Eventi
Parteciparsi, un progetto del centro di salute mentale
Appuntamento venerdì al Teatro Vida
Gravina - giovedì 26 maggio 2016
12.08 Comunicato Stampa
Nell'ambito delle strategie di riabilitazione territoriale promosse dal Dipartimento di Salute Mentale della A.S.L BA diretto dal Dr. Domenico Semisa e condivise con i vertici aziendali nelle persone del Direttore Generale dr. Vito Montanaro e del Direttore Sanitario Dr. Silvana Fornelli, giunge quest'anno alla settima edizione, il progetto di Prevenzione e Promozione della Salute Mentale promosso dal Centro Salute Mentale di Gravina in P. dal titolo " Partecipar-Si ovvero l'Arte dei muretti a secco ".
Il progetto curato a più mani e a più voci, viene sentito come momento di riflessione finalizzato ad illustrare l'attualità operativa all'interno dei Centri Salute Mentale Territoriali, attraverso i diversi modi di fare riabilitazione, promozione, integrazione e non soltanto cura e controllo sociale. Il gruppo di lavoro del Centro di Salute Mentale di Gravina, Area 2 (coordinato dalla Dr. Maria Giuseppa Santoro e coadiuvato dall' educatore professionale Maurizio Cimino e dall'intera èquipe ambulatoriale) del Centro Diurno della Cooperativa Sociale "Questa Città" (coordinati dal Responsabile Dr. Carmen Squeo e dalla intera èquipe) e il gruppo di studenti dell'IISS "Bachelet" (coordinati dalla dirigente scolastica Prof.ssa Antonella Sarpi, coadiuvata dalla tutor Prof.ssa Silvia Giovanniello), unitamente al gruppo di assistiti del territorio, ha seguito un percorso laboratoriale settimanale a cura dell' "Associazione Prem1ere Film" condotto dall'art director, l'attrice Mariapia Autorino e dai suoi collaboratori: il regista A. Cramarossa e la drammaturga Mariella Soldo.
Il laboratorio attraverso una partecipazione piena e consapevole dei vissuti dei partecipanti e lo sviluppo dell'empatia ha consentito la conoscenza ed il potenziamento di capacità come l'immedesimarsi, il mettersi "al posto dell'altro", restituendoci l'importanza, non solo di realizzare un welfare comunitario ma di creare ponti e legami integrati con le reti territoriali. L'elaborazione di brevi testi prodotti dai partecipanti ha condotto alla scrittura del testo della performance teatrale "Al posto tuo" che verrà rappresentato il 27 maggio, a seguire alla tavola rotonda, al Teatro Vida di Gravina in P. La salute mentale bene comune, va tutelato e sostenuto da tutti, in modo da garantire a ciascuno l'esercizio dei fondamentali diritti di cittadinanza. Uscire dal disagio mentale è possibile se, all'intervento farmaco-terapeutico si affiancano e sviluppano opportunità di inclusione sociale, inserimento lavorativo, ricerca di soluzioni abitative dignitose, miglioramento e potenziamento degli aspetti della creatività che integrano e promuovono in ogni essere umano lo sviluppo di migliori e più creative strategie di coping. Il percorso da noi intrapreso è occasione di coinvolgimento, di incontro e di confronto su temi che interessano tutta la comunità a partire dal filo conduttore rappresentato dall'Arte. Quest'anno inoltre parteciperà alla tavola rotonda Dario D'Ambrosi , direttore dell'Associazione del Teatro Patologico di Roma che dal 1992 promuove e lavora con disabili psichici, proprio partendo dalla consapevolezza dello stretto legame che c'è fra arte-riabilitazione ha portato all'inaugurazione dal febbraio 2016 ,del primo corso di formazione sperimentale universitario in collaborazione con la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Tor Vergata, rivolto a persone con disabilità psichica e fisica attraverso il Teatro Integrato delle Emozioni. La creatività è un elemento strategico per costruire nell'immaginario collettivo una "modalità altra" di interazione a partire dalla quale l'emancipazione sociale promuova una cultura che stimoli canali comunicativi, non solo cognitivi e razionali ma di vero e reale interesse.
