Politica
Pd, “Sulla Fondazione Santomasi si continua a sbagliare”
Critica dei Dem: “Nessuna apertura al confronto”
Gravina - venerdì 23 giugno 2023
13.08 Comunicato Stampa
Pubblichiamo di seguito la nota a firma del circolo PD "Ninuccio Pappalardi" di Gravina, sulle ultime vicende riguardanti la Fondazione Ettore Pomarici Santomasi
Nel Consiglio Comunale di ieri la maggioranza è ricaduta ancora una volta nello stesso errore. A novembre scorso fu compiuto uno spoils system senza precedenti perché irrispettoso della scadenza naturale del consiglio di amministrazione della Fondazione E.P. Santomasi. Si elessero Giuseppe Cappiello, fedelissimo di Rino Manada, e Angela Pia Loizzo, moglie del Presidente Cocco Cornacchia. Fu subito chiaro che quella scelta era figlia della sola logica spartitoria.
Ieri in Consiglio Comunale si è eletto un altro rappresentante, sempre in una logica di accordi tra la maggioranza, ma senza la minima apertura ad un confronto di merito con la minoranza che ha giustamente abbandonato l'aula. Noi del Partito Democratico "Ninuccio Pappalardi" di Gravina chiediamo innanzitutto il rispetto delle regole, principio più volte chiesto e ribadito dal Sindaco Lagreca in Consiglio ma che, a quanto pare, viene sistematicamente disatteso. Chiediamo di fare chiarezza e di rispettare l'articolo 7 dello Statuto della Fondazione dove si dice che il Consiglio di amministrazione della Fondazione è valido solo quando sono stati individuati tutti i membri della maggioranza e della minoranza, per una questione di equità e controllo.
Anche ieri la maggioranza non è stata capace di chiarire quale sia l'attuale composizione del Consiglio della Fondazione e come intende destituire i componenti eletti a novembre scorso. E soprattutto vorremmo capire qual è l'atto procedurale (o presunto tale) in base al quale si vogliono sostituire i membri della Fondazione. Aggiungiamo che vi è la necessità di redigere un nuovo Statuto della Fondazione.
Sono questioni basilari e nodi ancora da sciogliere che attengono alla regolarità dei lavori di un Consiglio Comunale. Le norme statutarie della Fondazione non sono state rispettate ed inoltre sulla vicenda è in piedi un ricorso giudiziario del quale l'intera città potrebbe pagare le conseguenze, anche economiche. L'attuale amministrazione comunale ha già incaricato un avvocato sborsando ben 12.000 euro, soldi dell'intera collettività. Noi riteniamo che la procedura giudiziaria potrebbe danneggiare l'attuale Amministrazione Comunale. Su questo bastava fermarsi un attimo e trovare una quadra che avrebbe ragionevolmente bloccato la vicenda legale in corso. È in gioco il prestigio della nostra città e la rappresentanza della stessa Fondazione, erede di una insigne storia e di uomini di elevato spessore culturale. Il rispetto delle regole non si professa, ma si realizza con i fatti.
Nel Consiglio Comunale di ieri la maggioranza è ricaduta ancora una volta nello stesso errore. A novembre scorso fu compiuto uno spoils system senza precedenti perché irrispettoso della scadenza naturale del consiglio di amministrazione della Fondazione E.P. Santomasi. Si elessero Giuseppe Cappiello, fedelissimo di Rino Manada, e Angela Pia Loizzo, moglie del Presidente Cocco Cornacchia. Fu subito chiaro che quella scelta era figlia della sola logica spartitoria.
Ieri in Consiglio Comunale si è eletto un altro rappresentante, sempre in una logica di accordi tra la maggioranza, ma senza la minima apertura ad un confronto di merito con la minoranza che ha giustamente abbandonato l'aula. Noi del Partito Democratico "Ninuccio Pappalardi" di Gravina chiediamo innanzitutto il rispetto delle regole, principio più volte chiesto e ribadito dal Sindaco Lagreca in Consiglio ma che, a quanto pare, viene sistematicamente disatteso. Chiediamo di fare chiarezza e di rispettare l'articolo 7 dello Statuto della Fondazione dove si dice che il Consiglio di amministrazione della Fondazione è valido solo quando sono stati individuati tutti i membri della maggioranza e della minoranza, per una questione di equità e controllo.
Anche ieri la maggioranza non è stata capace di chiarire quale sia l'attuale composizione del Consiglio della Fondazione e come intende destituire i componenti eletti a novembre scorso. E soprattutto vorremmo capire qual è l'atto procedurale (o presunto tale) in base al quale si vogliono sostituire i membri della Fondazione. Aggiungiamo che vi è la necessità di redigere un nuovo Statuto della Fondazione.
Sono questioni basilari e nodi ancora da sciogliere che attengono alla regolarità dei lavori di un Consiglio Comunale. Le norme statutarie della Fondazione non sono state rispettate ed inoltre sulla vicenda è in piedi un ricorso giudiziario del quale l'intera città potrebbe pagare le conseguenze, anche economiche. L'attuale amministrazione comunale ha già incaricato un avvocato sborsando ben 12.000 euro, soldi dell'intera collettività. Noi riteniamo che la procedura giudiziaria potrebbe danneggiare l'attuale Amministrazione Comunale. Su questo bastava fermarsi un attimo e trovare una quadra che avrebbe ragionevolmente bloccato la vicenda legale in corso. È in gioco il prestigio della nostra città e la rappresentanza della stessa Fondazione, erede di una insigne storia e di uomini di elevato spessore culturale. Il rispetto delle regole non si professa, ma si realizza con i fatti.