Ospedale e Sanità
Percorsi di assistenza mirati e tempi di attesa dimezzati in pronto soccorso per i codici bianchi e verdi
Dal 16 maggio si completa l’attivazione in tutti i presidi ospedalieri della ASL di Bari del modello di assistenza fast track
Gravina - mercoledì 15 maggio 2024
Comunicato Stampa
Percorsi di assistenza più rapidi per le urgenze minori: dal 16 maggio si completa l'attivazione in tutti i pronto soccorso della ASL di Bari del modello fast track, una modalità organizzativa adottata dalle unità operative di Emergenza urgenza che permette al personale infermieristico, in fase di triage, di indirizzare in tempi veloci i pazienti con codice bianco e/o verde verso lo specialista di riferimento, che a sua volta, procede, nei casi in cui non serve il ricovero, a dimettere più velocemente i pazienti, una volta effettuata la consulenza.
E' un percorso diagnostico-terapeutico "snello" che comporta una serie di vantaggi: dalla riduzione dei tempi di permanenza in pronto soccorso, alla riduzione del numero di pazienti che abbandonano le strutture sanitarie senza essere valutati, e ancora la riduzione della conflittualità con gli utenti, generando una percezione di migliore qualità del sistema di Emergenza.
Il modello fast track è gestito direttamente dal personale infermieristico che, in fase di accettazione, valuta il paziente con problematiche lievi codificabili in codice bianco e/o verde e lo invia allo specialista di competenza. Tale percorso si applica in determinate branche specialistiche, quali Ostetricia Ginecologia, Oculistica, Urologia, e Otorinolaringoiatria, etc…a seconda di quelle attive in ciascun ospedale, secondo protocolli concordati tra i vari servizi coinvolti.
Per velocizzare ulteriormente l'iter, è lo specialista che prende in carico il paziente, lo visita e prevede il rientro in Pronto soccorso soltanto dei pazienti che necessitino di un ulteriore approfondimento diagnostico – terapeutico.
"La completa attivazione di questi percorsi diagnostico terapeutici già presenti in molti dei presidi ASL– spiega il direttore del Dipartimento Emergenza Urgenza, Guido Quaranta – contribuisce a dimezzare i tempi di attesa per i tanti utenti che accedono ogni giorno nei 7 pronto soccorso aziendali, dove soltanto nel primo trimestre del 2024 , si sono registrati 52.216 accessi. Con il fast track è possibile anche ottimizzare l'attività del personale rendendo l'assistenza più mirata, adeguata al singolo bisogno e più pertinente alla problematica presentata dal paziente. Un migliore utilizzo di tempo e di risorse che facilita i percorsi di cura".
E' un percorso diagnostico-terapeutico "snello" che comporta una serie di vantaggi: dalla riduzione dei tempi di permanenza in pronto soccorso, alla riduzione del numero di pazienti che abbandonano le strutture sanitarie senza essere valutati, e ancora la riduzione della conflittualità con gli utenti, generando una percezione di migliore qualità del sistema di Emergenza.
Il modello fast track è gestito direttamente dal personale infermieristico che, in fase di accettazione, valuta il paziente con problematiche lievi codificabili in codice bianco e/o verde e lo invia allo specialista di competenza. Tale percorso si applica in determinate branche specialistiche, quali Ostetricia Ginecologia, Oculistica, Urologia, e Otorinolaringoiatria, etc…a seconda di quelle attive in ciascun ospedale, secondo protocolli concordati tra i vari servizi coinvolti.
Per velocizzare ulteriormente l'iter, è lo specialista che prende in carico il paziente, lo visita e prevede il rientro in Pronto soccorso soltanto dei pazienti che necessitino di un ulteriore approfondimento diagnostico – terapeutico.
"La completa attivazione di questi percorsi diagnostico terapeutici già presenti in molti dei presidi ASL– spiega il direttore del Dipartimento Emergenza Urgenza, Guido Quaranta – contribuisce a dimezzare i tempi di attesa per i tanti utenti che accedono ogni giorno nei 7 pronto soccorso aziendali, dove soltanto nel primo trimestre del 2024 , si sono registrati 52.216 accessi. Con il fast track è possibile anche ottimizzare l'attività del personale rendendo l'assistenza più mirata, adeguata al singolo bisogno e più pertinente alla problematica presentata dal paziente. Un migliore utilizzo di tempo e di risorse che facilita i percorsi di cura".