La città
Politiche sociali, confronto sindacati e Comune
Critica all’ambito territoriale al quale si chiedono risposte e condivisione nella programmazione
Gravina - venerdì 3 marzo 2023
16.46
Ennesimo confronto tra amministrazione comunale e sindacati. Questa volta sotto la lente d'ingrandimento delle organizzazioni sindacali ci sono le politiche sociali. Un tema al centro già di diversi confronti tra Comune e Cgil, Cisl e Uil che sono tornate a ribadire la necessità di conoscere le attività svolte dall'ambito territoriale in materia ed a chiedere di poter essere protagonisti in fase di programmazione delle attività dell'ambito e non solo essere chiamate a ratificare quanto già accaduto. "Anche perché- ci spiega Peppino Deleonardis della Cgil- al momento sulla programmazione 2022/2024 non si sa nulla".
Anche delle attività degli scorsi due anni però, non si ha piena contezza. Infatti – continuano dalla Cgil- abbiamo preso atto che la discussione rischiava di essere incompleta perchè mancavano, come negli altri incontri, la documentazione da parte dell'ambito e le relazioni sociali del 2021 e 2022".
Cosa ribadita anche dall'assessore Vincenzo Varrese, con un quadro dei dati lacunoso che non consente un'attività di confronto costruttiva, "non potendo così capire quali interventi sono stati fatti e sulla natura degli interventi, quali sono i bisogni che si sono espressi e quali si potrebbero esprimere", anche in sinergia con le risorse comunali.
"Su questo punto abbiamo proposte che comunque, sulle questioni di competenze comunali (che sono circa il 60% del bilancio del Comune, non poca cosa dunque), di darci un quadro più completo, non solo delle somme impegnate, ma anche di quelle erogate dell'anno scorso". L'intento è quello di capire se sono emersi nuovi bisogni e se c'è una possibilità di una programmazione congiunta, in occasione di bilancio di previsione, per proporre e spostare somme da destinare ad altri settori.
La mancanza di documentazione poi, porta ad una situazione ritenuta inaccettabile dalle organizzazioni sindacali, che criticano l'ambito territoriale e la sua visione di concertazione che "è post non è ante" -sottolinea Deleonardis e aggiunge: "Ci dicono cosa hanno fatto. Si pretende la firma di un verbale, come se fosse partita la programmazione alla fine e sulla attuale programmazione, ad oggi, non c'è discussione".
Un atteggiamento stigmatizzato dalla Cgil che ribadisce come non sia possibile "prendere atto di una situazione che sostanzialmente mina alla base il concetto di concertazione territoriale sulle politiche sociali". Per questa ragione "abbiamo chiesto al comune di farsi parte attiva con noi di una critica sostanziale". Infine- conclude Deleonardis- "Ci siamo impegnati a mandare una nota all'assessorato regionale al ramo, comunicando che qualora non arrivi la documentazione richiesta, noi il documento non andremo a firmarlo".
Insomma, una situazione che non soddisfa né le organizzazioni sindacali né l'amministrazione comunale, pronta a schierarsi insieme a Cgil, Cisl e Uil per far valere i diritti delle persone più deboli della città di Gravina.
Anche delle attività degli scorsi due anni però, non si ha piena contezza. Infatti – continuano dalla Cgil- abbiamo preso atto che la discussione rischiava di essere incompleta perchè mancavano, come negli altri incontri, la documentazione da parte dell'ambito e le relazioni sociali del 2021 e 2022".
Cosa ribadita anche dall'assessore Vincenzo Varrese, con un quadro dei dati lacunoso che non consente un'attività di confronto costruttiva, "non potendo così capire quali interventi sono stati fatti e sulla natura degli interventi, quali sono i bisogni che si sono espressi e quali si potrebbero esprimere", anche in sinergia con le risorse comunali.
"Su questo punto abbiamo proposte che comunque, sulle questioni di competenze comunali (che sono circa il 60% del bilancio del Comune, non poca cosa dunque), di darci un quadro più completo, non solo delle somme impegnate, ma anche di quelle erogate dell'anno scorso". L'intento è quello di capire se sono emersi nuovi bisogni e se c'è una possibilità di una programmazione congiunta, in occasione di bilancio di previsione, per proporre e spostare somme da destinare ad altri settori.
La mancanza di documentazione poi, porta ad una situazione ritenuta inaccettabile dalle organizzazioni sindacali, che criticano l'ambito territoriale e la sua visione di concertazione che "è post non è ante" -sottolinea Deleonardis e aggiunge: "Ci dicono cosa hanno fatto. Si pretende la firma di un verbale, come se fosse partita la programmazione alla fine e sulla attuale programmazione, ad oggi, non c'è discussione".
Un atteggiamento stigmatizzato dalla Cgil che ribadisce come non sia possibile "prendere atto di una situazione che sostanzialmente mina alla base il concetto di concertazione territoriale sulle politiche sociali". Per questa ragione "abbiamo chiesto al comune di farsi parte attiva con noi di una critica sostanziale". Infine- conclude Deleonardis- "Ci siamo impegnati a mandare una nota all'assessorato regionale al ramo, comunicando che qualora non arrivi la documentazione richiesta, noi il documento non andremo a firmarlo".
Insomma, una situazione che non soddisfa né le organizzazioni sindacali né l'amministrazione comunale, pronta a schierarsi insieme a Cgil, Cisl e Uil per far valere i diritti delle persone più deboli della città di Gravina.