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Piano Casa: prorogato al 31 dicembre 2018 il termine per la presentazione delle istanze abitative

Approvato in aula consiliare anche l'emendamento del Consigliere regionale Colonna per il recupero di sottotetti, porticati, seminterrati e interrati

Il Consiglio regionale, nella seduta di martedì 21 novembre, ha approvato all'unanimità la proposta di legge di modifica della legge 14/2009, avente per oggetto "Misure straordinarie ed urgenti a sostegno dell'attività edilizia e per il miglioramento della qualità del patrimonio edilizio residenziale", con la quale è stata disposta la proroga dei termini per la presentazione di istanze abitative riguardanti gli incrementi volumetrici e le riqualificazioni del patrimonio residenziale e non, consentiti nell'ambito della legge regionale denominata "Piano Casa", fino al 31 dicembre 2018. Tale legge riconosce premi pari al 20% della volumetria esistente (comunque per non oltre 300 metri cubi) nel caso di ampliamenti, e del 35% nel caso di demolizione e ricostruzione, a condizione che gli interventi siano realizzati secondo precisi criteri di edilizia sostenibile.
Nello specifico, la norma approvata nei giorni scorsi ammette al beneficio dei premi volumetrici gli interventi riguardanti edifici esistenti alla data del 1° agosto 2017.

"Una bella boccata d'ossigeno - commenta l'assessore alla Pianificazione Territoriale, Alfonso Pisicchio - ma adesso dovremo affrontare una riflessione più profonda per strutturare meglio il settore con un carattere più permanente. Infatti penso che sia arrivato il momento di iniziare a ragionare sull'improcrastinabile necessità di ridisegnare il settore visto che, da quasi nove anni, sul Piano casa si procede ogni volta con il carattere della temporaneità e straordinarietà. E invece occorre un intervento più permanente che dia al Piano un altro volto: uno strumento di vera rigenerazione urbana per il miglioramento della qualità architettonica, energetica e ambientale del patrimonio residenziale esistente".

È stato inoltre approvato l'emendamento presentato dal Consigliere regionale del gruppo "Noi a Sinistra per la Puglia", Enzo Colonna, con il quale "è stata prorogata anche l'efficacia delle misure previste dalla legge regionale n. 33 del 2007, che - spiega in una nota ufficiale - disciplina gli interventi finalizzati al recupero delle volumetrie dei sottotetti (ad uso residenziale), nonché di porticati e locali seminterrati (residenziale, terziario e/o commerciale) e interrati (terziario e/o commerciale). Tali interventi saranno possibili infatti sugli edifici legittimamente realizzati al 30 giugno 2017, anziché 30 giugno 2016, come precedentemente previsto".

L'emendamento approvato in aula consiliare permette il recupero dei locali seminterrati ed interrati sia per uso terziario e/o commerciale, sia per usi strettamente connessi con le residenze, compresi gli esercizi di vicinato, i laboratori per arti e mestieri e per imprese artigiane dirette alla prestazione di servizi connessi alla cura della persona, alla manutenzione dei beni di consumo durevoli o degli edifici, alla produzione di beni di natura artistica, fatta eccezione per le attività rumorose, inquinanti o considerate moleste.

"Si tratta - aggiunge il Consigliere regionale Colonna - di misure a sostegno del comparto edilizio, che non comportano ulteriore consumo di suolo, anzi rigenerano il patrimonio edilizio esistente, migliorano la qualità architettonica, la sostenibilità ambientale, l'efficienza sul piano dei consumi (energia, acqua, gas ecc.). Misure che, nell'ultimo decennio, hanno determinato ricadute positive in termini occupazionali ed economici. In attesa di un auspicato riordino complessivo della normativa in materia, le proroghe disposte consentono di continuare ad assicurare sostegno al settore dell'edilizia, in una fase particolarmente difficile e lunga, e risultano coerenti con l'idea che tale supporto possa coniugarsi bene con la difesa di un bene comune e prezioso come il suolo. In questo modo - conclude Colonna - si risponde anche alle istanze di numerosi cittadini che, per motivi congiunturali, sinora non sono stati nelle condizioni di attuare il proprio progetto di ampliamento edilizio".
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