Politica
Pdl: resa dei conti nel partito gravinese
Sfuma l'elezione del coordinatore cittadino. Ma Zullo minimizza: "Ci siamo chiariti".
Gravina - mercoledì 5 giugno 2013
09.00
"Un incontro molto produttivo durante il quale abbiamo analizzato gli errori del passato e individuato una prima strada per la ripartenza del Pdl gravinese".
È soddisfatto Ignazio Zullo (nella foto, ndr), commissario cittadino del Pdl, all'indomani dell'incontro pubblico che ha rimesso facci a faccia i big pidiellini che dopo la débâcle delle Amministrative del 2012 non si erano più parlati, e forse nemmeno salutati.
Dopo un anno di commissariamento e di riunioni private dei diversi sottogruppi, lunedì sera Ignazio Zullo, accompagnato dall'onorevole Antonio Distaso, li ha messi tutti intorno ad un tavolo, "per chiarirci e mettere fine ai vecchi rancori", dice. Chiarimenti che secondo i presenti sarebbero sfociati in parole pesanti e addirittura un principio di rissa. Circostanze smentite a gran voce dallo stesso Zullo: "Tutte menzogne. Certo, qualcuno ha alzato la voce, la discussione si è fatta concitata, ma era prevedibile".
Nei chiarimenti di cui Zullo parla sono comprese, infatti, tante circostanze e soprattutto tanti errori commessi durante l'amministrazione Divella: "Dalla scarsa informazione e scarso coinvolgimento della città durate il governo cittadino, sino alla composizioni delle liste elettorali dello scorso anno che probabilmente, tenendo fuori alcuni nomi importanti, hanno fatto confluire i nostri voti verso altre liste". Errori però non ascrivibili solo alle scelte dei dirigenti, ma da leggere tenendo conto della situazione che l'intero Pdl nazionale stava vivendo lo scorso anno. "Inoltre – continua Zullo - nel 2009 il Pdl arrivava alle elezioni dopo la caduta del governo Vendola e quindi con il vento in poppa. Una situazione praticamente contraria a quella dello scorso anno, dove eravamo noi che dovevamo spiegare le ragioni di una amministrazione comunale mandata a casa troppo presto".
Insomma, lunedì inizialmente è venuta fuori "la solita tendenza del Pdl gravinese all'autoflagellazione", commenta ancora il consigliere regionale, che aggiunge: "Alla fine, però, sono soddisfatto poiché, visto che se le sono dette di santa ragione, ora possiamo davvero pensare ad un nuovo Pdl che sappia confrontarsi sui temi importanti per la città dall'ambiente, all'economia, all'urbanistica".
La ripartenza però, dovrà passare necessariamente attraverso l'elezione di un nuovo coordinatore, il vero motivo per cui è stata convocata la riunione, se è vero che il direttivo provinciale ha espressamente chiesto ai gravinesi di autodeterminarsi. Circostanza che Zullo sminuisce, spiegando che nella sezione gravinese ci sono tre dirigenti provinciali - Leo Vicino, Carlo Florio e Pino Prezzano - impegnati ad affiancare lo stesso commissario per la definizione dei programmi e delle attività da svolgere. Quindi, precisa, "non è una questione di nomi bensì di metodo. Mi piacerebbe pensare di creare un gruppo di dirigenti che sappiano esprimere al meglio la politica del Pdl".
Dirigenti che, a questo punto, saranno nominati in un secondo momento. Probabilmente, direttamente al congresso.
È soddisfatto Ignazio Zullo (nella foto, ndr), commissario cittadino del Pdl, all'indomani dell'incontro pubblico che ha rimesso facci a faccia i big pidiellini che dopo la débâcle delle Amministrative del 2012 non si erano più parlati, e forse nemmeno salutati.
Dopo un anno di commissariamento e di riunioni private dei diversi sottogruppi, lunedì sera Ignazio Zullo, accompagnato dall'onorevole Antonio Distaso, li ha messi tutti intorno ad un tavolo, "per chiarirci e mettere fine ai vecchi rancori", dice. Chiarimenti che secondo i presenti sarebbero sfociati in parole pesanti e addirittura un principio di rissa. Circostanze smentite a gran voce dallo stesso Zullo: "Tutte menzogne. Certo, qualcuno ha alzato la voce, la discussione si è fatta concitata, ma era prevedibile".
Nei chiarimenti di cui Zullo parla sono comprese, infatti, tante circostanze e soprattutto tanti errori commessi durante l'amministrazione Divella: "Dalla scarsa informazione e scarso coinvolgimento della città durate il governo cittadino, sino alla composizioni delle liste elettorali dello scorso anno che probabilmente, tenendo fuori alcuni nomi importanti, hanno fatto confluire i nostri voti verso altre liste". Errori però non ascrivibili solo alle scelte dei dirigenti, ma da leggere tenendo conto della situazione che l'intero Pdl nazionale stava vivendo lo scorso anno. "Inoltre – continua Zullo - nel 2009 il Pdl arrivava alle elezioni dopo la caduta del governo Vendola e quindi con il vento in poppa. Una situazione praticamente contraria a quella dello scorso anno, dove eravamo noi che dovevamo spiegare le ragioni di una amministrazione comunale mandata a casa troppo presto".
Insomma, lunedì inizialmente è venuta fuori "la solita tendenza del Pdl gravinese all'autoflagellazione", commenta ancora il consigliere regionale, che aggiunge: "Alla fine, però, sono soddisfatto poiché, visto che se le sono dette di santa ragione, ora possiamo davvero pensare ad un nuovo Pdl che sappia confrontarsi sui temi importanti per la città dall'ambiente, all'economia, all'urbanistica".
La ripartenza però, dovrà passare necessariamente attraverso l'elezione di un nuovo coordinatore, il vero motivo per cui è stata convocata la riunione, se è vero che il direttivo provinciale ha espressamente chiesto ai gravinesi di autodeterminarsi. Circostanza che Zullo sminuisce, spiegando che nella sezione gravinese ci sono tre dirigenti provinciali - Leo Vicino, Carlo Florio e Pino Prezzano - impegnati ad affiancare lo stesso commissario per la definizione dei programmi e delle attività da svolgere. Quindi, precisa, "non è una questione di nomi bensì di metodo. Mi piacerebbe pensare di creare un gruppo di dirigenti che sappiano esprimere al meglio la politica del Pdl".
Dirigenti che, a questo punto, saranno nominati in un secondo momento. Probabilmente, direttamente al congresso.