attività di escursionismo, mountain bike e a cavallo "fino ad un numero di partecipanti di 25, se a piedi, 15, se in bicicletta, 10, se a cavallo, distanziati di almeno mezz'ora, previa comunicazione all'Ente e al Coordinamento Territoriale per l'Ambiente del Corpo Forestale, e fino ad un massimo di quattro gruppi al giorno per le attività in bici ed a cavallo". Nelle altre zone, le manifestazioni sportive in mountain bike sono possibili solo con "un numero di partecipanti non superiore a 100 unità" in zona B e non superiore "alle 300 unità in zona C e D"; si sancisce inoltre l'obbligo di conseguire preventivamente l'autorizzazione dell'Ente Parco qualora le manifestazioni o gare abbiano un numero di partecipanti superiore a 25, se a piedi, a 15, se in bicicletta, a 10, se a cavallo.
"Limitazioni alla fruizione del territorio del Parco che appaiono irragionevoli e paradossali, se solo si considera che circa un terzo della sua superficie è occupato da ben 6 strutture militari (5 poligoni e un deposito) e quindi interessato da esercitazioni a fuoco e dal passaggio di automezzi pesanti. Tali misure – ha commentato il consigliere regionale Enzo Colonna che ha promosso l'incontro - potrebbero dissuadere gruppi organizzati di turisti ed escursionisti dal frequentare il territorio del Parco, con effetti negativi sul turismo e sull'economia della zona".
L'Ente Parco, rappresentato in commissione dal Direttore, Fabio Modesti, si è detto disponibile a rivedere il Regolamento attraverso un percorso condiviso con le realtà del territorio e finalizzato ad approvare la regolamentazione delle attività sportive ed escursionistiche che meglio riesca contemperare le esigenze di tutela e di fruizione dell'area protetta.