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Persiste il rischio siccità in Puglia, anche con l’arrivo della Primavera

L’allarme del Presidente Ordine Geologi della Puglia Giovanna Amedei

"Alle soglie della primavera in Puglia persiste la crisi idrica che ormai perdura da oltre 1 anno. In linea generale il pluviometrico annuo italiano, a fine 2024, ha raggiunto i 1660 millimetri caduti, con un surplus di circa 700 millimetri rispetto all'ultimo decennio, rendendo quest'anno uno dei più piovosi di sempre.
Ma non è stato così in Puglia dove il clima è stato caratterizzato da temperature alte e scarse precipitazioni ad eccezione di eventi estremi; nello specifico, secondo il rapporto Città Clima 2024 di Legambiente, la Puglia ha registrato 13 episodi estremi quali: 3 mareggiate, 4 danni da vento, 3 danni da grandine e 2 allagamenti da piogge intense, 1 danno da siccità prolungata. Così si aspettavano le piogge autunno invernali che, invece, sono state scarse. Il risultato? Secondo i recenti dati, tutte le fonti di approvvigionamento per l'acqua in Puglia sono in sensibile riduzione. Un esempio la riserva d'acqua della Diga di Occhito che alla data del 28 febbraio presenta una Disponibilità idrica di 52.936.840 mc ed un livello (m/slm) di 176,88 contro i 126.739.560 mc è Livello (m/slm) di 184,96 del 28 febbraio 2024. E la situazione non cambia neanche se parliamo di falda, incapace di ricaricarsi per la carenza di pioggia.

Falda non ricarica e spesso più sfruttata anche, purtroppo, con la realizzazione di pozzi 'abusivi' che continuano ad essere realizzati a discapito non solo della falda stessa ma anche di altri pozzi. In prossimità delle coste aumenta il richiamo di acqua salata per acque pompate con una portata eccessiva e i casi di pozzi ormai secchi aumentano di mese in mese. Lo scorso anno si parlava di circa 200.000 pozzi abusivi ma il numero è decisamente sottostimato. Anzi mancano anche dati aggiornati sul numero totale di pozzi presenti sul territorio pugliese, un dato che invece sarebbe di grande aiuto specie per comprendere quali concessioni sono in regola e quali no, atteso che spesso, acquisita l'autorizzazione per la ricerca di acqua nel sottosuolo, non si provvede alla richiesta di concessione, con perdita di soldi per le casse regionali e di sfruttamento della falda stessa". Lo ha dichiarato Giovanna Amedei, Presidente dell'Ordine dei Geologi della Puglia.

"Da mesi ormai si dicono le stesse cose, che serve applicare un'economia circolare dell'acqua che è già disponibile e che può essere riutilizzata. Ma alle soglie di una nuova stagione che si preannuncia caldissima – ha concluso Amedei - con escursioni termiche di tipo africano, serve una concertazione degli interventi e delle norme da approvare. E in tale concertazione ci auguriamo non manchi la presenza dei Geologi sempre disponibili a fornire il proprio supporto tecnico e conoscitivo della risorsa idrica".
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