Il progetto è al suo settimo anno di vita e vede anche il patrocinio del Comune di Gravina il cui Sindaco Alesio Valente da sempre ha mostrato sensibilità ed interesse nei riguardi dei diversi progetti , condividendone gli intenti e le finalità. Martin Luther King diceva " i have a Dream.." quando si batteva per i diritti dei neri americani: anche noi abbiamo un sogno, quello di poter costruire uno spazio teatrale libero, condiviso ed aperto a tutti per lavorare insieme nella diversità, per fare cultura aperta ad ogni cittadino non solo di Gravina ma di chiunque passando voglia lasciarci come dono una con-divisione piena e consapevole.
Il progetto curato a più mani e a più voci, viene sentito come momento di riflessione finalizzato ad illustrare l'attualità operativa all'interno dei Centri Salute Mentale Territoriali, attraverso i diversi modi di fare riabilitazione, promozione, integrazione e non soltanto cura e controllo sociale. Il gruppo di lavoro del Centro di Salute Mentale di Gravina, Area 2 (coordinato dalla Dr. Maria Giuseppa Santoro e coadiuvato dall' educatore professionale Maurizio Cimino e dall'intera èquipe ambulatoriale) del Centro Diurno della Cooperativa Sociale "Questa Città" (coordinati dal Responsabile Dr. Carmen Squeo e dalla intera èquipe) e il gruppo di studenti dell'IISS "Bachelet" (coordinati dalla dirigente scolastica Prof.ssa Antonella Sarpi, coadiuvata dalla tutor Prof.ssa Silvia Giovanniello), unitamente al gruppo di assistiti del territorio, ha seguito un percorso laboratoriale settimanale a cura dell' "Associazione Prem1ere Film" condotto dall'art director, l'attrice Mariapia Autorino e dai suoi collaboratori: il regista A. Cramarossa e la drammaturga Mariella Soldo.
Il laboratorio attraverso una partecipazione piena e consapevole dei vissuti dei partecipanti e lo sviluppo dell'empatia ha consentito la conoscenza ed il potenziamento di capacità come l'immedesimarsi, il mettersi "al posto dell'altro", restituendoci l'importanza, non solo di realizzare un welfare comunitario ma di creare ponti e legami integrati con le reti territoriali. L'elaborazione di brevi testi prodotti dai partecipanti ha condotto alla scrittura del testo della performance teatrale "Al posto tuo" che verrà rappresentato il 27 maggio, a seguire alla tavola rotonda, al Teatro Vida di Gravina in P. La salute mentale bene comune, va tutelato e sostenuto da tutti, in modo da garantire a ciascuno l'esercizio dei fondamentali diritti di cittadinanza. Uscire dal disagio mentale è possibile se, all'intervento farmaco-terapeutico si affiancano e sviluppano opportunità di inclusione sociale, inserimento lavorativo, ricerca di soluzioni abitative dignitose, miglioramento e potenziamento degli aspetti della creatività che integrano e promuovono in ogni essere umano lo sviluppo di migliori e più creative strategie di coping. Il percorso da noi intrapreso è occasione di coinvolgimento, di incontro e di confronto su temi che interessano tutta la comunità a partire dal filo conduttore rappresentato dall'Arte. Quest'anno inoltre parteciperà alla tavola rotonda Dario D'Ambrosi , direttore dell'Associazione del Teatro Patologico di Roma che dal 1992 promuove e lavora con disabili psichici, proprio partendo dalla consapevolezza dello stretto legame che c'è fra arte-riabilitazione ha portato all'inaugurazione dal febbraio 2016 ,del primo corso di formazione sperimentale universitario in collaborazione con la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Tor Vergata, rivolto a persone con disabilità psichica e fisica attraverso il Teatro Integrato delle Emozioni. La creatività è un elemento strategico per costruire nell'immaginario collettivo una "modalità altra" di interazione a partire dalla quale l'emancipazione sociale promuova una cultura che stimoli canali comunicativi, non solo cognitivi e razionali ma di vero e reale interesse.
Il progetto è al suo settimo anno di vita e vede anche il patrocinio del Comune di Gravina il cui Sindaco Alesio Valente da sempre ha mostrato sensibilità ed interesse nei riguardi dei diversi progetti , condividendone gli intenti e le finalità. Martin Luther King diceva " i have a Dream.." quando si batteva per i diritti dei neri americani: anche noi abbiamo un sogno, quello di poter costruire uno spazio teatrale libero, condiviso ed aperto a tutti per lavorare insieme nella diversità, per fare cultura aperta ad ogni cittadino non solo di Gravina ma di chiunque passando voglia lasciarci come dono una con-divisione piena e consapevole.