Eventi
Pitta cu sarde: sabato e domenica al Vida
Una tragicommedia sull’emigrazione.
Gravina - sabato 21 settembre 2013
10.58
Se si chiedesse ad un calabrese che cosa sia la "Pitta cu sarde" spiegherebbe che si tratta di una focaccia a base di sarde e di una commedia di successo.
Scritta e diretta da Giovanni Malena e vincitrice di numerosi premi, "Pitta cu sarde" (la commedia) va in scena al teatro Vida sabato e domenica. Il sipario si alzerà sugli attori della anch'essa pluripremiata compagnia Krimisa di Cirò Marina, che porteranno in scena non solo la grottesca vicenda raccontata in vernacolo dai protagonisti, ma uno spaccato di vita vissuta da intere generazioni. Generazioni che emigravano al nord Italia ed Europa con le valige di cartone, uomini e donne che hanno dimenticato l'italiano o che si sono rifiutati di imparare la lingua del paese di accoglienza. "Pitta cu sarde" racconta anche "il compromesso da dover accettare, condividere, sopportare, il senso del rispetto e dell'onore, un sottile gioco delle parti in cui ognuno riesce a far risuonare l'orgoglio di essere meridionale, risaltandone il valore e le caratteristiche più proprie", scrive il regista.
Nella storia un uomo ed una donna, emigrati al nord, si ritrovano a dover vivere sotto lo stesso tetto nonostante siano dei perfetti sconosciuti. Il loro è un condominio abitato da meridionali ed è gestito da una invadente zitella (ella pure meridionale) che impone ai suoi affittuari delle regole basate sulla più strenua moralizzazione. I due saranno costretti ad assecondare tutta una serie di situazioni, pena lo sfratto. I protagonisti dunque fingeranno di essere felicemente sposati, fino a quando a complicare le cose non andranno a trovarli i loro coniugi, quelli veri.
Eduardo De Filippo diceva: "Il teatro non è altro che il disperato sforzo dell'uomo di dare un senso alla vita", e in parte è la verità. L'uomo porta sul palcoscenico le storie e le emozioni. Le amplifica, le estremizza, le distorce. Per cercarne il senso, provando a dare una spiegazione a tutto. Ed è questo il bello del teatro: noi guardiamo il palco ma in realtà stiamo sbirciando dentro di noi.
Scritta e diretta da Giovanni Malena e vincitrice di numerosi premi, "Pitta cu sarde" (la commedia) va in scena al teatro Vida sabato e domenica. Il sipario si alzerà sugli attori della anch'essa pluripremiata compagnia Krimisa di Cirò Marina, che porteranno in scena non solo la grottesca vicenda raccontata in vernacolo dai protagonisti, ma uno spaccato di vita vissuta da intere generazioni. Generazioni che emigravano al nord Italia ed Europa con le valige di cartone, uomini e donne che hanno dimenticato l'italiano o che si sono rifiutati di imparare la lingua del paese di accoglienza. "Pitta cu sarde" racconta anche "il compromesso da dover accettare, condividere, sopportare, il senso del rispetto e dell'onore, un sottile gioco delle parti in cui ognuno riesce a far risuonare l'orgoglio di essere meridionale, risaltandone il valore e le caratteristiche più proprie", scrive il regista.
Nella storia un uomo ed una donna, emigrati al nord, si ritrovano a dover vivere sotto lo stesso tetto nonostante siano dei perfetti sconosciuti. Il loro è un condominio abitato da meridionali ed è gestito da una invadente zitella (ella pure meridionale) che impone ai suoi affittuari delle regole basate sulla più strenua moralizzazione. I due saranno costretti ad assecondare tutta una serie di situazioni, pena lo sfratto. I protagonisti dunque fingeranno di essere felicemente sposati, fino a quando a complicare le cose non andranno a trovarli i loro coniugi, quelli veri.
Eduardo De Filippo diceva: "Il teatro non è altro che il disperato sforzo dell'uomo di dare un senso alla vita", e in parte è la verità. L'uomo porta sul palcoscenico le storie e le emozioni. Le amplifica, le estremizza, le distorce. Per cercarne il senso, provando a dare una spiegazione a tutto. Ed è questo il bello del teatro: noi guardiamo il palco ma in realtà stiamo sbirciando dentro di noi.