Territorio
Presentato il Piano per il Parco dell’Alta Murgia
Presenti le autorità comunali. Spiegato il regolamento che vige nell'area verde
Murgia - venerdì 5 novembre 2010
18.43
Si è tenuta giovedì 4 novembre nella Sala Consigliare del Comune di Gravina in Puglia la presentazione delle proposte di Piano per il Parco Nazionale dell'Alta Murgia ed il Regolamento del Parco. Il Piano per il Parco Nazionale dell'Alta Murgia ed il Regolamento del Parco disciplinano e regolamentano tutti gli interventi connessi all'utilizzo del territorio, alla conservazione ed alla valorizzazione in forma coordinata del patrimonio di valori naturalistici, ambientali, nonché storici, culturali e antropologici tradizionali, nonché alla presenza ed all'attività dell'uomo.
Alla presenza del Sindaco, On. Giovanni Divella, e degli Assessori Vincenzo Artal, Mattia Dibattista, Raffaele Lorusso e Michele Lamuraglia, e di numerosi Consiglieri Comunali, le Officina del Piano hanno presentato i contenuti delle proposte di Piano e di Regolamento adottate dal Consiglio Direttivo dell'Ente il 31 maggio scorso.
Si è appreso che il Piano si compone di una parte conoscitiva, di una parte interpretativa e di una progettuale e programmatica, e prevede la classificazione del territorio in quattro zone a diverso regime di tutela, in coerenza con il dettato dell'art. 12 della L. n. 394/1991. La classificazione in zone A, B, C, D, nonché la perimetrazione delle aree contigue, nasce da un'attenta analisi del territorio dell'Alta Murgia. L'individuazione delle zone è stata effettuata sulla base della rappresentatività degli ecosistemi più significativi del Parco, del grado di antropizzazione, del valore naturalistico e dell'individuazione dei confini della zonizzazione su elementi certi del terreno. Si descrivono di seguito i contenuti e le finalità di ciascuna zona.
"Da assessore all'Ambiente non posso che accogliere positivamente uno strumento che mira a salvaguardare il meraviglioso territorio del Parco Nazionale dell'Alta Murgia – ha detto l'assessore Artal –. Uno strumento che rappresenta, se recepito anche e soprattutto dalle popolazioni locali, l'unica difesa contro la depauperazione e l'impoverimento del nostro territorio. L'invito è di continuare con maggiore forza l'azione di promulgazione del Piano e del Regolamento, così che possa portare ad una sua acquisizione dopo un processo di partecipazione attiva. Vorrei infine ricordare ai tecnici del Parco di porre maggiore attenzione alle attrattive della città di Gravina che ricadono nel Parco, oggi forse non bene segnalate ed individuate. Così come voglio sottolineare l'importanza dei contributi che anche oggi sono arrivati dal mondo associativo, invitando il Parco a coinvolgerle maggiormente e a tenere nella giusta considerazione suggerimenti e proposte che da esse pervengono".
L'assessore Mattia Dibattista si è detto invece rammaricato per "la scarsa presenza degli operatori economici all'incontro di oggi. Dovrebbero essere loro i maggiori interessati. Interroghiamoci tutti su quest'assenza, segno di un malessere e di una diffidenza che andrebbe analizzata ed approfondita con più attenzione. Mi auguro che il Parco non sia penalizzante per il mondo agricolo, oggi più che mai bisognoso di certezze, progettualità e risposte che possono essere sì accompagnate da vincoli e divieti ma che siano anche un punto di forza e non solo un'inibizione alla produzione moderna ed efficace. Lavoriamo insieme per un Parco Nazionale dell'Alta Murgia che sia risorsa e non problema per l'agricoltura".
Alla presenza del Sindaco, On. Giovanni Divella, e degli Assessori Vincenzo Artal, Mattia Dibattista, Raffaele Lorusso e Michele Lamuraglia, e di numerosi Consiglieri Comunali, le Officina del Piano hanno presentato i contenuti delle proposte di Piano e di Regolamento adottate dal Consiglio Direttivo dell'Ente il 31 maggio scorso.
Si è appreso che il Piano si compone di una parte conoscitiva, di una parte interpretativa e di una progettuale e programmatica, e prevede la classificazione del territorio in quattro zone a diverso regime di tutela, in coerenza con il dettato dell'art. 12 della L. n. 394/1991. La classificazione in zone A, B, C, D, nonché la perimetrazione delle aree contigue, nasce da un'attenta analisi del territorio dell'Alta Murgia. L'individuazione delle zone è stata effettuata sulla base della rappresentatività degli ecosistemi più significativi del Parco, del grado di antropizzazione, del valore naturalistico e dell'individuazione dei confini della zonizzazione su elementi certi del terreno. Si descrivono di seguito i contenuti e le finalità di ciascuna zona.
"Da assessore all'Ambiente non posso che accogliere positivamente uno strumento che mira a salvaguardare il meraviglioso territorio del Parco Nazionale dell'Alta Murgia – ha detto l'assessore Artal –. Uno strumento che rappresenta, se recepito anche e soprattutto dalle popolazioni locali, l'unica difesa contro la depauperazione e l'impoverimento del nostro territorio. L'invito è di continuare con maggiore forza l'azione di promulgazione del Piano e del Regolamento, così che possa portare ad una sua acquisizione dopo un processo di partecipazione attiva. Vorrei infine ricordare ai tecnici del Parco di porre maggiore attenzione alle attrattive della città di Gravina che ricadono nel Parco, oggi forse non bene segnalate ed individuate. Così come voglio sottolineare l'importanza dei contributi che anche oggi sono arrivati dal mondo associativo, invitando il Parco a coinvolgerle maggiormente e a tenere nella giusta considerazione suggerimenti e proposte che da esse pervengono".
L'assessore Mattia Dibattista si è detto invece rammaricato per "la scarsa presenza degli operatori economici all'incontro di oggi. Dovrebbero essere loro i maggiori interessati. Interroghiamoci tutti su quest'assenza, segno di un malessere e di una diffidenza che andrebbe analizzata ed approfondita con più attenzione. Mi auguro che il Parco non sia penalizzante per il mondo agricolo, oggi più che mai bisognoso di certezze, progettualità e risposte che possono essere sì accompagnate da vincoli e divieti ma che siano anche un punto di forza e non solo un'inibizione alla produzione moderna ed efficace. Lavoriamo insieme per un Parco Nazionale dell'Alta Murgia che sia risorsa e non problema per l'agricoltura".