Enogastronomia
Passione e determinazione. Il connubio perfetto in cucina
Intervista al glocal chef Massimo Buono
Gravina - lunedì 25 novembre 2019
Uno chef murgiano, un vulcano d'idee. È Massimo Buono, artista in cucina e con la mente oltreoceano. Un amore viscerale per la terra d'origine, la Murgia, e un'attenzione e aggiornamento constante ai trend della cucina contemporanea che mescola sapientemente nei suoi piatti d'autore. Lo abbiamo intervistato in esclusiva di ritorno da una importante fiera a Chicago.
Sei di ritorno dalla Fiera del Marchio del Distributore a Chicago dal 17 al 19 novembre, qual è la percezione del cuoco italiano oltreoceano?
Siamo visti come precursori del gusto e dei sapori autentici, ambasciatori del buon cibo e pronti a far provate le nuove frontiere dei sapori.
Hai partecipato alla fiera di Chicago con Felicia-Andriani, importante realtà del territorio nella produzione di pasta ai legumi con cui collabori da tempo. Hai presentato delle gustose novità?
Sì vero una grande realtà, un'azienda che produce pasta con farine alternative rigorosamente gluten free, ed è davvero una innovazione nel mondo del food. Infatti, per rispondere alla sempre più crescente richiesta di alimenti naturalmente salutari, abbiamo presenteremo "I Verdipiù", 2 paste di verdure una di zucca e l'altra di barbabietola. Io lo chiamo "comfort food" perché rientra nei cibi che migliorano la vita, ovvero preparare deliziose ricette per volersi bene mangiando.
Sei uno chef estroso e creativo ma fedele alla sua terra. Cosa fai per promuovere il Made in Italy nel mondo?
Per promuovere il Made in Italy e il Made in Puglia basta davvero poco, per esempio abbinare un semplice piatto di pasta di legumi a delle verdure anche spontanee del nostro territorio: vi assicuro un risultato perfetto!
Sei in giro molto spesso per lavoro, di che insegnamenti hai fatto tesoro?
Nel mio locale di Altamura faccio cucina "glocale" ed è lì che nascono nuove ricette e faccio tesoro di tutti i miei viaggi. È questa contaminazione che rende autentica la mia cucina.
Ci sveli il segreto della creazione di una nuova ricetta? Come nasce?
Le ricette non nascono, le ricette vanno scoperte. Il segreto è l'equilibrio. La pasta Felicia è facilmente abbinabile e saper abbinare significa rendere un piatto autentico sotto ogni punto di vista. Creare dei piatti non solo buoni ma anche belli che tutti possano replicare nella propria cucina, questo è il segreto.
Qual è l'ingrediente che proprio non può mancare nella tua cucina?
Non deve mai mancare la perseveranza e la passione. Quando creo un piatto mi è capitato di fare degli errori ma non importa. Non mi sono mai arreso, ho sempre imparato dai miei errori per scoprire la perfezione.
Noi chef siamo sottoposti a tre severi giudici che si chiamano "occhi, naso e bocca". Se ci sono questi 3 e sono ben in sintonia, allora il piatto è giusto.
Che altre sfide lavorative ti aspettano?
La prossima sfida e quella di solcare le porte dell'oriente dove profumi e sapori sono ineguagliabili, e si mescoleranno con le mie esperienze. Nascerà qualcosa di davvero autentico. Il mio motto è: Viaggiare sì, ma senza dimenticare da dove veniamo.
Sei di ritorno dalla Fiera del Marchio del Distributore a Chicago dal 17 al 19 novembre, qual è la percezione del cuoco italiano oltreoceano?
Siamo visti come precursori del gusto e dei sapori autentici, ambasciatori del buon cibo e pronti a far provate le nuove frontiere dei sapori.
Hai partecipato alla fiera di Chicago con Felicia-Andriani, importante realtà del territorio nella produzione di pasta ai legumi con cui collabori da tempo. Hai presentato delle gustose novità?
Sì vero una grande realtà, un'azienda che produce pasta con farine alternative rigorosamente gluten free, ed è davvero una innovazione nel mondo del food. Infatti, per rispondere alla sempre più crescente richiesta di alimenti naturalmente salutari, abbiamo presenteremo "I Verdipiù", 2 paste di verdure una di zucca e l'altra di barbabietola. Io lo chiamo "comfort food" perché rientra nei cibi che migliorano la vita, ovvero preparare deliziose ricette per volersi bene mangiando.
Sei uno chef estroso e creativo ma fedele alla sua terra. Cosa fai per promuovere il Made in Italy nel mondo?
Per promuovere il Made in Italy e il Made in Puglia basta davvero poco, per esempio abbinare un semplice piatto di pasta di legumi a delle verdure anche spontanee del nostro territorio: vi assicuro un risultato perfetto!
Sei in giro molto spesso per lavoro, di che insegnamenti hai fatto tesoro?
Nel mio locale di Altamura faccio cucina "glocale" ed è lì che nascono nuove ricette e faccio tesoro di tutti i miei viaggi. È questa contaminazione che rende autentica la mia cucina.
Ci sveli il segreto della creazione di una nuova ricetta? Come nasce?
Le ricette non nascono, le ricette vanno scoperte. Il segreto è l'equilibrio. La pasta Felicia è facilmente abbinabile e saper abbinare significa rendere un piatto autentico sotto ogni punto di vista. Creare dei piatti non solo buoni ma anche belli che tutti possano replicare nella propria cucina, questo è il segreto.
Qual è l'ingrediente che proprio non può mancare nella tua cucina?
Non deve mai mancare la perseveranza e la passione. Quando creo un piatto mi è capitato di fare degli errori ma non importa. Non mi sono mai arreso, ho sempre imparato dai miei errori per scoprire la perfezione.
Noi chef siamo sottoposti a tre severi giudici che si chiamano "occhi, naso e bocca". Se ci sono questi 3 e sono ben in sintonia, allora il piatto è giusto.
Che altre sfide lavorative ti aspettano?
La prossima sfida e quella di solcare le porte dell'oriente dove profumi e sapori sono ineguagliabili, e si mescoleranno con le mie esperienze. Nascerà qualcosa di davvero autentico. Il mio motto è: Viaggiare sì, ma senza dimenticare da dove veniamo.