La città
Polo sportivo, l'idea non si è concretizzata
Interrogazione del consigliere Di Meo
Gravina - mercoledì 27 ottobre 2021
Che fine ha fatto la proposta della creazione di una hub dello sport a Gravina? Questa la domanda che il consigliere di "Gravina Città Domani" Vincenzo Di Meo ha posto all'amministrazione comunale. La proposta era stata lanciata dalla Angiulli Bari, la storica società sportiva del capoluogo barese, allo scopo di creare un consorzio tra più comuni dove poter riuscire a catalizzare finanziamenti per realizzare strutture sportive.
Tra i territori individuati anche quello di Gravina, dove creare un "polo" in modo da trasmettere cultura e buone prassi sportive, razionalizzare ed implementare il patrimonio impiantistico sportivo, utilizzando provvidenze statali-ministeriali, del CONI, di Sport e Salute e della Comunità europea.
Una proposta che l'Angiulli ha lanciato alla giunta Valente più di sei mesi fa e che è ancora in attesa di risposta. Il sodalizio barese, in quel periodo, grazie alla preziosa intermediazione del dirigente del Ministero degli Interni Matteo De Marinis, prese contatto con l'allora assessore allo sport e alcuni consiglieri comunali gravinesi, lanciando l'idea di realizzare un polo sportivo a Gravina, nella prospettiva di un ritorno alla assidua pratica dello sport. Nella circostanza si chiese all'amministrazione di adottare il documento di sintesi che pone l'avvio al Progetto Obiettivo "Angiulli_115 Hub European Sports in Gravina", affinché si potessero creare le gambe operative del progetto per iniziare il suo importante cammino europeo.
Nel caso in cui il progetto fosse andato in porto, a guidare la cabina di regia di questa iniziativa sul territorio cittadino ci sarebbe stato lo stesso De Marinis, che era stato il traghettatore della proposta. All'amministrazione comunale, invece, veniva chiesto di impegnarsi a lavorare accanto alla cabina di regia per individuare lo strumento normativo più idoneo per la realizzazione dell'iniziativa. A distanza di più di sei mesi ci si chiede adesso che fine abbia fatto quella progettazione e se il governo cittadino abbia valutato il carattere di interesse generale del progetto.
A rispondere all'interrogazione del consigliere Di Meo, a nome della giunta è stato l'assessore Aldo Dibattista che ha liquidato la questione, ribadendo la volontà dell'amministrazione comunale di valutare la proposta progettuale. "Nessuno mai si è sottratto da prenderla in considerazione come opportunità e non è stata abbandonata, ma si sta discutendo come affrontarla al meglio- ha detto Dibattista, ribadendo poi il concetto: "non è intenzione dell'amministrazione abbandonarla".
Tra i territori individuati anche quello di Gravina, dove creare un "polo" in modo da trasmettere cultura e buone prassi sportive, razionalizzare ed implementare il patrimonio impiantistico sportivo, utilizzando provvidenze statali-ministeriali, del CONI, di Sport e Salute e della Comunità europea.
Una proposta che l'Angiulli ha lanciato alla giunta Valente più di sei mesi fa e che è ancora in attesa di risposta. Il sodalizio barese, in quel periodo, grazie alla preziosa intermediazione del dirigente del Ministero degli Interni Matteo De Marinis, prese contatto con l'allora assessore allo sport e alcuni consiglieri comunali gravinesi, lanciando l'idea di realizzare un polo sportivo a Gravina, nella prospettiva di un ritorno alla assidua pratica dello sport. Nella circostanza si chiese all'amministrazione di adottare il documento di sintesi che pone l'avvio al Progetto Obiettivo "Angiulli_115 Hub European Sports in Gravina", affinché si potessero creare le gambe operative del progetto per iniziare il suo importante cammino europeo.
Nel caso in cui il progetto fosse andato in porto, a guidare la cabina di regia di questa iniziativa sul territorio cittadino ci sarebbe stato lo stesso De Marinis, che era stato il traghettatore della proposta. All'amministrazione comunale, invece, veniva chiesto di impegnarsi a lavorare accanto alla cabina di regia per individuare lo strumento normativo più idoneo per la realizzazione dell'iniziativa. A distanza di più di sei mesi ci si chiede adesso che fine abbia fatto quella progettazione e se il governo cittadino abbia valutato il carattere di interesse generale del progetto.
A rispondere all'interrogazione del consigliere Di Meo, a nome della giunta è stato l'assessore Aldo Dibattista che ha liquidato la questione, ribadendo la volontà dell'amministrazione comunale di valutare la proposta progettuale. "Nessuno mai si è sottratto da prenderla in considerazione come opportunità e non è stata abbandonata, ma si sta discutendo come affrontarla al meglio- ha detto Dibattista, ribadendo poi il concetto: "non è intenzione dell'amministrazione abbandonarla".