La città
Pasqua: occhio al portafogli
La festa del Risorto e il lunedì dell'angelo secondo i gravinesi. La crisi morde: gite fuori porta solo a pasquetta.
Gravina - sabato 30 marzo 2013
15.10
Poche ore allo scoccare delle festività pasquali, ma nessuna sorpresa.
Chiedersi come trascorreranno le giornate di Pasqua e pasquetta i gravinesi è dovere. Nell'era dell'inaspettata regressione, l'occhio al portafogli è ciò leggiamo tra le righe delle dichiarazioni del campione di gravinesi intervistati, accompagnato dal forte desiderio di mantenere ben saldo il rapporto con i propri cari.
Il giorno di Pasqua pare somigliare molto al Natale per i nostri concittadini. Nessun viaggio fuori porta. Graziano Granieri, avvocato, dichiara: "Resterò a casa ad ingozzarmi d'agnello". Elisabetta Rubini, insegnante, racconta: "Domenica mi alzerò tardi, non andrò in Chiesa perché non vado più da tempo, pranzerò dai miei e nel pomeriggio andrò a far visita ai parenti fuori Gravina". Piero Amendolara, impiegato, dice: "Trascorrerò la giornata tra l'associazione Benedetto XIII e la famiglia". Maria Urgo, ragioniera: "Passerò qualche minuto a telefonare amici e parenti lontani, per gli auguri, poi messa e pranzo con la famiglia". Lorenzo Ciaccia, laureando in giurisprudenza, afferma: "Il giorno di Pasqua lo trascorrerò coi parenti, perché mi piace stare con loro". La piccola Marisol Cornacchia, ha dieci anni e non sa ancora se con la famiglia riuscirà a raggiungere Roma, per il prossimo 31 marzo.
Pasquetta più movimentata, ma non troppo: prevale l'andare in campagna, con amici e parenti. A parte la dichiarazione di Elisabetta Rubini - che sostiene: "Non mi piace andare a fare la scampagnata classica, ci vanno tutti, non amo fare le cose nei giorni comandati, per intenderci. Non ho grandi pretese, per queste festività" - l'avvocato Granieri appare legato all'uscita al bosco, con amici, per il classico pic-nic: "Mi piace valorizzare le bellezze della nostra città. Il bosco 'Difesa Grande' è sovente oggetto di atti vandalici". Scetticismo per Lorenzo Ciaccia e Maria Urgo: il primo pensa ad un'uscita al mare, nel nord barese: Trani, Polignano; la seconda spera nel bel tempo per un'uscita in campagna, con la famiglia, e aggiunge: "A chi non piacerebbe un viaggio fuori porta, degusteremo i finocchietti, come sempre". La piccola Marisol è convinta di trascorrere il 1 aprile a Roma: "Ovunque andrò, sarò con la mia famiglia. Questo è importante". Piero Amendolara, soddisfatto della sua attività, precisa: "Non ci sono cambiamenti rispetto allo scorso anno, aspetteremo dei giovani che arrivano da fuori e cercheremo di non deludere i turisti". La felicità di un bimbo appena nato è tutto quello che hanno desiderato invece Francesco Lobifaro e Tobia De Palo, i nuovi papà, che felicissimi del loro ruolo svelano di essere intenzionati a trascorrere la pasquetta ad Alberobello, il primo, e in campagna con i parenti, il secondo.
Nessuna uscita particolare, dunque, nessun viaggio: la crisi consiglia prudenza. Fiduciosi, aspettiamo tempi migliori.
Chiedersi come trascorreranno le giornate di Pasqua e pasquetta i gravinesi è dovere. Nell'era dell'inaspettata regressione, l'occhio al portafogli è ciò leggiamo tra le righe delle dichiarazioni del campione di gravinesi intervistati, accompagnato dal forte desiderio di mantenere ben saldo il rapporto con i propri cari.
Il giorno di Pasqua pare somigliare molto al Natale per i nostri concittadini. Nessun viaggio fuori porta. Graziano Granieri, avvocato, dichiara: "Resterò a casa ad ingozzarmi d'agnello". Elisabetta Rubini, insegnante, racconta: "Domenica mi alzerò tardi, non andrò in Chiesa perché non vado più da tempo, pranzerò dai miei e nel pomeriggio andrò a far visita ai parenti fuori Gravina". Piero Amendolara, impiegato, dice: "Trascorrerò la giornata tra l'associazione Benedetto XIII e la famiglia". Maria Urgo, ragioniera: "Passerò qualche minuto a telefonare amici e parenti lontani, per gli auguri, poi messa e pranzo con la famiglia". Lorenzo Ciaccia, laureando in giurisprudenza, afferma: "Il giorno di Pasqua lo trascorrerò coi parenti, perché mi piace stare con loro". La piccola Marisol Cornacchia, ha dieci anni e non sa ancora se con la famiglia riuscirà a raggiungere Roma, per il prossimo 31 marzo.
Pasquetta più movimentata, ma non troppo: prevale l'andare in campagna, con amici e parenti. A parte la dichiarazione di Elisabetta Rubini - che sostiene: "Non mi piace andare a fare la scampagnata classica, ci vanno tutti, non amo fare le cose nei giorni comandati, per intenderci. Non ho grandi pretese, per queste festività" - l'avvocato Granieri appare legato all'uscita al bosco, con amici, per il classico pic-nic: "Mi piace valorizzare le bellezze della nostra città. Il bosco 'Difesa Grande' è sovente oggetto di atti vandalici". Scetticismo per Lorenzo Ciaccia e Maria Urgo: il primo pensa ad un'uscita al mare, nel nord barese: Trani, Polignano; la seconda spera nel bel tempo per un'uscita in campagna, con la famiglia, e aggiunge: "A chi non piacerebbe un viaggio fuori porta, degusteremo i finocchietti, come sempre". La piccola Marisol è convinta di trascorrere il 1 aprile a Roma: "Ovunque andrò, sarò con la mia famiglia. Questo è importante". Piero Amendolara, soddisfatto della sua attività, precisa: "Non ci sono cambiamenti rispetto allo scorso anno, aspetteremo dei giovani che arrivano da fuori e cercheremo di non deludere i turisti". La felicità di un bimbo appena nato è tutto quello che hanno desiderato invece Francesco Lobifaro e Tobia De Palo, i nuovi papà, che felicissimi del loro ruolo svelano di essere intenzionati a trascorrere la pasquetta ad Alberobello, il primo, e in campagna con i parenti, il secondo.
Nessuna uscita particolare, dunque, nessun viaggio: la crisi consiglia prudenza. Fiduciosi, aspettiamo tempi migliori.