Eventi
"Passio Christi": emozioni molto intense, negli occhi e nel cuore
Sabato 27 aprile è andata in scena la sesta edizione
Gravina - lunedì 29 aprile 2019
12.15
Il tempo questa volta è stato clemente e, dopo lo slittamento del 13 aprile causa forti piogge annunciate, sabato 27 aprile si è svolta senza intoppi la 6° edizione della Passio Christi.
Un sabato ricco di eventi quello appena passato, tra Fiera San Giorgio e Federicus nella vicina Altamura, che non ha spaventato gli organizzatori e messo in scena l'evento quasi una settimana dopo Pasqua.
Circa 200 figuranti non solo gravinesi, un'attenzione meticolosa all'allestimento delle scene dal Ponte Viadotto alla zona Panoramica Madonna della Stella, un riguardo particolare agli abiti di scena perfettamente aderenti all'epoca dei fatti e un'interpretazione di rilievo.
Questi gli ingredienti di un evento suggestivo e intriso di pathos in cui la splendida cornice della Gravina e del suo habitat rupestre, così simili ai luoghi del racconto, ha reso il tutto ancora più calzante alla "storia delle storie". La rappresentazione vivente ha visto narrata la vicenda più nota al mondo intero: la Passione di Cristo, a partire dall'Ultima Cena sino alla Crocifissione.
Passio Christi è una manifestazione di carattere culturale e religioso, un fatto storico ma con la forte connotazione emozionale garantita dai suoni, dalle luci e dall'aspetto realistico della messa in scena. Essa nasce dal desiderio di un gruppo di parrocchiani del Santuario Madonna delle Grazie, sostenuti da don Giovanni Bruno e guidati dall'idea di Mino Berlino e della signora Marisa Sornatale, quest'ultima scomparsa qualche anno fa e a cui l'intera manifestazione è dedicata.
Tra gli scopi della manifestazione di più ampio respiro, contribuire a una nuova evangelizzazione coinvolgendo e avvicinando molti bambini e ragazzi. Ad indossare i difficili panni di Gesù, per il terzo anno consecutivo, Renato D'Alonzo ma sono stati annunciati cambiamenti per la prossima edizione riguardanti un riciclo dei figuranti e alcune novità sceniche. La piena ed efficiente realizzazione scenica, in un luogo così suggestivo, si è resa possibile grazie alla sensibilità e al grande sostegno degli sponsor e dell'Amministrazione Comunale che gli organizzatori, sentiti telefonicamente, tengono a ringraziare.
Sarebbe stata sicuramente più consona una data pre-pasquale sia per il clima calzante che per la non sovrapposizione di altri eventi: ne avrebbe di sicuro beneficiato la serata in termini di presenze anche se è stata registrata la partecipazione fra il pubblico di molti turisti da tutta la provincia e oltre. In ogni caso, la bellezza dell'ambientazione nel cuore della gravina e il tipo di recitazione rendono ostica la visuale per il pubblico che è costretto, per la maggior parte, a guardare le scene dagli schermi. Ma si sa, importante è vivere appieno suggestioni e emozioni, e quelle non passano solo dagli occhi.
Angela Mazzotta
Un sabato ricco di eventi quello appena passato, tra Fiera San Giorgio e Federicus nella vicina Altamura, che non ha spaventato gli organizzatori e messo in scena l'evento quasi una settimana dopo Pasqua.
Circa 200 figuranti non solo gravinesi, un'attenzione meticolosa all'allestimento delle scene dal Ponte Viadotto alla zona Panoramica Madonna della Stella, un riguardo particolare agli abiti di scena perfettamente aderenti all'epoca dei fatti e un'interpretazione di rilievo.
Questi gli ingredienti di un evento suggestivo e intriso di pathos in cui la splendida cornice della Gravina e del suo habitat rupestre, così simili ai luoghi del racconto, ha reso il tutto ancora più calzante alla "storia delle storie". La rappresentazione vivente ha visto narrata la vicenda più nota al mondo intero: la Passione di Cristo, a partire dall'Ultima Cena sino alla Crocifissione.
Passio Christi è una manifestazione di carattere culturale e religioso, un fatto storico ma con la forte connotazione emozionale garantita dai suoni, dalle luci e dall'aspetto realistico della messa in scena. Essa nasce dal desiderio di un gruppo di parrocchiani del Santuario Madonna delle Grazie, sostenuti da don Giovanni Bruno e guidati dall'idea di Mino Berlino e della signora Marisa Sornatale, quest'ultima scomparsa qualche anno fa e a cui l'intera manifestazione è dedicata.
Tra gli scopi della manifestazione di più ampio respiro, contribuire a una nuova evangelizzazione coinvolgendo e avvicinando molti bambini e ragazzi. Ad indossare i difficili panni di Gesù, per il terzo anno consecutivo, Renato D'Alonzo ma sono stati annunciati cambiamenti per la prossima edizione riguardanti un riciclo dei figuranti e alcune novità sceniche. La piena ed efficiente realizzazione scenica, in un luogo così suggestivo, si è resa possibile grazie alla sensibilità e al grande sostegno degli sponsor e dell'Amministrazione Comunale che gli organizzatori, sentiti telefonicamente, tengono a ringraziare.
Sarebbe stata sicuramente più consona una data pre-pasquale sia per il clima calzante che per la non sovrapposizione di altri eventi: ne avrebbe di sicuro beneficiato la serata in termini di presenze anche se è stata registrata la partecipazione fra il pubblico di molti turisti da tutta la provincia e oltre. In ogni caso, la bellezza dell'ambientazione nel cuore della gravina e il tipo di recitazione rendono ostica la visuale per il pubblico che è costretto, per la maggior parte, a guardare le scene dagli schermi. Ma si sa, importante è vivere appieno suggestioni e emozioni, e quelle non passano solo dagli occhi.
Angela Mazzotta