La città
“Più ore di lavoro”, la protesta degli addetti alle pulizie
Presidio della Cgil. Delegazione ricevuta al Comune
Gravina - martedì 30 giugno 2020
08.30
La protesta sembrerebbe aver portato i suoi frutti. Cgil e lavoratori addetti alle pulizie dei locali che ospitano il Comune ieri hanno inscenato una protesta, organizzata dal sindacato, dinanzi alla sede municipale di via Vittorio Veneto. Una manifestazione messa in atto per il mancato accoglimento delle richiesta di incremento delle ore lavorative per i 12 dipendenti del "La Lucentezza", azienda con sede legale a Modugno, che si occupa della gestione delle pulizia del Palazzo di Città.
Oggetto del contendere, dunque, la revisione dei parametri orari contrattuali dei lavoratori assunti nell'appalto dei servizi di pulizia degli uffici comunali. Una situazione che si protrae da più di sette mesi: un lungo periodo di confronto con l'amministrazione comunale e l'azienda, che nel marzo scorso sfociava nell'accordo che obbligava all'implemento dei servizi e delle ore di lavoro dei dipendenti, "che nella maggior parte dei casi- dicono dal sindacato- avevano stipendi molto bassi.
Una promessa disattesa, fino ad oggi, motivo per cui i lavoratori sono scesi sul piede di guerra, per far valere le proprie ragioni. Una vicenda che, almeno dopo l'incontro che i rappresentanti sindacali capitanati da Peppino Deleonardis, coordinatore della Cgil di Gravina, insieme al segretario Provinciale della Filcams Cgil, Antonio Ventrelli, hanno avuto con l'assessore Paolo Calculli ed il dirigente Vito Spano, sembrerebbe possa considerarsi in dirittura d'arrivo. Fermo restando che l'amministrazione e l'azienda tengano fede agli accordi.
"Il condizionale è d'obbligo – sottolinea Peppino Deleonardis- con controparti che, ad oggi, si sono mostrate poco affidabili nonostante verbali di accordo, impegni politici e incontri che si sono tradotti anche in delibere". Insomma, dal sindacato, nonostante le garanzie dell'assessore Calculli, ci si fida poco e fin quando non si vedranno i fatti, si resta scettici.
"Augurandoci la fine dei rimpalli di inadempienze tra comune e azienda speriamo che, come garantito dall'assessore Calculli, nei prossimi giorni si concluda la vicenda"- sottolinea l'esponente sindacale, che assicura da parte sua l'impegno di continuare a seguire la vertenza e in caso di inadempienze, preannuncia la volontà espressa da parte dei lavoratori di passare allo sciopero.
Oggetto del contendere, dunque, la revisione dei parametri orari contrattuali dei lavoratori assunti nell'appalto dei servizi di pulizia degli uffici comunali. Una situazione che si protrae da più di sette mesi: un lungo periodo di confronto con l'amministrazione comunale e l'azienda, che nel marzo scorso sfociava nell'accordo che obbligava all'implemento dei servizi e delle ore di lavoro dei dipendenti, "che nella maggior parte dei casi- dicono dal sindacato- avevano stipendi molto bassi.
Una promessa disattesa, fino ad oggi, motivo per cui i lavoratori sono scesi sul piede di guerra, per far valere le proprie ragioni. Una vicenda che, almeno dopo l'incontro che i rappresentanti sindacali capitanati da Peppino Deleonardis, coordinatore della Cgil di Gravina, insieme al segretario Provinciale della Filcams Cgil, Antonio Ventrelli, hanno avuto con l'assessore Paolo Calculli ed il dirigente Vito Spano, sembrerebbe possa considerarsi in dirittura d'arrivo. Fermo restando che l'amministrazione e l'azienda tengano fede agli accordi.
"Il condizionale è d'obbligo – sottolinea Peppino Deleonardis- con controparti che, ad oggi, si sono mostrate poco affidabili nonostante verbali di accordo, impegni politici e incontri che si sono tradotti anche in delibere". Insomma, dal sindacato, nonostante le garanzie dell'assessore Calculli, ci si fida poco e fin quando non si vedranno i fatti, si resta scettici.
"Augurandoci la fine dei rimpalli di inadempienze tra comune e azienda speriamo che, come garantito dall'assessore Calculli, nei prossimi giorni si concluda la vicenda"- sottolinea l'esponente sindacale, che assicura da parte sua l'impegno di continuare a seguire la vertenza e in caso di inadempienze, preannuncia la volontà espressa da parte dei lavoratori di passare allo sciopero.