Scuola e Università
Pc agli alunni: la didattica a distanza della Savio-Fiore
Riflessioni della dirigente scolastica Antonella Accettura
Gravina - mercoledì 22 aprile 2020
Si vede un piccolo spiraglio di luce in fondo al tunnel dell'emergenza sanitaria. Anche se certezze, in quest'epoca di coronavirus, ce ne sono poche. Nessuno può realmente azzardare pronostici sui tempi di normalizzazione, ma solo programmare in base a proiezioni statistiche, fedeli, se si rispettano le regole.
Tra le poche certezze c'è l'e-learning che ha investito il mondo della scuola proiettandolo, suo malgrado, nel terzo millennio. Tutte le resistenze e tutti i limiti di una didattica tradizionale sono stati spazzati via dalla furia della pandemia che ha costretto la scuola a farsi trovare pronta per garantire il diritto all'istruzione. Un passo a cui sia gli insegnanti che gli alunni non erano di certo preparati e che presenta il conto di tutte le sue criticità: dalla mancanza di una formazione specifica per i docenti, alla inadeguatezza dell'internet casalingo; dalla precarietà delle connessioni con reti sovraccariche, all'incapacità degli alunni e delle loro famiglie a gestire il lavoro online.
Le scuole si sono dovute attrezzare, i docenti hanno dovuto rivedere il proprio modo di insegnare, rimodulandosi alle nuove esigenze della didattica a distanza. Non solo diritto all'istruzione per tutti, ma anche diritto allo studio per chi vive in contesti di disagio economico, acuito dalla crisi causata dal virus, che si traduce nella possibilità di avere a disposizione tablet o pc per seguire le lezioni. Per questo anche a Gravina gli istituti scolastici di ogni ordine e grado hanno provveduto ad organizzare la didattica a distanza, andando anche incontro alle esigenze dei nuclei familiari che non versano in buone condizioni economiche, facendo arrivare dispositivi informatici presso le case degli alunni.
Tra queste anche il circolo didattico "Savio Fiore", che ha svuotato le proprie strutture dei notebook in dotazione alla scuola per consegnarli agli alunni più bisognosi. "Si tratta solo di una prima fase in cui sono stati recuperati i portatili presenti in laboratorio e sono stati consegnati alle famiglie che ne hanno fatto richiesta; in precedenza il Consiglio di Circolo aveva autorizzato la pubblicazione di un bando specifico.
Una fase successiva prevede un'ulteriore integrazione di queste consegne con un'altra ventina di postazioni che verranno acquistate mediante fondi specifici che l'istituto scolastico ha cercato di destinare a questa iniziativa"- ha spiegato la dirigente scolastica del circolo didattico, Antonella Accettura che poi continua- "Questo gesto ci permette di garantire il diritto all'istruzione agli alunni in difficoltà interessati dalla Didattica a Distanza e nel contempo segna una scuola che è sempre più punto di riferimento per le famiglie del territorio. Un ringraziamento lo rivolgo anche ai miei docenti, attori e partecipi in questo contesto difficile, che con il loro lavoro straordinario, spesso, sono tramite e mediatori tra l'ente culturale per eccellenza ed il territorio".
Secondo la dirigente della Savio Fiore oggi è il tempo di riflettere ed essere operativi. Questa emergenza rappresenta una grande opportunità per una svolta significativa della scuola. La pedagogia si interroga sul salto evolutivo da percorrere per la didattica, che non si liquida con la risoluzione dei problemi tecnici o sull'adeguatezza delle piattaforme, ma considera il quadro generale che va rivisto a livello formativo e metodologico, "proiettando i docente verso una didattica sempre più razionale ed innovativa".
Insomma, bisogna trovare la forza per trasformare un problema in una risorsa: messaggio che la Savio- Fiore non ha avuto difficoltà a recepire perché parte integrante del proprio Dna.
Tra le poche certezze c'è l'e-learning che ha investito il mondo della scuola proiettandolo, suo malgrado, nel terzo millennio. Tutte le resistenze e tutti i limiti di una didattica tradizionale sono stati spazzati via dalla furia della pandemia che ha costretto la scuola a farsi trovare pronta per garantire il diritto all'istruzione. Un passo a cui sia gli insegnanti che gli alunni non erano di certo preparati e che presenta il conto di tutte le sue criticità: dalla mancanza di una formazione specifica per i docenti, alla inadeguatezza dell'internet casalingo; dalla precarietà delle connessioni con reti sovraccariche, all'incapacità degli alunni e delle loro famiglie a gestire il lavoro online.
Le scuole si sono dovute attrezzare, i docenti hanno dovuto rivedere il proprio modo di insegnare, rimodulandosi alle nuove esigenze della didattica a distanza. Non solo diritto all'istruzione per tutti, ma anche diritto allo studio per chi vive in contesti di disagio economico, acuito dalla crisi causata dal virus, che si traduce nella possibilità di avere a disposizione tablet o pc per seguire le lezioni. Per questo anche a Gravina gli istituti scolastici di ogni ordine e grado hanno provveduto ad organizzare la didattica a distanza, andando anche incontro alle esigenze dei nuclei familiari che non versano in buone condizioni economiche, facendo arrivare dispositivi informatici presso le case degli alunni.
Tra queste anche il circolo didattico "Savio Fiore", che ha svuotato le proprie strutture dei notebook in dotazione alla scuola per consegnarli agli alunni più bisognosi. "Si tratta solo di una prima fase in cui sono stati recuperati i portatili presenti in laboratorio e sono stati consegnati alle famiglie che ne hanno fatto richiesta; in precedenza il Consiglio di Circolo aveva autorizzato la pubblicazione di un bando specifico.
Una fase successiva prevede un'ulteriore integrazione di queste consegne con un'altra ventina di postazioni che verranno acquistate mediante fondi specifici che l'istituto scolastico ha cercato di destinare a questa iniziativa"- ha spiegato la dirigente scolastica del circolo didattico, Antonella Accettura che poi continua- "Questo gesto ci permette di garantire il diritto all'istruzione agli alunni in difficoltà interessati dalla Didattica a Distanza e nel contempo segna una scuola che è sempre più punto di riferimento per le famiglie del territorio. Un ringraziamento lo rivolgo anche ai miei docenti, attori e partecipi in questo contesto difficile, che con il loro lavoro straordinario, spesso, sono tramite e mediatori tra l'ente culturale per eccellenza ed il territorio".
Secondo la dirigente della Savio Fiore oggi è il tempo di riflettere ed essere operativi. Questa emergenza rappresenta una grande opportunità per una svolta significativa della scuola. La pedagogia si interroga sul salto evolutivo da percorrere per la didattica, che non si liquida con la risoluzione dei problemi tecnici o sull'adeguatezza delle piattaforme, ma considera il quadro generale che va rivisto a livello formativo e metodologico, "proiettando i docente verso una didattica sempre più razionale ed innovativa".
Insomma, bisogna trovare la forza per trasformare un problema in una risorsa: messaggio che la Savio- Fiore non ha avuto difficoltà a recepire perché parte integrante del proprio Dna.