La città
Preoccupano le baby gang
Il movimento “Cittadini gravinesi” ripropone il problema della sicurezza
Gravina - mercoledì 14 luglio 2021
Il tema della sicurezza scalda gli animi degli attivisti del movimento "Cittadini Gravinesi" che in seguito all'ennesima segnalazione di attacchi da parte di baby gang, intervengono sulla questione. Il movimento di Mario Conca, nel condividere i post apparsi sui social da parte di genitori preoccupati per l'incolumità dei propri figli, presi di mira da vere e proprie bande di ragazzini che operano indisturbate, ironizza sulla possibilità che la città di Gravina venga ricordata per i set cinematografici, per il ponte acquedotto e per le bande di piccoli teppisti.
L'ultimo episodio -a quanto raccontato dagli esponenti del movimento politico- è avvenuto proprio sabato scorso, in pieno centro, dove "un gruppo di ragazzini dai 12 ai 15 anni ha preso di mira coetanei, aggredendoli e pestandoli a sangue senza alcun motivo, chiedendo soldi e anche aggredendo verbalmente adulti e anziani". Insomma, una situazione che rischia di degenerare e che potrebbe portare a conclusioni ben più gravi. E allora? -si chiedono dal movimento politico- bisogna aspettare la tragedia prima di intervenire?
Non è la prima volta che il problema delle baby gang e della sicurezza viene sollevato a Gravina. Qualche tempo fa, infatti, un genitore decise di legarsi ai cancelli d'ingresso del Palazzo di Città per essere ascoltato dal sindaco Valente e per chiedere maggiore presenza delle forze dell'ordine, così da garantire una maggiore sicurezza per i cittadini. Adesso, dopo lunghi periodi di lockdown, il problema torna a riemergere.
"Ormai la gente non denuncia perché non ha più fiducia nella giustizia: ma vogliamo aspettare che accade l'irreparabile e un calcio o un pugno dato con più forza in un punto sbagliato ci porti a piangere delle vite?" - dicono da Cittadini Gravinesi, puntando il dito contro la scarsa presenza - a loro dire- delle forze dell'ordine.
"Dove sono le forze dell'ordine, dove i soggetti preposti alla vigilanza? È possibile che, nonostante le numerose segnalazioni fatte in passato anche ai mezzi di informazione, dobbiamo continuare a temere per la sicurezza dei nostri figli?" - si interrogano dal movimento, appellandosi al sindaco e agli organi di vigilanza, affinché si faccia qualcosa per debellare il fenomeno, sempre più cruento.
L'ultimo episodio -a quanto raccontato dagli esponenti del movimento politico- è avvenuto proprio sabato scorso, in pieno centro, dove "un gruppo di ragazzini dai 12 ai 15 anni ha preso di mira coetanei, aggredendoli e pestandoli a sangue senza alcun motivo, chiedendo soldi e anche aggredendo verbalmente adulti e anziani". Insomma, una situazione che rischia di degenerare e che potrebbe portare a conclusioni ben più gravi. E allora? -si chiedono dal movimento politico- bisogna aspettare la tragedia prima di intervenire?
Non è la prima volta che il problema delle baby gang e della sicurezza viene sollevato a Gravina. Qualche tempo fa, infatti, un genitore decise di legarsi ai cancelli d'ingresso del Palazzo di Città per essere ascoltato dal sindaco Valente e per chiedere maggiore presenza delle forze dell'ordine, così da garantire una maggiore sicurezza per i cittadini. Adesso, dopo lunghi periodi di lockdown, il problema torna a riemergere.
"Ormai la gente non denuncia perché non ha più fiducia nella giustizia: ma vogliamo aspettare che accade l'irreparabile e un calcio o un pugno dato con più forza in un punto sbagliato ci porti a piangere delle vite?" - dicono da Cittadini Gravinesi, puntando il dito contro la scarsa presenza - a loro dire- delle forze dell'ordine.
"Dove sono le forze dell'ordine, dove i soggetti preposti alla vigilanza? È possibile che, nonostante le numerose segnalazioni fatte in passato anche ai mezzi di informazione, dobbiamo continuare a temere per la sicurezza dei nostri figli?" - si interrogano dal movimento, appellandosi al sindaco e agli organi di vigilanza, affinché si faccia qualcosa per debellare il fenomeno, sempre più cruento.